Nicola Cavallini è un autore interessante e coraggioso. Coraggioso perché si addentra nel tema del rapporto tra padre e figlio in cui la malattia ne è il filtro irremovibile. La malattia diviene pure un’irriducibile angoscia soprattutto quando si accanisce sul figlio, quando il male si chiama ad esempio autismo. Appena Nicola si è iscritto a BESTSELLER COURSE sono andato a scoprire che libri scrivesse, e subito mi è venuto in mente uno straordinario libro di Giuseppe Pontiggia che lessi qualche anno fa: “Nati due volte“.
Poi ho pensato a come Nicola potesse promuovere il suo libro con efficacia, e in mente questa volta mi è venuto Fabrizio Sparta un autore che ha raccontato la malattia della moglie (Sclerosi Multipla) andando a promuovere il suo libro sfruttando gli spazi dei social network (gruppi, fan page, pagine personali) dove le persone “vicine alla SM” si radunavano. Inoltre Fabrizio è riuscito pure ad attuare una fase di lancio incisiva facendosi comprare molte copie del suo libro dalle associazioni che trattano la SM.
Quindi è questo un primo consiglio da dare a chi scrive libri i cui temi sono come quelli riportati in “L’energia del padre” di Nicola Cavallini, cercare di vendere tanti libri in una volta sola sfruttando le associazioni e i circoli sociali imperniati sul tema sociale su cui si basa il libro, allo scopo di far svolgere al libro da subito il suo ruolo lenitivo e quasi terapeutico verso chi soffre una situazione di profondo dolore.
Il marketing sviluppato in questo modo, oltre a essere molto efficace, ha pure un valore sociale, sempre che dietro a tutto ci sia un libro di Vero Valore, come “L’energia del padre” di Nicola Cavallini.
L’INTERVISTA
1) Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita
Sono Nicola Cavallini, nasco e vivo attualmente a Ferrara. Volevo essere un giocatore di calcio fino ai 13 anni, una popstar fino ai 17, ma sono diventato un avvocato e lavoro in una banca. Ho fatto il dj radiofonico per gioco un paio d’anni, ma la mia passione è scrivere. Scrivo narrativa. Ho pubblicato 2 romanzi: “La testa fra le mani”(Giraldi, 2006), e “L’energia del padre”(SBC, appena uscito). Modelli stilistici(citerò solo nomi conosciuti da tutti): Camus, Bukowski, Carver, McEwan, Ammaniti, Pontiggia.
2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?
Ho mandato il file alla Casa Editrice (non era il primo tentativo, ovviamente) e dopo un paio di mesi mi hanno detto che era pubblicabile. Sembra facile detto così. In realtà è difficile e frustrante. Devi cercare, inviare agli editori giusti per il tuo libro o per il tuo profilo. E’ facile stancarsi, scoraggiarsi per i rifiuti o, peggio, per le mancate risposte (l’indifferenza è la peggior cosa). Il mondo editoriale sforna un paio di “new sensations” all’anno, poi Bruno Vespa e qualche altro. Fine. Il resto delle pubblicazioni dopo qualche centinaio di copie va al macero. Gli italiani mediamente leggono pochi libri, e si fidano del nome celebre. Tra un esordiente e un nome affermato comprano il secondo e si fanno prestare il primo. Per certi versi è un meccanismo comprensibile, un po’ tutti ne siamo “vittima”.
3) Hai esperienza di scrittura di un blog?
Non ho esperienza, ma sto pensando di crearne uno. Non sono un bravo “smanettone”, me la cavo appena ma migliorerò. Per il momento la mia presenza sulla rete è da neofita: un profilo Facebook, mio e del libro, un profilo su Librarything, che è un sito in cui creare e recensire la propria biblioteca e leggere le proposte degli altri, nonché proporsi come autore(una specie di Anobii, ma internazionale). Invito chi ci legge ed anche te a registrarsi, è facilissimo e divertente.
4) Stai pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre più importante per te oppure la scrittura sta solo occupando una parentesi temporanea della vita?
Da alcuni anni non è una parentesi, ma l’attività che mi fa sentire più vivo. La mia grande passione. Certo che mi piacerebbe vivere di scrittura, anche se non faccio un dramma del fatto di non esserci ancora riuscito. Cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno: se vivi d’altro non rischi di diventare autoreferenziale, perché le esperienze di lavoro forniscono spesso validi spunti letterari (pensa a Bukowski…).
5) Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Un’ immagine che rende l’idea è quella di un messaggio nella bottiglia. Solo che questa bottiglia naviga in un oceano vastissimo pieno di bottiglie, alcune delle quali hanno un bel motore attaccato tipo motoscafo, che fa fare loro molta più strada della tua bottiglia, affidata al gioco dei flutti e delle correnti. Devi usare degli accorgimenti per fare in modo che la tua bottiglietta senza motore possa essere notata da uno yacht che passa dalle sue parti, o navigare tutto l’oceano fino a toccare una riva opposta, piena di opportunità. Naturalmente è anche una questione di aspettative: se ti poni un obiettivo ambizioso ma raggiungibile ce la puoi fare, con molta costanza e senza scoraggiarti quando qualcosa va storto. Inoltre sono convinto che un romanzo di uno sconosciuto non edito da Mondadori, Einaudi, Sellerio o Bompiani debba puntare ad essere un long seller. E’ assurdo pensare di poter vendere due mila copie entro tre mesi dalla pubblicazione.
6) Stai pensando in futuro di autopubblicarti sfruttando le nuove piattaforme per il self-publishing come ad es. Amazon?
Potrei pensarci. Pietro De Viola con il suo Alice senza Niente ha mostrato una strada nuova, che dietro ha un’idea semplice: puoi sperare di vivere di scrittura solo dopo che ti sei fatto conoscere, non prima. E se sei sconosciuto in mezzo ad altri milioni di sconosciuti, cosa ti può distinguere da loro e far conoscere la tua opera? Un’attenta strategia promozionale, che può passare anche per un iniziale download gratuito. Naturalmente devi avere scritto un buon libro. Certo, la sua non è l’unica strategia possibile, ma lui è stato geniale, e ha dato anche un bel segnale d’allarme agli editori tradizionali. Se non colgono il cambiamento in atto, domani non ci sarà più tutto questo bisogno di loro.
7) Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
Assolutamente fondamentale. Su cinquanta romanzi buoni(parlo sempre di scrittori outsiders), solo uno romperà il muro del sostanziale oblio: quello di chi avrà saputo auto-promuoversi con maggiore abilità e costanza. Parlo di auto-promozione perché i piccoli editori ti possono fornire piccoli supporti e “ganci” occasionali ma non una promozione sistematica. Bisogna saper far fruttare al massimo quei ganci e accompagnarli ad un’attività basata sulle proprie forze.
8) Qual è il tuo giudizio su BESTSELLER COURSE, il corso di autopromozione libraria che stai seguendo?
Molto positivo. Lo consiglio senz’altro. Ti confesso che sono solo al terzo modulo del Corso – non ho molto tempo e sono molto impegnato per un primo ciclo di presentazioni fisiche del nuovo romanzo nella mia provincia – ma mi ha già dato delle dritte notevoli. Ne cito una tra tante: i Google Alerts, che ti permettono di “inserirti” come blogger o frequentatore forum in tempo reale nei temi attinenti al tuo libro quando sono caldi e di stretta attualità. L’importante è dimostrarsi seri e non passare per dei volgari spammer (il rischio esiste), ma è un ottimo gancio. Metabolizzato il nono modulo conto di diventare un decente autopromoter del mio lavoro.
8) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?
Per adesso sono impegnato a perfezionare le mie tecniche promozionali per il romanzo appena uscito. Credo di avere fatto un buon lavoro e lo voglio far conoscere, i primi riscontri sono entusiasti. Sto mescolando offline (presentazioni classiche e interventi in eventi correlati)ed online (recensioni ed interviste anche video, una su Youtube piuttosto cliccata, letture). Punterei molto a fare eventi in streaming, ci sto lavorando. Sono contento perché se digiti su Google “L’energia del padre” le prime due pagine sono tutte mie!
Scivi pure sotto un tuo commento che esprima una tua impressione oppure una domanda a Nicola e/o a me: riceverai dei pronti riscontri.
(home photo by Alfred Weidinger)
Ciao Properzi… noto che chiedi sempre quali difficoltà si incontrano nel promuovere il libro, ma molto meno quali si incontrano nello scrivere roba almeno decente… Secondo me è proprio questo il punto nodale, scrivere bene. Ciao e complimenti per il tuo lavoro
Ciao Carlo, requisito essenziale di un libro per avere successo è che sia di grande qualità e che sia “leggibile”, e questo l’ho scritto mille volte e anche nei miei manuali è un concetto sempre presente (anche troppo a volte ;-)). Solo che ScrittoreVincente.com è un sito che tratta esclusivamente il marketing librario e si rivolge a dei lettori che lo seguono perchè vogliono informazioni proprio su come promuovere al meglio il proprio libro: per questo motivo che le mie domande battono sempre lo stesso chiodo (il chiodo del marketing per l’appunto). Sono altri i siti che trattano di scrittura…
Buona domenica Carlo!
Complimenti per il tuo lavoro