Ho ritenuto interessante e utile pubblicare la seguente intervista ad Alberto Camerra, autore di Fiori nella Neve e Al e Bo la costola di Adama, dopo aver visitato il suo sito e essere entrato in contatto con lui..
Il blog di Alberto è originale, ben strutturato e fornisce al visitatore le informazioni giuste, nel posto, nella forma e nei tempi giusti, che è poi il compito che ogni sito internet efficace dovrebbe svolgere.
Infatti, Alberto, nell’intervista scrive:
“…senza un blog, forse il mio libro non avrebbe mai visto luce…”
Nelle risposte successive è poi riuscito a sintetizzare alcune questioni sul marketing editoriale in maniera molto efficace come non ho riscontrato in altre interviste.
Ho vissuto in passato una esperienza simile imbattendomi nel sito di Filippo Gigante.
Sto scoprendo che un sito efficace autogestito spesso nasconde un ottimo autore. Non è quindi che la capacità di comunicare sia… universale? Cioè, non è che chi è bravo a scrivere un romanzo o un manuale o una poesia, è anche in grado di creare un sito efficace per vendere libri?
La mia risposta, che da 3 anni la diffondo nel web, è affermativa. Ma questa è solo la mia sbilanciata opinione di mediocre scribacchino.
Ti lascio quindi a questa intervista che sono sicuro apprezzerai.
L’INTERVISTA
1) Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita
Sono un creativo grafico e pubblicitario, di formazione. Ma la scrittura accompagna da sempre la mia vita. Pensa, persino da bambino, quando imbrattavo i quotidiani con schizzi e vignette, i miei genitori affermavano “sei sempre dietro a scrivere!” Nei giochi dell’infanzia facevo “parlare” gli stessi personaggi che muovevo creando, di fatto, le prime rudimentali sceneggiature. Scrivere e metter in bocca parole, discorsi e contrasti, a personaggi di fantasia ha da sempre occupato la parte sognante del mio tempo. Crescendo ho approfondito questa necessità.
2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?
La prassi è stata questa; ho selezionato un certo numero di editori, che producessero opere vicine al genere del mio romanzo, ed ho spedito loro il mio manoscritto con sinossi e biografia. Non sono mancate le case editrici (ma io non le definisco tali) che mi proponevano la pubblicazione dietro contributo economico. Finché sono felicemente approdato a Boopen, oggi Photocity Edizioni. Editore con cui avevo già pubblicato, precedentemente, su antologia insieme ad altri autori.
3) Hai esperienza di scrittura di un blog?
Posso affermare che, senza un blog, forse il mio libro non avrebbe mai visto luce. Una buona parte dei miei lettori ed acquirenti ha origine da lì. “Fiori nella Neve” è nato proprio sul blog, per poi svilupparsi ed evolversi sulla carta stampata.
Ho ideato un personaggio (Keypaxx) con una precisa filosofia e stile. Dietro quello pseudonimo, da oltre cinque anni, ho postato decine di racconti autoconclusivi e a puntate.
Il blog è stato, ed è tutt’ora, indispensabile per avere un feedback ed instaurare un rapporto con il lettore.
Ma se non sei te stesso, pur firmandoti diversamente, specialmente nella scrittura, non potrai interagire a lungo con nessuno.
4) Stai pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre più importante per te oppure la scrittura sta solo occupando una parentesi temporanea della vita?
Sarebbe bellissimo se la scrittura, in futuro, potesse occupare una fetta maggiore del mio tempo. Trovo tuttavia la questione di difficile attuazione; vivere di scrittura, oggi come ieri, è privilegio di pochi, pochissimi autori. Del resto è anche bello non porsi dei limiti. In fondo cosa è scrivere se non coltivare i propri sogni?
5) Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Le difficoltà sono quelle comuni alla maggior parte degli autori esordienti ed emergenti; in Italia ci sono più scrittori che lettori. Emergere, in un mercato difficile come il nostro, è impresa titanica. Se non sei appoggiato dai media, e dall’immagine che essi comportano, farai solo una gran fatica, nella maggior parte dei casi a vuoto. Se non sei un personaggio famoso o protagonista della cronaca, farai ancora altra fatica.
Viviamo nell’epoca dell’immagine a discapito del contenuto.
Se esistessero trasmissioni televisive che puntassero a lanciare gli scrittori sconosciuti, come fanno con i cantanti e altro genere di artisti, le cose starebbero diversamente. E non mi si dica che un libro non può generare “spettacolo”; ho in merito almeno una mezza dozzina di idee che potrebbero dimostrare il contrario.
Basterebbe, per cominciare, che le trasmissioni televisive sui libri dedicassero uno spazio ad autori non noti e non appoggiati dai grandi gruppi editoriali. A volte, quella che manca, è la voglia di rischiare. Solo rischiando però, di contro, è possibile sviluppare nuove floride strade.
6) Stai pensando in futuro di autopubblicarti sfruttando le nuove piattaforme per il self-publishing come ad es. Amazon?
Per ora il mio percorso, soddisfacente, è con Photocity Edizioni.
Sto iniziando comunque ad apprezzare le potenzialità degli eBook e, l’autopubblicazione sotto questa luce, può sicuramente essere un aspetto interessante. Non credo nella diffusione gratuita dell’opera, ma progettando l’inserimento in eBook di una parte di essa, magari come accade al cinema con i trailer dei prossimi spettacoli, le risorse dello strumento potrebbero offrire risultati inaspettati.
Il domani è una sfida continua e stimolante.
7) Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
La promozione è basilare per il successo di un libro. Credo che alla promozione vada affidato un tempo uguale e maggiore rispetto alla ideazione e realizzazione del libro stesso. Non va però sottovalutato anche il prezioso passaparola; non esiste promozione migliore e genuina di un lettore che consiglia la tua opera ad un altro lettore. Senza poi dimenticare una sana e indispensabile dose di fortuna; in mancanza della quale nessuna strategia può funzionare da sola.
8) Qual è il tuo giudizio sui contenuti della newsletter di ScrittoreVincente e sugli ebook gratuiti forniti, a partire da “109 segreti…”?
Mi sono occupato, data la mia formazione, anche di marketing. Su ScrittoreVincente ho trovato delle nozioni approfondite che dimostrano di conoscere il marketing in maniera professionale ed intelligente. Per quanto ho potuto notare io, che in rete navigo, non ci sono strumenti gratuiti di ottima fattura come quelli che si possono trovare su ScrittoreVincente. Ed è senza dubbio elemento di vanto.
9) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?
Nel futuro immediato mi occuperò di proseguire la mia avventura con il blog. In esso trovano voce racconti e serial che, probabilmente, su carta non avrebbero lo stesso riscontro. Il blog mi permette anche di esplorare e diversificare vari generi. Cercherò di approfondire, come già sto facendo, il mio rapporto con altri importanti social network come facebook e twitter.
Senza tralasciare la promozione off line; insostituibile veicolo di contatto diretto con il lettore. Cerco comunque di essere sempre aperto alle nuove tecniche e alle nuove frontiere, per quanto mi è possibile.
Inoltre non trascuro quella che ritengo essere una base imprescindibile per un autore di ieri, di oggi e di domani; pubblicare su carta. Supporto che amo e che accoglierà anche il mio prossimo romanzo.
complimenti per l’articolo, vorrei fare una domanda ad Alberto: la grafica del tuo sito l’hai creata tu?
Ma perché non parli mai di cosa tratta il libro? Questo di Camerra sembra molto interessante…
ciao Martina, il mio sito tratta il marketing editoriale ed è per questo che le persone mi leggono. Sono tanti altri i siti che si occupano di recensioni, se vuoi approfondire basta che consulti il sito di Camerra http://www.albertocamerra.com/
Ciao Sandro,
ti ringrazio per l’apprezzamento ad articolo e intervista (meriti, come sempre, che vanno divisi con l’insostituibile Emanuele).
Per la tua domanda:
La base grafica del sito-blog, come simpaticamente amo definirlo, è mia in buona parte.
Il supporto tecnico è invece di Marco Cameriero (giovanissimo e già eccellente professionista).
Il tutto sviluppato da un linguaggio html e template fornito dalla piattaforma che lo ospita.
Un saluto a te.
Ciao Sandro e Alberto, grazie per questo articolo che mi ha fatto scoprire alcune cose che non conoscevo.
Vorrei fare una domanda ad Alberto cortesemente.
Alberto nell’intervista tu racconti di aver trovato in Photocity Edizioni, l’editore con il quale hai poi pubblicato il tuo libro dopo che anche altri editori si erano offerti di pubblicare ma dietro pagamento.
Siccome anche a me è accaduta la stessa cosa, ho trovato alcuni editori pronti a pubblicare il mio romanzo ma dopo aver sborsato una somma di denaro che io assolutamente non potevo permettermi. Io non conoscevo Photocity come editore e quello che desidero sapere da te è questo: mi sembra di capire che tu hai pubblicato il libro con questo editore senza aver sborsato nulla o mi sbaglio? e questo come può essere? Dal momento che un autore sconosciuto non ha molte possibilità, come fa questo editore a pubblicare autori sconosciuti?perchè se è così vorrei tanto provare anch’io a rivolgermi a questo editore. Credi che possa farlo? e come fare? meglio contattare via email o telefonicamente? Grazie mille per le tue risposte. Ciao
Ciao Flora,
la risposta da dare al tuo quesito è un po’ articolata.
La premessa è, prima di tutto, di informarti molto bene sulle strade da percorrere
(e già navigare attraverso gli articoli di ScrittoreVincente è cosa ottimale e necessaria).
Photocity Edizioni rientra nella categoria della pubblicazione “on demand”.
Con una sostanziale ma importante differenza; con loro firmi un vero e proprio contratto editoriale.
Non si tratta quindi del classico “server di stampa” che ti propone di stampare alcune copie del tuo manoscritto, limitandosi di fornirtele a pagamento.
Nell’attuale panorama editoriale è una realtà piuttosto atipica (parere del tutto personale; questo è un vero editore “on demand”. Non quello che impone un certo numero di copie fisse per ogni titolo pubblicato).
Con “on demand” devi però avere un minimo di basi grafiche per la composizione del tuo file di stampa.
A maggior ragione, con i tempi che corrono e se non puoi permetterti l’investimento di ricorrere a una tipografia travestita da editore (i famigerati “editori a pagamento”), puoi tentare questa direzione.
Con Photocity Edizioni non paghi nulla.
Puoi pubblicare anche una sola singola copia e lasciarla nella loro vetrina di vendita.
Oppure investire una piccola cifra per le tue copie personali (e aiutarti nella promozione con l’aiuto di Emanuele di cui siamo ospiti).
Il sito lo trovi a questo link:
http://www.boopen.it/
e anche a questo:
http://ww4.photocity.it/edizioni.aspx
Occorre registrarsi e, dopo averci preso un po’ confidenza, puoi porre ogni quesito tu ritenga necessario, al loro servizio assistenza.
Parlerai con Gemma o con Francesca.
È possibile interfacciarsi tramite modulo e successiva e-mail o attraverso il servizio chat.
Spero di esserti stato utile.
Chiedi pure se hai altri dubbi.
Un saluto a te.
Conosco personalmente Alberto e sono felice di leggere questa splendida intervista mi auguro che possa al più presto raccogliere i frutti del suo “bel scrivere”
poi aggiungo che oltre ad essere una gran bella persona è uno scrittore con il “cuore”
buona domenica
monica marghetti
Grazie Monica per il tuo contributo… ho poi sbirciato il tuo link e ho visto che anche tu sei una scrittrice, autrice del libro “Voglio urlare”: bel titolo! trasmette molta energia :-)
a presto
E’ stato un piacere leggere l’intervista di Emanuele ad Alberto. Anch’io ho stampato la prima opera (Bianco e Nero) con Photocity e Alberto è un mio collega e amico facebookiano che seguo con profonda stima. Complimenti!
Ciao Filippo, ti ho citato in questo post perché nella tua capacità di comunicare sul web (vedi il tuo sito) e con i tuoi libri, partendo dal self publishing, ho riscontrato molti aspetti (positivi) in comune con Alberto Camerra.
Siete degli esempi di una nuova frontiera editoriale che si sta aprendo, anche se so di avere molti detrattori nel sostenere ciò, ma l’importante è essere liberi di esprimerci e di credere in ciò che facciamo :-)
La mia fortuna da “scrittore” (e lo metto tra virgolette, perchè per me la parola è ancora un onore e onere non indifferente), piccola o grande che possa apparire a chi la guarda dall’esterno, è di avere accanto un gruppo di persone che mi sostengono.
Negli alti e bassi di questa particolare arte (e artigianato).
Persone tra cui tu, Monica, sei esempio di forza, speranza e inarrestabile volontà.
Grazie per esserci e per il tuo mai domo sostegno che non manca mai agli amici che han la fortuna di conoscerti.
Ti ringrazio, Filippo.
Rammento, come fosse ieri, ma ormai di strada ne hai fatta con passi da “gigante”, quando mi chiedevi opinione proprio sull’editore comune, in quel di facebook.
Naturalmente la stima per il tuo lavoro è ricambiata.
Non so, Emanuele, se si tratterà davvero di una nuova frontiera.
Credo però, come voi, profondamente in quello che faccio.
Del resto, se non credessimo in noi stessi, chi mai lo farebbe al posto nostro?
;)
I detrattori ci saranno sempre.
Ma, penso, più il numero crescerà e più avrai raggiunto qualcosa di notevole.
:)
Il tempo è passato ed ha saputo migliorare entrambi.
Grazie mille Emanuele. Come ben sai, continuerò a portare avanti tutto quello in cui ho sempre sostenuto e creduto. Ciao :)
E’ fondamentale avere persone cui siamo affettivamente legati a sostenerci nella nostra passione di scrivere.
Credo che questo sostegno sia una delle forme di marketing più potenti.