Benvenuti in questa nuovissima intervista di Self Publishing Vincente, Scrittore Vincente.
Per me è veramente un grandissimo piacere avere dall’altra parte Valentina Goga, autrice del libro “Milla e i Vicoli del Cuore“. Ciao Valentina, dicci chi sei e di che cosa ti occupi.
Ciao Ema, è un piacere essere qui. Mi occupo, lavoro nel campo dell’editoria, in un settore legato alla comunicazione e porto con me da sempre una grande passione per la scrittura in ogni sua forma. Nel 2015 ho pubblicato già con Scrittore Vincente “La casa nell’orto: Una Storia d’Altri Tempi“, il mio primo romanzo e a fine 2021 ho pubblicato “Milla e i Vicoli del Cuore“, che è il mio secondo lavoro.
Al momento mi sto dedicando, insieme a un mio caro amico, alla creazione di un blog che tratta i temi più diversi dalla politica, all’attualità, all’ambiente, anche una sezione dedicata allo spettacolo e mi sto comunque misurando con un tipo di scrittura diverso, indubbiamente, più breve e, a volte, a tratti asciutto. Ed è una bella esperienza, perché comunque ti rendi conto che ogni fase di scrittura e ogni lavoro ti dà sempre nuove informazioni su te stesso, soprattutto sul tuo lato scrittore.
Questo è un incipit molto romantico, un incipit molto potente da un punto di vista emotivo. Parlaci di questa opera.
Allora, “Milla e i Vicoli del Cuore” è un romanzo particolare. Si potrebbe un po’ definire una storia d’amore, d’amicizia, per citare un vecchio programma Rai.
Effettivamente all’interno del romanzo si sviluppano delle storie d’amore fra alcuni personaggi del romanzo, però diciamo che la storia d’amore più importante è proprio quella che nasce un passo prima fra me e il centro storico della mia città che è Genova. Il centro storico di Genova, ho imparato ad amarlo in età adulta, e, come tutti gli amori adulti e maturi, è un amore importante, al quale comunque dovevo per forza dare voce e questo romanzo è la voce del centro storico e del legame che c’è tra me e lui, perché mi piace che sia personificato in qualche modo, e rappresenta molto me stessa nel momento in cui mi concedo del tempo, in quello spazio.
In un contesto così importante e importante per me, importante in se stesso, non si poteva far altro che dare voce a qualcos’altro che per me è altrettanto importante, che è il valore dell’amicizia rispetto a “La casa nell’Orto”, dove c’era la celebrazione del valore della famiglia, che è la base, fondamentalmente, è una base in sé, ma comunque è la rappresentazione un po’ delle radici, delle mie radici anche, perché c’è molto di me in quel romanzo. In questo romanzo c’è proprio un’evoluzione ed una conseguenza, fondamentalmente, che è proprio la celebrazione dell’amicizia e dei rapporti umani che, secondo me, sono al centro, sono fondamentali, nel senso che qui lo si legge e, penso, lo si trasmetta con una certa chiarezza all’interno di questo romanzo.
I rapporti umani sono alla base di tutto e fra i personaggi, al di là delle storie d’amore che abbiamo detto si sviluppano comunque, diciamo che il legame umano fra esseri umani è qualcosa di tangibile e che attraversa i personaggi in ogni fibra del loro essere. Questo è fondamentalmente.
Eh, allora, nasce perché è proprio un’esigenza fondamentalmente e ha molto a che fare con il processo creativo, diciamo così, nel senso che io, sia nella prima occasione, diciamo con la scrittura del primo romanzo, che con questo secondo lavoro, sentivo proprio di avere delle storie da raccontare, ma urgentemente, proprio delle storie che andavano trasmesse in un qualche modo ed è una cosa incredibile, come tutto arrivi, come tu ti metti davanti a questo file in attesa, che all’inizio è un file bianco e pian pianino si riempie e tutto, tutto accade.
I personaggi, i personaggi arrivano, si sviluppano, agiscono, e tu racconti loro e racconti te stesso. È vero che, per me, prima dicevo, c’è la celebrazione dei vicoli di Genova, della famiglia nel primo romanzo, dell’amicizia in questo, l’amicizia per me è importantissima e quindi in ogni caso in ogni esperienza di scrittura, metto moltissimo di me stessa.
Alla fine dei conti, questo mi dico, ossia che l’essere umano è principalmente essere narrante, è proprio la nostra peculiarità. Quindi alla fine ognuno di noi racconta a modo suo e quindi penso sia il naturale sbocco.
Mi sto appassionando anche perché comunque ho l’occasione di approfondire i temi che a me stanno molto a cuore, nel senso che sono una che partecipa molto anche a quello che accade anche a livello, soprattutto a livello locale, perché comunque, pian pianino, goccia a goccia, cerchiamo di occuparci del nostro territorio e quindi di approfondire temi che sono legati comunque al mio territorio, alla mia città. Ed è molto bello pensare di essere in qualche modo una cittadina attiva, di trasmettere temi, di trasmettere questioni che non devono essere per forza problematiche, no?
C’è sempre qualcosa di umano da trasmettere ad un altro essere umano attraverso la scrittura. E questo è un altro modo. E poi stavo pensando ad un altro romanzo che in realtà sento di dover raccontare a breve e che avrà come protagonisti i tassisti.
I tassisti. Ma sì, perché comunque sono una categoria ritengo a parte. Io mi servo abbastanza dei taxi, devo dire la verità, e spessissimo ho incontrato persone che, comunque, anche lì, ti raccontano un pezzettino di sé.
Quindi c’è sempre qualcosa che mi appassiona e che mi affascina in chi mi trasmette, no, una parte del suo vissuto e, probabilmente, forse credo molto nel contatto umano e nell’essere umano, non finirò mai di dirlo, e quindi questo è un po’ il leit motiv che mi porto sempre dietro in ciascuna opera di scrittura.
Allora, “Milla e i Vicoli del Cuore” si rivolge a chi nei rapporti umani crede. Perché? Perché sì, il contatto umano, il rapporto umano è tangibile all’interno di questo romanzo, ma anche a chi non ci crede più, perché può capitare a volte di sospendere un po’ la fiducia per i nostri vissuti diversi.
Però a volte si deve o si vuole dimenticare quanto è importante, quanto è importante, non per forza in chi ci sta vicino, ma in generale perdere la fiducia nei nostri simili. Però mi chiedo come in questa vita in cui ci affanniamo tanto per tenere cose, che cosa c’è di più importante e di più prezioso delle persone, non soltanto quelle che abbiamo accanto, che sono preziosissime, ma anche i nostri compagni di viaggio che arrivano così, che comunque condividono questo spazio, questo pianeta. Insomma, è bello ritrovarsi fratelli, secondo me, e quindi credere in questo.
Magari può aiutare a ritrovare un minimo di fiducia nel proprio prossimo. Chi lo sa? È un obiettivo un po’ alto e non si sa mai.
Assolutamente. Valentina, grazie per questa tua dolcezza. Grazie per aver rinnovato la tua fiducia al nostro servizio Self Publishing Vincente.
Le tue opere sono dei veri e propri gioielli Come il libro “Milla e i Vicoli del Cuore”, ok? Valentina, dove possiamo trovarti online? Quali sono i riferimenti?
Amazon, sostanzialmente lui. Sì, anche perché direi che ci sono anche gli altri canali, come Ibs, ma a me piace molto concentrare. Però Amazon è quello fondamentale, quindi siamo lì e vi aspettiamo.
E fondamentalmente è anche importante per chi lo leggerà la recensione. Assolutamente sincera, perché è quello che si chiede ed è quello che aiuta anche a crescere in tutto quello che si fa. La recensione è davvero importante.
Fantastico. Valentina, ti mando un abbraccio, spero di incontrarti presto e grazie. Andate su Amazon, scrivete Valentina Goga e troverete i romanzi di Valentina. A presto. Ciao, grazie!