Ed ecco la seconda parte della mia intervista fiume a Fabrizio; siamo alla domanda numero 6:
6- Secondo te è vantaggioso distribuire online gratuitamente il proprio libro prima che sia pubblicato su cartaceo (stiamo parlando di un libro ‘leggibile’ :-))?
Dovrei rispondere assolutamente no, ma io con Piccole note crescono l’ho fatto.
Ma ho scoperto le mie carte a poco a poco, cercando di attirare la curiosità del lettore senza far capire l’insieme del libro.
Secondo me è svantaggioso distribuire online il proprio libro prima che venga pubblicato, si perde sia di credibilità che di interesse nella presentazione dello stesso.
Far conoscere piccoli particolari o stralci di libro può aiutare, ma è un sistema rischioso e deve essere ben congeniato.
Viviamo in un mondo talmente veloce, grazie o per colpa di internet, che se si pubblica online un’opera prima che venga fissata con i diritti d’autore con una casa editrice, atti notarili o quant’altro, qualsiasi persona potrebbe pubblicarla a sua volta nel giro di poche ore con il suo nome.
A me è capitato numerose volte di aver visto, anche a mia insaputa, pubblicare delle mie note o poesie in diversi siti o blog, per fortuna sono sempre comparsi con il mio nome, ma non tutti potrebbero avere questa fortuna o rispetto per lo scrittore.
7- Quali sono i consigli che daresti a uno scrittore che vuol promuovere autonomamente la propria opera?
Io uso una tecnica che fino ad ora mi ha portato sempre risultati positivi nella promozione :
“impegnarsi al massimo per ottenere il massimo senza aspettarsi nulla, accontentandosi di quello che si riesce ad ottenere”.
Di consigli o metodi ne potrei dare molti, anche se non ritengo di essere un esperto del settore o un grande scrittore, ma questo metodo o mia filosofia di vita trasportata nella promozione delle mie opere, è il miglior consiglio che posso dare.
8- Da esperto del settore quale sei, un libro che è stato pubblicato da diverso tempo e della quale è stata già fatta una promozione, può in qualche modo – ed eventualmente con quali tecniche generiche – essere rilanciato nuovamente sul mercato?
E adesso non vale, ho appena scritto nella risposta precedente che non sono un esperto del settore…che figura farò adesso !
Provo comunque a rispondere raccontando una mia esperienza.
Ho provato ha far ripubblicare Un’estate con il mostro…attraverso agenzie letterarie e ho avute diverse risposte, diverse non in senso numerico ma in senso di varietà.
Alcune agenzie non mi hanno risposto leggendo quello che intendevo realizzare, altre erano interessate ma ne volevano sapere di più mentre altre erano molto interessate.
Una risposta mi ha colpito più di tutte e mi faceva notare se il libro era già “bruciato”.
All’inizio non capii cosa intendessero, ma poi telefonicamente ebbi la risposta che avevo intuito.
Se un libro è stato già pubblicato, promozionato e nonostante ciò non ha riscosso molto successo, la sua riedizione è quasi impossibile perché nessuno investe in un prodotto che non ha avuto nel tempo una risposta di vendite o lettori.
Se il libro in questione è stato inviato a molte case editrici prima di essere pubblicato e poi si è scelto di pubblicarlo con una casa editrice a pagamento, che nel mondo editoriale è considerato di serie B, perché le case più importanti non ti hanno selezionato, il libro lo considerano “bruciato”, quindi difficilmente si potrà ripubblicare, almeno che non si investi personalmente molti soldi per realizzarlo ugualmente.
Nel mio caso specifico, ho rinunciato non perché provai una selezione a largo raggio senza risultato, anzi il contrario, lo spedii solo al Gruppo Albatros e presi la cosiddetta “palla al balzo”, ma visti i tempi editoriali infiniti nel vagliarlo e pubblicarlo, magari con una casa editrice importante, visto che sono in promozione con il secondo libro e prossimo nel finire il terzo, visto che la mia casa editrice si è dimostrata sempre corretta e mi ha largamente promosso con pubblicità e iniziative, sono rimasto nella mia casa natale, rispecchiando un’integrità e onestà che sento di dovere ad una casa editrice che ha creduto in me.
Le situazioni sono soggettive come i tempi di promozione e pubblicazione, bisogna saper scegliere anticipatamente tempi e luoghi. Una grande spinta di riedizione di un libro già pubblicato e promosso può venire da un adattamento per un’opera teatrale o un soggetto per un film, ma uno su mille ce la fa e in quel caso è la casa editrice che ti cerca e non il contrario.
In questi casi le dinamiche seguono un andamento parallelo e unitario, difficilmente si adatta al teatro o in tv un libro poco conosciuto e viceversa.
Con questo non è assolutamente mia intenzione scoraggiare chi ha intenzione di rimettere sul mercato un libro poco riuscito o poco letto, dico solo che è improbabile ma non impossibile.
“Improbabile” e “impossibile” possono assomigliarsi come termini, ma sono molto diversi tra loro : è improbabile, a mio avviso, che un libro possa essere rimesso sul mercato e avere un boom di vendite non riuscito per vari motivi antecedentemente, ma non è impossibile.
9- Nell’attuale mercato editoriale, quanto è importante secondo te il ruolo del book-trailer nella promozione di un libro?
Il book-trailer come lo intendiamo noi navigatori, è entrato nell’uso collettivo solo da poco tempo, con la maggior accessibilità dei socialnetworks, dei blog e dei siti come youtube e similari.
Ovviamente la qualità sia di immagini, di montaggio che di messaggio sono molto importanti, ma lo è ancor di più il suo potere di condivisione e di visione gratuito agli utenti di tutto il mondo con un semplice click, anche se questo non basta.
Anche se si confeziona un eccellente book-trailer, se il libro non è corrisposto da una distribuzione capillare in tutto il territorio o una agevole reperibilità nelle librerie online, rimarrà solo un semplice, per quanto bello e incisivo sia, video. E’ una forma di promozione e pubblicità gratuita come lo sono del resto anche i numerosissimi gruppi su Fb o altri socialnetworks.
Personalmente uso le numerose interviste su televisioni o video-radio come book-trailer e ritengo che siano più incisivi, perché testimoniano un interesse anche dei mass-media . Sono entrambi potenti mezzi di promozione, ma ripetendomi, devono essere accompagnati da un’ottima distribuzione, altrimenti questi video “andranno persi come lacrime nella pioggia” ( dal film Bladerunner ).
10- Nella tua pagina Facebook trapela chiaramente (basta leggere i commenti delle tue fan…) che la tua immagine (sei uguale a Tiziano Ferro!) è stata un’ottima arma promozionale per il tuo libro. Quanto conta secondo te ‘essere personaggio’ e curare la propria immagine per promuovere in modo efficace il proprio libro?
2 MINUTI E MEZZO DEL VOSTRO TEMPO Cari amici, grazie….grazie per quello che fate quotidianamente, per quello che riuscite a donare e trasmettere con la vostra storia e con il vostro sorriso, grazie della vostra gioia di vivere che si diffonde in me ogni volta che vi vedo, che vi parlo o vi ascolto. Grazie anche a voi, più se ne parla e più il mostro si affievolisce come una fiamma a ridosso della cera, lui continuerà ad ardere dentro di voi, ma la sua luce viene offuscata ogni volta che una persona mi dichiara di essere affetta di SM, con sincerità, con serenità, delle volte anche con timore, ma sempre con coraggio, quel particolare coraggio che appartiene solo alle persone che affrontano tutti i giorni la vita insieme al mostro. Chi è ammalato di sclerosi multipla non si deve sentire ammalato o addirittura vergognare, è solo una diversa dimensione di vita. Chi riesce a conviverci, chiuderà il mostro nell’armadio come una brutta dolcevita nera, ogni tanto lei si riaffaccerà per farsi indossare, ma con la speranza e la gioia di vivere, quella brutta dolcevita sporca e sgualcita lascerà spazio a vestiti sgargianti e colorati. Non è facile neanche per noi, vi assicuro. Anche noi abbiamo i nostri momenti difficili, paure, incomprensioni, fragilità, notti intere abbracciati l’uno all’altra non per amore o per il freddo: ma per scaldare quel corpo tremolante per l’effetto dell’interferone, per calmare quel corpo tremolante per l’effetto dell’interferone, per amare quel corpo tremolante per l’effetto dell’interferone. Ma poi lei…la mattina dopo è là, incazzata come poche, ma sempre pronta ad amare con coraggio, perché ci vuole coraggio per andare avanti…… Il coraggio di alzarsi tutte le mattine e sperare di rimanere in piedi da soli sulle proprie gambe, di riuscire a prendere da soli con le proprie mani un bicchiere di latte o una tazzina di caffè, il coraggio di andare dai propri figli e , nonostante i dolori, proprio con quelle mani dare loro una carezza, guardarli negli occhi e dire che va tutto bene… …che la mamma sta bene… …mamma, io sto bene… …io sto bene… Se mai un giorno qualcuno mi dovesse accusare di sfruttare la nostra storia o additarmi come un opportunista, io la ringrazierò e gli direi che ha ragione. Se devo sfruttare ogni occasione utile a mio vantaggio per parlare, far conoscere e sensibilizzare il maggior numero di persone riguardo la sclerosi multipla affinché si arrivi presto ad una cura, si…caro amico mio, hai proprio ragione, sono un opportunista, opportunista per amore. Questa mia strana insolita veste da scrittore mi sta un po’ larga e non riesco appieno a riempirla, non voglio avere ne la presunzione di riuscire ad aiutare con buoni consigli altri ammalati come mia moglie ne essere il dottore o lo psicologo di nessuno. Sono solo un ragazzo che ama una ragazza e che farebbe di tutto pur di farla star bene, che farebbe di tutto pur di sconfiggere il mostro, il nostro mostro. 2 minuti e 29 secondi, datemi solo 2 minuti e 29 secondi del vostro tempo per dire un “ti voglio bene” ad un vostro caro, 2 minuti e 29 secondi del vostro tempo per dire un “io mio voglio bene”… “io ce la farò”… “io ti sconfiggerò”… “io, oggi, ti richiuderò nell’armadio”. 2 minuti e 29 secondi è il tempo impiegato per leggere questa mia breve, certamente sentita, forse inutile assunto, ma sicuramente liberatoria lettera. Terrò solo 1 secondo per me per ringraziarvi di cuore della vostra vitale attenzione e per augurarvi come sempre …e nonostante tutto ……………..BUONA VITA.Curare la propria immagine è fondamentale, purtroppo.
Dico purtroppo perché a mio avviso viviamo in una società dove si guarda quasi esclusivamente al bello e raramente si scava in fondo. Raramente il “bello” e “l’interessante” trovano un giusto connubio, ma quando accade, si tramutano in “personaggio”.
Non sto parlando di me, il mio discorso è generale, anche se non nascondo che se fossi stato un brutto ragazzo, magari grasso e con gli occhiali a fondo di bottiglia, sicuramente i miei libri e i miei messaggi promozionali non avrebbero avuto il seguito e io non sarei qui a rispondere alle 13 domande.
Mi considero un ragazzo normalissimo, dovrei dire un uomo normale, ma l’appellativo di “ragazzo” è l’unico vezzo narcisistico che non rinnego, anche se non tutti i miei commentatori la pensano così.
Il mio specchio riflette un’immagine di me bassa, con qualche ruga, i denti non perfettamente allineati e le sopracciglia di Uan ( il pupazzo rosa di Bim- Bum-Bam per chi se lo ricorda ), non corrispondente esattamente all’immagine di un bel ragazzo o un bell’uomo, ma non tutte le donne trovano questa mia percezione di riflessione veritiera. Forse quel famoso connubio sopra citato tra il ragazzo e la sua sensibilità, unite insieme, formano il “bel ragazzo”. E’ la stessa percezione che provano le fans di un cantante non propriamente bello.
Quando canta, se trasmette forti emozioni, quel cantante non bellissimo diventa immediatamente irresistibile e per le fans è l’uomo più bello del mondo.
E’ accaduta forse la stessa cosa nel mio caso, in piccolo.
Non per la mia persona o per la somiglianza con il cantante Tiziano Ferro, cosa in cui io gioco molto per una mia autoironia che mi fa da scudo e che mi ha aiutato a superare molte difficoltà nella vita, ma per quella visione di amore di coppia e di superare ogni ostacolo anche di fronte la malattia, quella visione che molte donne avrebbero voluto nella loro vita e famiglia e che purtroppo non sono riuscite ad ottenere.
Ogni tanto ci scappa il classico commento “te la tiri” o “ sei narcisista”, ma fa parte del gioco.
Viviamo di immagini, lo si vede in ogni luogo, dalla televisione, dalla pubblicità fino ad internet. E’ la nuova comunicazione, la comunicazione del nuovo millennio e non dico che sia giusto, anzi, ci si sofferma troppo poco e si riflette ancor meno, ma se non ci si adegua si rischia di restare in disparte a guardare un mondo e una vita che va via veloce senza che tu riesca a focalizzare nemmeno un fotogramma.
Siamo pieni di esempi di persone che non valgono neanche un’unghia di un padre o una madre che lavora con fatica e onestà per mandare avanti la famiglia o ancor meglio, un operaio in cassa integrazione o disoccupato che , nonostante tutto, deve continuare a pagare le bollette e dar da mangiare ai figli : ci sono i tronisti, le vallette, le veline, una quantità di gente che solo con l’apparire, senza saper far niente di particolare, guadagna in una sera quello che guadagnerebbe quell’operaio in un mese o addirittura in un anno di lavoro. Il perché…….semplice……chi ben appare, meglio guadagna. Ai miei occhi è riprovevole, come agli occhi sicuramente di chi sta leggendo.
Il mio fine principale è sempre quello di sensibilizzare le persone in modo da far conoscere la sclerosi multipla, motivo per cui scrissi il primo libro e se devo usare la mia immagine per farlo e adeguarmi ai tempi moderni, ebbene lo farò per una giusta causa e non per interessi espressamente personali o narcisistici.
Sono stato accusato anche di essere opportunista e di sfruttare la mia storia per un mio tornaconto.
In mezzo a migliaia di commenti positivi e di benevolenza o come li chiami tu, dei miei fan, c’è sempre una voce che esce dal coro. Io rispetto sempre le critiche e quando sono costruttive rispondo e cerco di far intendere le mie intenzioni, così feci per quella critica di opportunismo che mi fece soffrire, scrivendo un articolo su un quotidiano provinciale che vorrei farvi leggere di seguito :
11- Ritieni che avresti raggiunto il successo di vendite che hai avuto senza aver prima accompagnato la promozione del tuo libro con un metodo vincente tramite internet (in particolare Facebook)?
Facebook e il gruppo dei miei libri su questo socialnetwork sono stati fondamentali per il successo di vendite, anche se io parlo sempre di grande consenso e non di successo.
La visibilità, unitamente ad una mia buona autopromozione, ha fatto sì che le persone con sclerosi multipla o i loro familiari e amici, potessero venir a conoscenza della nostra storia in tutta Italia e anche nel resto del mondo. Questo è stato possibile solamente attraverso questo mezzo di comunicazione, difficilmente avrei potuto raggiungere questo risultato in altri modi. Utili alternative potrebbero essere un investimento mirato con grandi sforzi sia di energie che economiche della casa editrice che ti promuove e ti pubblica, ma all’inizio raramente ciò avviene e così, l’autopromozione nell’universo degli esordienti, penso sia l’unico mezzo valido per farsi conoscere.
Fermo restando che sia l’autore che il libro o i libri debbano essere validi e raccontare storie che emozionano o che mandano messaggi che vanno al di là della letteratura di per se, la vera differenza è l’impegno e la costanza che viene fuori dallo scrittore e non dalla casa editrice.
Loro possono aiutarti ad emergere anche grazie alla distribuzione o pubblicità, ma se non vi è nel tempo la forza di trasmissione e di empatia con il lettore da parte dello scrittore, in un tempo brevissimo, quella bella bolla di sapone scoppierà e non rimarrà nient’altro che aria impercettibile.
12- Quali sono secondo te esempi di scrittori italiani bravi ad autopromuoversi? Spiegaci eventualmente perché.
Aspetterò di leggere il tuo libro e poi risponderò.
13- (domanda fatta a ottobre 2010) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi ?
Ho molti progetti non solo letterari in mente, ma nella vita purtroppo non si può fare tutto.
Sono prossimo a frequentare il Centro Europeo di Toscolano ( la scuola di musica di Mogol ) nella sezione autore testi di canzoni. Dopo una lunga selezione sono stato ammesso al corso nei 10 pochi fortunati che possono apprendere la difficile arte della canzone. E’ uno dei progetti che porto avanti e che sviluppo man mano che questo mio percorso artistico è sempre più presente nella mia vita, come anche il teatro, la pittura e tutti gli altri interessi che riesco a seguire, che mi emozionano e che emozionano.
Scrivo il prossimo romanzo, inizio a fare articoli per riviste e blog e chissà cosa mi porterà il prossimo futuro, grandi cose come niente di fatto.
Userò come sempre il mio metro di misura, massimo impegno per ottenere il massimo senza aspettarmi nulla.
Ho avuto grandi gratificazioni e spero di ottenerne altre, ma il progetto più ambizioso è sempre quello di portare avanti la famiglia e vivere serenamente con loro, tutto il resto è suppletivo ad una vita che considero, nonostante tutto, fortunata e appagata.
Con questo vi ringrazio e auguro a tutti….Buona Vita.
Buona domenica!
Ribadisco quanto da me già esposto nel mio precedente commento…. poi ovviamente, e fortunatamente, ognuno è libero di pensarla come meglio crede.
Se non ricordo male comunque, il primo libro di Fabrizio Sparta ha raggiunto l’undicesima edizione ed è stato tradotto anche in ungherese.
Mi sembra quindi evidente che qualcuno che ha creduto in lui c’è stato.
Ciao Emanuele,buoan domenica anche a te, anche da me piove ciò non mi mette di buon umore..
Ho letto l’intervista ke hai fattto a Sparta e voglio lasciargli un saluto e un grosso augurio alla moglie per la sua battaglia..
Apprezzo l’imopegno che ci ha messo e il credere nelle sue oper perchè ha ragioen quello fà molto..Comunque anche io tempo fà ebbi una proposta di contratto da labatros,per un mio libro.. ma all’ epoca non ero economica pronta(non perkè fossi snob e vglia pubblicrae a gratis)ed anke ora nn lo sono molto non lavorando più..e se ci fossero case editrici ke ti venissero incotro sarebbe un pò più semplice pubblicare..Ma sono disposta a fare i mie sacrifici ed impegnarmi ed infatti sto partecipando anche a molti concorsi letterari e contattando varie case editrici..Da due sto aspettando notizie dopo aver letto la mia opera..Condivido anche il fatto che diceva, che oggi si bada e ci si sofferma troppo e solo sulel apparenze e non su icontentuni e la profondità dell persone,che marezza che mi fà questa cosa perchè tutti perdiamo molto del prossimo e di noi stessi…Ho anke io apeto una pagina su facebook per il mio eventuale libro dove ora ci sono alcune mie poesie e dove varie persone si sono iscritte e che hanno apprezzato la mia scrittura..Se ti và vacci anche tu e sponsorizzada ad altri il nome è Poesie per Sempre..forse all’epèoca dell’albatros mi sono persa u noccasioen ghiotta che chi sà se riuscirò a ribeccare, ma io non ho mai smesso di crederci e mi sto impegnando per riuscire a far uscire il mio libro e con i pochi guadagni spero di poter aiutare la mia famiglia…quanto prima mi leggero anche la mail che mi hai mandato di Lulu,perdonami ma nn riesco a stare dietro a tutte le mai le leggerle coi tuoi tempi, sono un pò lenta..
Grazie milel di tutto e a presto.
Bell’intervista e bel personaggio questo Fabrizio, vi auguro ad entrambi un mondo di bene (letterario e non).
Credo che ognuno debba sentirsi libero di cercare la propria strada nella maniera che ritiene migliore, criticare per distruggere è un comportamento inutilmente infantile.
Avanti così ragazzi e ignorate quei poveri di spirito che sanno solo criticare e non sanno proporre niente di buono.
Certe persone dovrebbero dire di meno e fare di più…
Un caro saluto,
Marco
“massimo impegno per ottenere il massimo senza aspettarmi nulla” è da tempo anche il mio modo di agire e penso che sia il più saggio e salutare. Rispetto al tempo sempre insufficiente per fare tutto sono d’accordo, anche autopromuoversi con i social-network e altre risorse online richiede un bel dispendio di tempo ma a quanto pare nel tuo caso, come si dice, il gioco ha ben valso la candela.
Avrei una domanda rispetto all’alternativa delle interviste televisive ai booktrailer: grande idea ma, onestamente dimmi, è semplice rimediare uno spazio in televisione? Intendo da esordiente. E se conosci un trucco per favore condividilo perché i miei sforzi sono spesso infruttuosi. Nel frattempo ho il booktrailer che, faticosamente, condivido.
Grazie e in bocca al lupo per tutti i tuoi progetti.
Non abbiamo preparato niente, la presentazione del libro di Fabrizio Sparta “ Un’estate con il mostro : ridere, piangere, vivere con la sclerosi multipla” è avvenuta nella massima naturalezza, con la sottoscritta che si è anche commossa alle lacrime leggendo una pagina dell’opera.
Nonostante le telefonate, le e mail e lo scambio di allegati , ho conosciuto l’autore solo qualche ora prima di andare in scena. Tra una risata e una confidenza abbiamo toccato tanti argomenti e alla fine della chiacchierata mi sembrava di essere un’amica di famiglia. Davanti a una pizza abbiamo accennato al libro e deciso che era meglio seguire solo le emozioni , senza stabilire domande particolari e scalette da seguire. Il nostro intento era quello di coinvolger il pubblico e così è stato.
Quando ho preso per la prima volta questo libro tra le mani, ero pronta a ricevere un pugno nello stomaco , in fondo il tema è la sclerosi multipla e dovevo aspettarmi contenuti … intensi.
Purtroppo è una storia autobiografica, la moglie di Fabrizio combatte contro la sclerosi multipla da parecchi anni ma forse la trama è dedicata soprattutto a chi assiste chi è afflitto da questo male .
Alla fine della lettura ho capito che il messaggio del libro non è tanto come convivere con la sclerosi multipla, quanto sapere rendere l’amore e la voglia di vivere un’arma per sconfiggere il mostro. E’ un romanzo d’amore, la storia della passione di una giovane coppia ma anche una storia di speranza e fiducia nella vita, nonostante tutto. La giovane coppia condivide le stesse passioni come l’arte e la pittura e si sorregge senza commiserazione e compassione, anzi, spesso con una certa severità.
Devo ammettere che in certi passaggi ho riso, sì, questa coppia è uno spasso, usa l’ironia in modo intelligente. I loro dialoghi complici ma anche litigiosi e a tratti divertenti ci fanno dimenticare persino “il mostro”.
Fabrizio Sparta con questo libro vuole informare e svegliare le coscienze su quanto sia lunga la strada per estirpare questa terribile malattia; cerca un dialogo , un riscontro con i suoi lettori , punta un faro lungo un cammino impervio.
Con tenacia, testardaggine e grande sicurezza sul contenuto del messaggio da dare , l’autore continua la sua battaglia con grande successo .
Il libro: “ Un’estate con il mostro : ridere, piangere, vivere con la sclerosi multipla”, edito dal gruppo Albatros, è già passato alle traduzioni in altri paesi europei come la Bulgaria e la Spagna.
Fabrizio è talmente riconoscente ai suoi lettori che li ha voluto ringraziare nel suo ultimo libro “ Piccole note crescono”: un testo nato dal contributo delle centinaia di persone che commentano ogni giorno il suo blog o le pagine di face book. Un’onda umana che fa sentire il suo boato.
Grazie Ema e grazie Simona….prolifica come sempre ma non penso di meritarmi tutti questi complimenti….( ti adoro …….:) spero di rivederti presto e di combinare qualcosa insieme nel prossimo futuro.
Per la domanda di Cinzia Luigia, i passaggi in televisione sono molto difficili, per non dire quasi impossibili per gli scrittori esordienti.
Bisogna crederci fino all’inverosimile e non perderesi mai d’animo e poi non credere che i passaggi in televisione siano un grande trampolino di lancio tranne che che per qualche pacca sulla spalla il giorno dopo in qualche sconosciuto bar di periferia.
La maggiorparte dei passaggi in televisione sulle reti importanti sono sponsorizzati dalle grandi case editrici che promuovono i loro scrittori migliori e uno su mille forse riesce ad arrivare, ma ti assicuro che l’essere presente in rete con il contatto diretto ( attraverso messaggi e posta o chat ) ti porterà più vantaggi che uno sparuto passaggio televisivo. Quindi non perderti d’animo e continua nella tua strada e se non riesci ad ottenere quello che cerchi………ci sono ancora un milione di cose che puoi fare che sicuramente ti faranno stare felice…basta cercare……..vi abbraccio e come sempre Buona Vita :)
ho capito perché Tiziano Ferro ha scritto un libro, perché ha visto che uno con la sua stessa faccia l’ha già fatto ottenendo successo… ;-)
complimenti Fabrizio! sei forte…
Complimenti per il sito, lo trovo veramente molto interessante e speciale.
Un caro saluto a tutti
Felice