Mi scuso se questo weekend non sono riuscito a inviarti il mio articolo settimanale in quanto impegnato nella presentazione domenicale de ‘Il circolo dei nichilisti’ di Marco Apolloni. Ho condotto la trasmissione, quindi ho dovuto studiare. Cioè ho letto il libro di Marco tra sabato e domenica e l’ho fatto con grande piacere, con una sottile malinconia per il periodo universitario e con leggerezza, perché il libro scorre bene. Non fa mica solo il filosofo questo scrittore-tennista! ;-) Sei forte Marco, continua così.
Dato che da ieri sono in ferie, cerco di rimediare la mia mancanza in tempi accettabili. Avevo promesso nell’articolo 15 di dedicare il presente post all’analisi di tre scrittori che mi hanno commentato l’articolo stesso.
Ho quindi svolto il mio compitino. Prima però di esporre la mia analisi ho bisogno di fare una considerazione che reputo di vitale importanza per la sopravvivenza del tuo libro alla promozione cui è sottoposto. Infatti quando pubblicizzi il tuo libro su internet, è più probabile di quanto immagini la generazione di un danno di immagine per il libro piuttosto che una reale promozione.
Oggi più che mai (e domani più di oggi), il web è la componente fondamentale per la reputazione di qualsiasi prodotto, e quindi di un libro.
Lo Scenario Incontrovertibile
Quando pensi di costruire un sito per il tuo libro o pubblichi contenuti ad esso associati su social-network, Blog o altri siti con lo scopo di pubblicizzare la tua opera, devi fare uno sforzo cruciale per i tuoi scopi. Devi metterti nei panni di chi sta dall’altra parte: quindi del potenziale lettore che ti ha trovato o ti sta cercando su internet. Immedesimati completamente in lui. Diventa lui. Cosa ti aspetteresti di trovare on-line se stai cercando il tuo libro?
Ti aspetteresti di trovare per primo recensioni del libro, testimonianze di chi l’ha letto, la trama e l’autore, giusto?
E’ chiaro che il numero delle persone che comprano libri online è sempre molto minore di chi li acquista in libreria. Tuttavia l’acquisto di libri on-line è in forte, costante e inesorabile crescita (leggi questo report). E’ pur vero che chi compra on-line, nella maggioranza dei casi sa già cosa acquisterà. Ciononostante sono sempre più numerosi i casi di scrittori che grazie alla loro presenza su internet hanno trovato tanti e nuovi lettori (basta vedere i casi già trattati in questo sito come Pitino, Loan, Sparta). Sappiamo poi che il famoso passaparola è ciò che serve per far crescere le vendite di un libro; a differenza di qualche anno fa, oggigiorno il passaparola avviene usando sempre più frequentemente canali come mail, post, commenti on-line etc…
E’ all’interno di questo scenario fortemente dinamico – e sempre più orientato verso una predominante importanza del web-marketing del libro – , che vi riporto la mia analisi composta solo di alcuni spunti prelevati da quanto internet ci offre. Ovviamente non c’è nessuna critica per i tre seguenti scrittori, ma voglio solo creare una discussione costruttiva e utile per tutti.
Ringrazio intanto Marco, Tamara e lo Scrittore Anonimo (fatti vivo, dai!;-)) per la loro disponibilità.
I Casi Studio di Marco, Tamara e Scrittore Anonimo
Marco Costa autore del libro ‘Due maroni così’
Il titolo secondo me funziona, incuriosisce sicuramente in accordo a quanto ho riportato nell’articolo 5.
Marco ha un gruppo Facebook dedicato al suo libro.
All’interno del gruppo e nella descrizione del libro ci sono scritte completamente in maiuscolo. Secondo le regole basilari della scrittura sul web il maiuscolo ripetuto per più parole va completamente evitato: sul web scrivere tutto in maiuscolo equivale a urlare.
Se urli sul tuo sito, io che ci sono capitato, scappo: chiaro?
Nel gruppo poi non vedo discussioni sul tema del libro. I gruppo FB sono pensati specificatamente per discussioni sul tema del gruppo. Inoltre sono molto presenti post completamente fuori tema. Chi si iscrive ai gruppi lo fa perché vuol leggere e discutere degli argomenti del gruppo, altrimenti si dissocia dal gruppo stesso.
Nell’area foto del gruppo ce ne sono solo 3 e tutte e 3 uguali. Qualche foto in più aumenta sempre le visite di un gruppo FB. Inoltre la sezione eventi è completamente vuota. Sembrerebbe che non ci siano attività promozionali di nessun tipo associate al libro.
Nella pagina FB di Marco non ho visto il link dove acquistare il libro. In ogni caso Marco ha quasi 1200 amici, che cominciano ad essere un buon bacino promozionale.
Tamara Cej autrice dei libri ‘Wishcast’ e ‘Amore Magia’
Il sito di Tamara ha dei bei colori, ma da chi scrive mi aspetto che sia data priorità ai contenuti piuttosto che alla grafica. Troppo stretto secondo me il layout del blog. Infastidisce la lettura. In ogni casao Tamara lo definisce il suo Blog ‘artistico personale’…
Il problema principale però sta nelle funzionalità del Blog, in quanto Tamara propone racconti in pdf da scaricare. Ci provo a scaricarli senza successo. Scrivo allora un commento per capire come procedere e Tamara risponde:
se ha difficoltà a scaricarlo, glielo posso inviare via email. Non sono sicura che il link funzioni.
Il fruitore di internet non perdona queste mancanze. Anche in questo caso scappa.
Ho trovato poi un errore ortografico nella poesia ‘Aspettando’ riportata nel Blog.
Il link a Lulu è sulla home di Lulu e non direttamente sui libri di Tamara: ‘Wishcast’ e ‘Amore Magia’. E’ ovvio che è preferibile accorciare il più possibile le strade che un lettore deve percorrere per giungere ai link dove acquistare il tuo libro.
Scrittore Anonimo autore del libro anonimo
Per lo scrittore anonimo se scrivo sul campo di ricerca di Google solo il suo nome e cognome, il primo risultato che esce è un articolo sul suo libro con 11 commenti. Buono, penso subito.
Il secondo risultato di Google è la fan-page di Facebook del libro con 180 fan e la copertina del libro
Però la fan-page non ha al suo interno nessun commento di fan, la fan page è creata proprio per i fan. Un fan-page senza commenti di fan sembra autoreferenziale e secondo me è deleteria per il marketing del libro.
il terzo risultato di Google è un articolo su un Blog ma è scritto dall’autore stesso con anche qualche errore di ortografia.
Il quarto risultato è un’intervista alla radio e poi c’è una recensione. Non male.
A seguire c’è pure book-trailer molto simile a quello di un autore intervistato in questo sito.
8 Errori Precisi da Evitare per NON Trasformare la Promozione On-line del TUO Libro in un Pericoloso Boomerang
1- Se si crea un gruppo su FB associato al libro, tale gruppo deve deve dar adito e continuo spazio a discussioni basate sul tema del libro, in quanto lo scopo dei gruppi è proprio questo. Viceversa (gruppo privo di discussioni) gli iscritti scapperebbero dal gruppo.
2- Se si crea una fan-page di FB associata al libro, all’interno di tale fan-page bisogna dar priorità e spazio ai commenti dei fan: è per questo che sia chiama fan-page. Viceversa (fan-page priva di interazione dei fan) gli iscritti scapperebbero dalla fan-page.
3- I gruppi e la fan page associati al libro non devono riportare contenuti ‘fuori tema’, altrimenti gli iscritti non seguiranno più il gruppo e la fan page.
Sia che si scrive un articolo per un Blog, o una nota, o un post sulle proprie pagine FB e siti, è fondamentale scrivere:
4- senza errori ortografici. Dato che sei un scrittore, non puoi assolutamente permetterti questa leggerezza perché la pagherai cara
5- adottando una forma comunicativa adeguata e funzionante: ad esempio non adottare sempre le maiuscole (non urlare quindi), fai attenzione al corretto funzionamento dei link principali per il tuo libro
6- Non essere mai autoreferenziale nelle tue pagine web, ma metti sempre in risalto le recensioni de tuo libro fatte da altri, le testimonianze dei lettori, cosa pensano gli opinion leader di te
7- Metti una minima attenzione per l’indicizzazione delle tue pagine web: cerca di fare in modo che se una persona ti cerca scrivendo il tuo nome e il nome del tuo libro su Google – se online ancora non si parla di te in quanto sei ad esempio un esordiente fresco di pubblicazione – deve uscire almeno una pagina che parla di te e del libro, in accordo al punto 6)
8- Se il numero di iscritti al gruppo o alla fan-page del libro e/o i numeri stessi correlati alle vendite del libro non sono rilevanti, da un punto di vista marketing non è conveniente ‘metterli in mostra’sul sito e Blog (vedi a tal proposito articolo di Gavelllo con mio commento). Cioè se sei presente on-line ‘male’ o ‘sminuito’, è meglio non esserci.
E TU Che ne Pensi?
Ringrazio ancora Marco, Tamara e SA per essersi prestati alla mia analisi che è pur sempre un’analisi prettamente soggettiva e basata solo sugli elementi che ho potuto trarre da internet. Per questo che ora ho bisogni di te: ti chiedo infatti di dirmi qual è la tua opinione in merito a quanto ho riportato in questo post politematico e un po’ lungo vero? sorry…;-)
Non saprei dire se sia più triste o solo deprimente o drammatico il contenuto dell’ottavo errore che si sintetizza in modo deflagrante con l’ultima sentenza/affermazione:- [cioè] se sei presente “male o “sminuito”, è meglio non esserci.
Come a dire: se sei sconosciuto non postarti neanche per la lontana su internet. Se sei sconosciuto – e questa è la mia lun ghissima esperienza di autore, compositore e (ahimé) cantante/artista con qualche risultato di cui vado fiero, ma quanto sangue, quante lacrime- non bussare nemmeno alla porta del produttore, tanto, che ci vai a fare, sei sconosciuto, lui tempo da spendere o da dedicare a te, non ce l’avrà mai. Le cose si fanno bene, e in grande. Eppoi, ancora, par di sentire la tiritela, per cui, per iniziare ci vogliono sempre molti mezzi e non bastano le idee, anzi. E di questo passo, finiamo tuttti in bocca agli squali: paghiamo cioè autofinanziamo le nostre opere.
Comprendo che l’intento era ed è un altro, però il sapore di questo stramaledetto periodo storico che pretende da chiunque che sia già “sulla cresta dell’onda”, che abbia già un biglietto da visita carico di referenze, ce lo trovo, eccome.
Chiedo scusa, ma l’ottavo comma non mi va.
Tutti i precedenti punti, sono, al contrario, da condividere in pieno. pertinenti. Efficaci. fanno riflettere in modo svelto e concreto.
Saluti, Alessandro
Grazie mille Alessandro per il tuo contributo.
La frase finale del punto 8 – che ammetto potrebbe sembrare un po’ troppo forte – è comunque esclusivamente pertinente a quanto esposto nel punto 8 stesso e che può essere approfondita nel link che parla della comunicazione non verbale sul Blog (è un post del Blog di Gavello).
Per spiegare cosa intendo con quella frase finale, faccio un esempio: se ho un Blog che parla di me e del mio libro, e nel Blog (tramite un’applicazione di Facebook che si chiama Facebook Connect) metto in evidenza una finestra (box della fan-page di Facebook come si vedono in tanti siti) che riporta il numero di fan del mio libro su Facebook, e questo numero è ad esempio 15 – dove da Facebook si nota che sono miei familiari e/o amici – quel box sul Blog del libro è meglio non metterlo per niente. Continuo ovviamente a essere presente online, pubblicando i miei contenuti ma senza mostrare la fan-page, perché da un punto di vista marketing non funziona: sfiducia chi vorrebbe acquistare il mio libro in quanto interessato ai miei contenuti. Quando la mia fan page crescerà, allora inserirò la box della fan-page sul mio Blog: in questo modo oltre ai miei contenuti ci sono anche testimonianze di tanti fan del libro a supportare le motivazioni di chi vorrebbe comprare il mio libro.
Alessandro scrivi: ‘se sei sconosciuto non postarti neanche alla lontana su internet’. E’ proprio il messaggio opposto che sostengo invece su ScrittoreVincente.com. Sul mio sito asserisco fermamente che se sei uno sconosciuto allora buttati completamente dentro internet, che questo strumento straordinario è a tua completa disposizione ed è pure gratis. Tuttavia questo strumento va utilizzato propriamente per evitare che ti si ritorca contro, alla luce di quanto descritto ad esempio in questo post.
Alessandro, fammi cortesemente sapere se ho chiarito
A risentirci
Emanuele
Preferivo evitare di venire giudicata in pubblico.
Carissimo,
Oh, sì, eccome, spiegazione esaustiva come si dovrebbe dire, peccato che va a colpire proprio ciò che temevo.
E’ chiarissimo il tuo messaggio. Alta direi raffinata la competenza altrimenti non avrei “provato” anch’io a entrare in questo mondo che giorno dopo giorno però mi allontana perché richiede a me energie e obiettivi lontanissimi dal mio essere persona e artista. Questo intendevo. Guarda che non mi sento escluso, l’esclusione è un sentimento che non mi appartiene. Nel mio libro, la prima voce narrante si definisce “un altrove”, lo fa con consapevolezza serena e, a suo modo, equilibrata.
Non è l’isteria natalizia che mi prende, semmai la consapevolezza di non essere più all’altezza della presentazione/performance che non riuscirò a preparare nei minimi dettagli, ma vedi da te, che ricado sempre e solo sul versante artistico, che Dio mi perdoni, già due volte compare questo aggettivo di cui ben pochi son degni, me compreso.
Forse qui gioca l’età, ma non del tutto, forse, gli è che ogni scrittore, ogni compositore, ogni pittore, non un fotografo ché questa figura possiede almeno in teoria le conoscenze e le abilità giuste, avrebbe bisogno di un team alle spalle i cui componenti si occupino singolarmente chi di blog, chi di marketing promozionale, chi semplicemente di segreteria al pubblico.
Scusami, sto rubandoti del tempo prezioso.
Internet è uno strumento gratis, quindi, perché non utilizzarlo, facendolo bene, in modo professionale?! Verissimo.
Giustissimo. Questo il compito che ti sei assunto. Lodevole, di sostegno, di supporto, ed io mi infilerò tra le maglie della tua rete fin dove potrò, ecco tutto.
Sarà frutto di questi giorni dal sapore pessimistico, dove si alternano uggiosità a nevosità ed entrambe non mi si confanno, io che pessimista non sono perché proteso di giorno in giorno al perseguimento di obiettivi alti, avvincenti, ambiziosi, ma non credo alla favola dell’opera prima di un diciannovenne (Brizzi del Jack frusciante) o poco più che ventenne (Giordano della solitudine dei numeri primi) editati al primo colpo da una multinazionale. Chiamasi mentore. Chiamala giusta referenza. Lo stesso dicasi nella musica. Lady Gaga non è frutto dell’impertinente e trasgressiva creatività di una ragazzotta poco avvenente ma con tante idee. Era minorenne quando attorno a lei si è mossa tutta una macchina promozionale di supporto.
Conosco un gironalista a L’Unità, appartenente al settore recensioni cinematografiche ma sempre cultura è, “amico” di vecchia data, mio stimatore almeno musicale, ma fino ad oggi, dice, niente ha potuto per convincere i colleghi della redazione culturale a pubblicare uno straccio di recensione magari anche scritta da me.(Non è certo il massimo di questi tempi, essere recensito su L’Unità, ma ci contavo). Per farla breve. Ho sempre composto una canzone perché sia ascoltata. Ho sempre scritto un testo perché sia letto, e quindi, affinché entrambi non restino sul mio scaffale privato lontano da tutto e tutti, li ho pubblicati a mie spese, ché son state rarissime le volte in cui ho avuto l’onore di essere prodotto da qualcuno. E ti risparmio le produzioni di teatro in musica.
Un’ultima considerazione, ancora amara, perdonami. Per quale recondito motivo un ufficio stampa addetto alle promozioni librarie, dopo aver preteso ben due libri,. mi risponde in modo gentile, dicendomi che la mia opera andrebbe letta e aiutata perché nuova e bella, ma non è nelle forze di tale ufficio introdurre/promuovere il libro nei canali più adatti.
Conclusione: non se ne fa niente. Debbo pensare ritenendomi fortunato che questi signori non sono i soliti squali che ormai imperversano sul mercato della piccola e grande arte dissanguando gli sconosciuti? Ma ioli avevo contattati sapendo che tutto sarebbe stato a mie spese. Non hanno voluto sporcare l’artista? Balle. Boh. Non credo.
Il messaggio che a me arriva è:
arrangiati, coi mezzi che hai, trova i canali dove ti è “permesso” entrare: per competenza o per investimento,autofinanziamento. E il cerchio si chiude.
Cavolo, una bella tirata. Non so nemmeno se avrai tempo di leggerla, ed è pure incompleta.
Continuo a leggerti, coi tempi che ho, soprattutto con l’apertura mentale in fatto di web che mi ritrovo. Perché quello che a me interessa, sono le idee.
1969! Data in cui per la prima volta sentii tale affermazione. E da bambino quale ero, ci credetti, e purtroppo ci credo ancora. E qui si riapre il cerchio. Concretizzare, mettere in pratica gli aspetti pratici delle idee…non ha mai fine.
Sei una di quelle persone di cui si ha bisogno, ma i fili che ci legano lì’un con l’altro diventano sempre più esili e sottili.
Basta.
Auguri di cuore, e perdonalo, questo cuore di “cavallo pazzo”.
Ciao, Alessandro
Caro Alessandro
Chi ha nel cuore tutto questo a me viene solo voglia di abbracciarlo. Non voglio scrivere niente altro.
Magari un giorno mi piacerebbe incontrarti, bere qualcosa insieme e parlare dei nostri sogni. Del desiderio di esprimere con l’arte tutto ciò che ci fa sentire vivi. Di questo vorrei palare con te. Fanc… il marketing ;-)
In riguardo al punto che esponi sull’apertura mentale in fatto di web di molti scrittori, ti invito a leggere il mio post di questa settimana pubblicato da uno dei più noti Blogger italiani (Gavello). In questo post parlo proprio di ‘informatizzazione di secondo livello’ degli scrittori…
Ti ringrazio di cuore per il tuo autentico commento.
Ciao Tamara, mi dispiace veramente leggere il tuo commento.
Nell’articolo 15 ho replicato al tuo commento scrivendo chiaramente:
Ovviamente il mio non è un giudizio nei tuoi confronti, ma come ti ho anticipato è solo un’analisi.
Un’analisi che penso possa essere utile a chi vuol promuoversi online concretamente.
Non dimentichiamoci che quando siamo online, siamo sempre sotto gli occhi di tutti e tutti ci analizzano e anche ci giudicano, senza dircelo però.
Quando uno ti giudica significa questo oppure questo. Non mi permetterei mai io di giudicarti, al massimo potrò farti una recensione ;-)
Spero possa tu aver compreso il mio spirito
grazie
Che ne penso? Dei primi tre punti farò tesoro, anche se il mio blog è, per così dire, allargato e quindi il tema predominante è la scrittura. Dal punto 4 al 7 sono assolutamente d’accordo e riguardo al punto 8 dovrei rivedere la mia scelta di inserire il badge alla mia fan page già da ora. Certo è che trovare e coinvolgere fan è davvero un lavoraccio ma del resto fa parte dell’autopromozione. Buon Natale a tutti.
Francamente,essendo uno scrittore “fai da te”,non potevo fare altro che muovermi di mio raziocinio.Tanto piu’ che,scrivere un libro,era l’unico sistema per accontentare il bisogno di raccontare la mia storia personale.
Accolgo positivamente l’analisi a me fatta.
Magari potessi avere un esperto che sa muoversi in questa giungla del mondo editoriale e consigliarmi per il meglio.Da inesperto qual sono,non potevo azzeccare tutto al primo colpo.D’altronde,sbagliando s’impara.Certo che se l’editore che mi ha pubblicato dietro sovvenzione,non si fosse limitato a collocarmi nell’apposita sezione e mi avesse seguito un attimo………….ma questa è un’altra storia.
Hai perfettamente ragione.
Nel mio gruppo Facebook su “Burned” (romanzo ispirato al reggae) i miei post riguardano esclusivamente le recensioni al libro, opinioni dei lettori, le interviste e le foto dei “testimonial d’eccezione” (artisti giamaicani ecc..)
Eccola:
http://www.facebook.com/group.php?gid=52917708432
Osservazione ottime, tanti consigli per chi deve creare una presenza online.
Ciao, scusa, se hai un momento di tempo potresti dare un’occhiata al mio sito e ai miei e-book in vendita su Amazon.it? Mi farebbe piacere ricevere il tuo parere. Ho anche due video su YouTube, basta digitare il mio nome nella finestra di ricerca.
Grazie, un saluto.
Stella
http://www.stellademaris.comze.com
stellademaris@libero.it
P.S.: accetto anche pareri negativi, quindi rispondimi in piena liberta! Grazie ancora.
Ciao Stella
ho trovato molto originale il tuo sito, stupendo l’annuncio della scarpa persa!
si percepisce quindi che sei un’artista e suscita interesse il tuo sito.
Quello che manca al tuo sito è una sezione “Dicono di me” o “Recensioni” che riporta le opinioni degli altri sui tuoi libri, queste informazioni servono per togliere i dubbi a chi vuola cquistare su internet il tuo libro, dato che i “siti di sè stessi” sono sempre inconsciamente visti come autoreferenziali.
Aggiungerei poi una sezione per far scaricare un’anteprima del tuo libro attraverso l’iscrizione a una newsletter, per spiegarti pi come ne trarrai beneficio ti consiglio la lettura di questo mio ebook gratuito https://scrittorevincente.com/109Segreti.html
Che tipo di vendite stai avendo con Amazon?
Fammi sapere se ti piacerebbe poi essere intervistata nel mio sito
A pesto
Ciao carissimo,
grazie per la rapida risposta, tra l’altro mi è arrivata anche per e-mail, siete proprio organizzati :-)
Mi fa piacere che il mio sito abbia suscitato la tua curiosità e ti abbia regalato una risata, almeno relativamente all’annuncio della scarpa persa!
Sono comunque pochi giorni che il sito è on line, quindi ne devo fare di strada per migliorarlo e pubblicizzarlo. Aggiungerò sicuramente le sezioni che mi consigli, appena ho un po’ di tempo.
Scarico anche il tuo ebook e lo leggo, grazie.
Su Amazon ho venduto per ora alcune copie di un altro mio e-book tradotto in inglese, mentre per quelli in italiano tutto tace… Ma ripeto, sono pochi giorni che ho messo questi e-book su Amazon, e poi forse tale sito è più adatto ai parlanti inglese, visto che gli e-book su Amazon sono in formato kindle e questo apparecchietto penso sia ancora poco diffuso in Italia.
Certo che mi fa piacere essere intervistata nel tuo sito, ne riparliamo.
Grazie e a presto!
P.S.: il tuo nome è Emanuele?
ciao
Sì Stella, mi chiamo Emanuele
a questa pagina trovi le informazioni su di me:
https://scrittorevincente.com/chi-sono/
Emanuele, accidenti come sei belloccio dalla foto, complimenti!
Inserisci altre immagini, così ti vediamo meglio in tutto il tuo splendore :-)
ciao
P.S.: chi ha detto che gli scrittori debbano essere fisicamente brutti?!
Argomento interessante che meriterebbe di essere approfondito con ulteriori articoli.