Domenica scorsa, a Roma, ho intervistato Pier Francesco Grasselli.
Prima di salire a casa sua, l’ho incontrato che camminava per strada con uno scatolone enorme tra le braccia, l’aria affaccendata che contrastava nettamente col clima domenicale di una capitale splendida in una splendida giornata di fine settembre. A vederlo cosi’ tutto mi sembrava tranne che uno dei piu’ talentuosi giovani scrittori italiani. Mi pareva un facchino, oppure un idraulico, di quelli che vanno nelle case delle casalinghe e alle quali le casalinghe non resistono. Perche’ Pier Francesco e’ anche uno che piace non solo per quello che scrive. Effettivamente, solo dopo pochi minuti che ci ho parlato, ho capito che ‘sto ragazzo ha un bel po’ di carte da giocarsi nella vita.
Non vi presentero’ i contenuti dell’intervista imperniati sulla promozione del libro (sara’ a breve sempre su questi schermi, per questo che ti suggerisco di iscriverti alla newsletter), perche’ il tema di questo post e’ l’importanza del titolo del tuo libro (e dei messaggi che usi per promuoverlo) per il raggiungimento del tuo successo.
A tal proposito e’ proprio Grasselli che voglio citare perche’ secondo me lui di questo argomento ne e’ un maestro.
Quando ho sentito tempo fa che esisteva un libro dal titolo:
Ho scaricato Miss Italia
Sono andato immediatamente su internet a capire di cosa parlasse e chi e’ l’autore. Oppure riflettete su questo altro titolo che secondo me e’ geniale:
All’inferno ci vado in Porsche
Ti interesseresti a un romanzo del genere? Intriga oppure no? Gli altri romanzi di Grasselli hanno titoli altrettanto azzeccati. Il suo primo romanzo che e’ stato il clamoroso successo di esordio si chiama
L’ultimo Cuba Libre
Poi ha pubblicato anche
Fanculo amore
E l’ultimo (del 2010)
Vivere da morire
Altro titolo che a me fa letteralmente impazzire.
Ora non sono un ‘esperto di titoli’, non sono un pubblicitario, un copywriter, uno psicologo che conosce l’origine delle scintille subliminali causate dall’effetto di un titolo intrigante sul nostro cervello. Pero’ sappiamo quanto la copertina sia importante per un libro, a patto che il libro sara’ esposto sugli scaffali delle librerie o perlomeno sara’ visibile con una grafica accettabile sulle pagine web. Tuttavia ciò che ti voglio dire e che probabilmente sai (Repetition is the mother of all skills, come ama dire Anthony Robbins, il più grande life coach del mondo) è che la stessa importanza della copertina, se non maggiore, ce l’ha il titolo.
A tal proposito ti riporto una parte di un post che ho pubblicato a maggio, dove avevo fatto una presentazione (fugace) del mio libro in una fiera, nel bel mezzo di una sfilata di moda con di fronte a me oltre duecento persone. Era una grande occasione che secondo me non e’ stata sfruttata perche’ il titolo del mio romanzo (Apologia del piano B) non e’ memorabile (Giorgio, un mio amico, ha scelto il titolo durante una cena in cui avevamo bevuto piu’ del normale).
…Poi quando si ha poco tempo per promuovere un prodotto, ad esempio in un’intervista, e’ opportuno, secondo le migliori regole di comunicazione, citare piu’ volte durante il discorso il nome di un prodotto che si vuol promuovere.
E cosi’ ho parlato del mio romanzo dicendo: ‘Apologia del piano B e’ un piccolo fenomeno mediatico… Apologia del piano B a pochi mesi dalla pubblicazione e’ gia’ stato ristampato… Apologia del piano B e’ gia’ uno spettacolo teatrale… Apologia del piano B a breve sara’ un cortometraggio…’ Ho descritto cosi’ lo scenario che avvolge di questi tempi il mio romanzo citando piu’ volte il nome del libro.
Quando ho finito quindi la presentazione e sono sceso dal palco un signore mi ha preso un braccio e mi ha detto:
‘Scusa ma com’e’ che si chiama questo libro?’.
Ho pensato allora a tre cose.
La prima e’ suicidarmi.
La seconda e’ che forse era meglio chiamare il mio libro con un nome piu’ memorabile.
La terza e’ che il marketing e’ una disciplina i cui connotati sono per me sempre di piu’ indecifrabili.
Se in quel contesto avessi presentato un romanzo dal titolo (e’ un esempio) Ho scaricato Miss Italia credo che buona parte del pubblico se ne sarebbe ricordato del mio libro e successivamente avrebbe anche approfondito recandosi in qualche libreria della zona.
E’ chiaro che tu che mi stai leggendo probabilmente hai gia’ pubblicato il tuo romanzo e quindi il titolo ce l’ha gia’. Tuttavia il messaggio che voglio lanciare in questo post e’ che la promozione del tuo libro avverra’ anche con la pubblicita’ sul web, inserendo ad esempio post sulla tua pagina Facebook, Twitter o sul tuo Blog.
Ebbene, ogni volta che pubblicherai un post di questo tipo, ricordati i titoli dei romanzi di Grasselli o la storiella che ti ho raccontato prima, quando ho promosso inefficacemente il mio libro durante una presentazione fatta tra una sfilata e l’altra di donne in bikini.
Non scrivere mai post dal titolo ‘Acquista il mio libro…’ oppure ‘Il mio libro e’ in sconto...’. Questi tipi di messaggi (te lo dico per esperienza personale e perche’ mi sono confrontato con i marketer piu’ esperti del settore) non funzionano, anzi ti danneggiano! Se hai amici su Facebook ai quali ogni 8 ore mandi messaggi di questo tipo, questi amici che magari erano interessati al tuo libro, di sicuro il tuo libro non lo compreranno piu’. Diranno poi in giro che sei uno che rompe le scatole di continuo su Facebook e allora anche queste persone cui giungeranno queste voci non compreranno il tuo libro. Farai un disastro, fidati.
Ti suggerisco quindi di postare messaggi non direttamente legati al tuo libro, messaggi che dimostrano innanzitutto che sai scrivere (evita abbreviazioni e orrori ortografici e acronimi del gergo di internet/sms) e che sei una persona che dispensa contenuti in modo comprensibile e intelligente. Quando scrivi nei tuoi post devi essere assolutamente cio’ che sei nel tuo libro, ovvero te stesso senza usare maschere. Perche’ se ritieni che il tuo libro e’ valido e funzionera’ in quanto c’e’ dentro la tua anima, se la stessa anima la metterai nei tuoi post promozionali, allora anche i post funzioneranno.
Ti faccio un solo esempio di un post che a me ha funzionato e con la quale ho venduto qualche copia in più (io raggiungo la felicita’ con piccoli numeri ;-)). Ho scritto il seguente messaggio sulla mia bacheca di Facebook:
Mi hanno criticato aspramente
Nel post scrivevo che a causa di una presentazione del libro in una serata dove c’era come ospite Fabrizio Corona, l’immagine del mio libro era stata infangata a sentire i tantissimi denigratori di questa mia (infelice come ho capito dopo) iniziativa promozionale.
Ebbene a parte questo mio errore (ho imparato che la letteratura, per essere promossa efficacemente, deve essere esclusivamente affiancata a personaggi artisticamente attendibili), il messaggio pubblicato sulla bacheca di Facebook ha innescato una voluminosa serie di commenti e una discussione accesa tra chi difendeva la mia iniziativa e chi invece la condannava inesorabilmente. Tre ragazzi poi mi hanno scritto una mail comunicandomi di aver comprato il mio libro a seguito dell’interessamento che e’ nato dopo il tam tam creato sul social network causa il messaggio sulle critiche che ho ricevuto.
Quando ho finito l’intervista a Pier Francesco Grasselli, ho spento il registratore e abbiamo parlato liberamente per alcuni piacevolissimi minuti. Ora lui si sta occupando di un nuovo interessantissimo progetto non piu’ legato alle forti tematiche sociali dei suoi precedenti libri ma a concetti inerenti ai massimi sistemi. Abbiamo quindi parlato anche di questioni filosofiche; ho fatto un cenno al mio romanzo Apologia del piano B dicendo che e’ una storia che si avvicina molto alla vita, in quanto non e’ meritocratica. Allora Pier Francesco mi ha quasi redarguito sostenendo che la vita e’ invece assolutamente meritocratica, in quanto prima o poi, quasi come per un bilanciamento energetico, cio’ che diamo, riceviamo.
E forse e’ davvero cosi’ per la vita.
E’ forse e’ cosi’ anche per la promozione del TUO libro.
Condivido in pieno le parole di Grasselli quando parla della meritocrazia nella vita. Sono stra sicuro sono vere perché altrimenti non avrebbe senso lottare per i nostri sogni!
Indubbiamente nella vendita di un romanzo il titolo e la copertina sono fondamentali. Come penso che “Apologia del Piano B” sia un titolo che funziona, anzi penso proprio che sia un gran bel titolo. Poi leggendolo sono sicuro che sia proprio il titolo che doveva avere la tua opera.
Comunque io rimango sempre attaccato al tuo blog, le tue dritte sono molto importanti! Ciao ed alla prossima!
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