A primo acchito, da un punto di vista del self marketing, la promozione di una raccolta di racconti scritti da più autori può portare maggior vendite rispetto alla promozione di un libro scritto da un solo autore.
Perché?
Perché i risultati di vendita saranno proporzionali al marketing effettuato da tanti autori (tutti quelli che hanno partecipato alla creazione dell’antologia) e non solo a quello prodotto da un singolo scrittore.
Le antologie vendono meno dei libri scritti da un solo autore
Tuttavia, non è sempre così. Anzi, di solito le raccolte di racconti scritti a più mani vendono meno dei libri scritti da un solo autore.
Perché?
Prima di tutto, perché non tutti gli autori mettono lo stesso impegno nella promozione. Infatti, le motivazioni di chi promuove il proprio libro e di chi promuove un libro scritto insieme a tanti altri autori sono, di sovente, molto diverse.
A questo punto, una domanda è d’obbligo: quante raccolte di racconti hai visto nella classifica dei libri più venduti?
Io non ho una grande memoria, ma a me non ne viene in mente una.
Questa è un’altra ragione per cui le antologie vendono poco, ossia le persone preferiscono comprare libri scritti da singoli autori piuttosto che libri scritti da più autori.
Ci sarebbe pure da dire che il numero di antologie pubblicate è notevolmente inferiore rispetto al numero di libri pubblicati e che sono scritti dal singolo autore. Ciononostante, sono convinto che esiste un motivo, che difficilmente so spiegarmi perché non sono esperto di psicologia anche se tutti i giorni ho a che fare con molti psicotici, che spinge il lettore a preferire un libro scritto a una mano piuttosto che uno scritto a più mani. Credo sia proprio l’esperienza intima che il lettore cerca attraverso la lettura, a favorire tale preferenza, quasi come se, a livello subliminale, scattasse un bisogno inconscio di confrontarsi con un’altra singola persona (l’autore del libro per l’appunto), attraverso il mezzo rappresentato dal libro stesso.
Il miracolo Crisalide sbocciato in soli 3 mesi
Ho avuto la fortuna di partecipare alla creazione della raccolta di racconti imperniati sul tema della crisi, che tanto ci interessa in questi tempi, edita da Edizioni Drawup, intitolata Crisalide, nella quale ho scritto l’epilogo. In Crisalide 14 autori raccontano la crisi in una nuova chiave interpretativa, dal punto di vista dello scrittore che solitamente è l’io narrante dei vari racconti.
Consiglio ovviamente di acquistare questo originale libro (ecco il link) i cui racconti sicuramente ti emozioneranno e ti faranno riflettere su come affrontare questo periodo difficile per tutti con una visione nuova.

Da sinistra: Stefano Calicchio ideatore progetto Crisalide e autore del prologo, Alessandro Vizzino editore DrawUp, ideatore Crisalide e autore di un racconto, Emanuele Properzi ideatore Crisalide e autore dell’epilogo, Ciro Pinto coordinatore progetto e autore di un racconto.
La strategia promozionale di Crisalide vs Lavoricidi
La strategia promozionale di Crisalide nasce dalla creazione di un gruppo di Facebook che ad oggi ha più di 3000 iscritti. All’interno di questo gruppo, a turno, gli autori, settimana dopo settimana, attraverso dei post mirati, promuovono il libro con continuità e contenuti interessanti e originali (come la creazione di contest).
Come in ogni strategia di web marketing, è fondamentale analizzare la conversione delle azioni intraprese, perché l’efficacia del web marketing varia da prodotto a prodotto, da libro a libro. In modo del tutto grossolano è necessario, dopo un po’ che si promuove un libro ad esempio attraverso un gruppo di Facebook, cercare di capire:
1) Su 3000 iscritti quante vendite sono state effettuate?
2) Chi partecipa alle discussioni? Sono sempre le stesse persone, oppure ce ne sono solitamente di nuove? Quante visualizzazioni ci sono per ogni post?
3) Quanto tempo viene investito in questa pubblicità in relazione alle vendite ottenute?
Rispondendo a queste domande si può così modellare il web marketing successivo, cercando di ottimizzare al massimo gli sforzi pubblicitari.
Per le raccolte di racconti, da un punto di vista del marketing, è fondamentale individuare in modo chiaro quale sia il tema che fa da filo conduttore nei vari brani dell’antologia. Ad esempio, in Crisalide è chiaro, il filo conduttore è proprio la crisi come il sottotitolo stesso spiega: “Il Malessere Economico E Sociale Attraverso I Racconti Di 14 Autori”.
Sarebbe quindi efficace promuovere Crisalide sul web in tutti forum, blog, riviste online che trattano il tema della crisi e, offline, in tutte le associazioni, eventi vari che trattano anch’essi la crisi.
Un’altra esperienza molto interessante che ho avuto il piacere di fare con la scrittura collettiva, è stata la creazione di Lavoricidi, edizioni Comunication Project, ottimo riscontro di vendite, antologia di 15 racconti di 15 scrittori marchigiani che hanno trattato il tema del lavoro in terra marchigiana.
L’aspetto principale nella promozione di Lavoricidi è stata la promozione attraverso fitte presentazioni fatte nelle Marche, coinvolgendo a turno i vari autori, e distribuendo molte copie nelle librerie locali (è stato l’editore stesso in questo caso ad effettuare la distribuzione).
Letto, ritengo ineccepibili le tue considerazioni. A questo punto per voler continuare a bere alla fonte della tua scienza, Emanuele, ti pongo un ‘altra domanda: quanto è difficile vendere un libro frutto di un token ring, cioè scritto a più mani, dove la spersonalizzazione dell’autore raggiunge ancora un livello più elevato della raccolta? :-)
Uscire da una dimensione puramente autoreferenziale in esperimenti antologici con scrittori di nicchia non è semplice. Ognuno degli scrittori che ha messo un racconto ha un suo pubblico, piccolo e medio che sia, ma quel pubblico non si muove tutto per un’antologia di perfetti sconosciuti. In casi come questo spesso la somma delle parti non aggiunge valore, ma lo sottrae. Ci sono due elementi che possono far decollare il progetto:una notevole qualità dei racconti e/o la creazione di un brand che identifichi un progetto collettivo, con cui arrivare ad alcuni media di grande diffusione attraverso temi chiave: es,la crisi.
Bellissimo articolo. Credo però che il lavoro di sinergia possa superare il fatto che ogni singolo autore tenga a promuovere il suo lavoro proprio piuttosto che quello composito. Basta un piccolo contributo quotidiano di ciascuno per promuovere un grande risultato, come dici tu con presentazioni e via dicendo. Se aggiungiamo che ciascun autore è di una località italiana diversa, come nel caso di Crisalide, si può avere una promozione in più zone, con una maggiore diffusione sul territorio. Basta che ogni autore consideri la pubblicazione comune come una propria pubblicazione, e non come un prodotto che può promuovere qualcun altro, per ottenere un grande risultato.
Ottimo articolo Emanuele, tutti i punti su cui è focalizzata la promozione della raccolta di racconti vanno seguiti e sviluppati. Quattordici autori uniti in un progetto originale, con stili diversi, menti diverse, se ognuno riesce a dare un po’ di impegno per valorizzare il libro, che è frutto di una creatività comune e condivisa, sicuramente il risultato è più evidente. E’ vero che nelle classifiche di vendita dei libri, non si vede traccia di antologie, ma penso che Crisalide sia un’opera di qualità.
Bella questione Ciro… In questi casi le condizioni al contorno influiscono nettamente su tutto il progetto. Ad esempio i nomi degli autori! se sono famosi, le vendite sicuramente migliorano. Tuttavia, devo ritornare a quanto ho trattato nel mio Bestseller Course
https://scrittorevincente.com/bestseller-course/
ossia al “marketing dei contenuti”.
In un token ring, la storia si sviluppa organica dalle mani di più autori, e, in ogni caso, a differenza di una raccolta di racconti a più mani, lo scheletro narrativo rimane unico.
Quindi, secondo le mie teorie e la mia pratica, è statisticamente più facile, a parità di qualità e interesse dei libri, vendere un token ring fatto da autori diversi, piuttosto che un’antologia di diversi racconti di autori diversi.
Perché, una volta individuate le Cerchie più grandi dei potenziali lettori (per la definizione di Cerchia rimando a Bestseller Course) che per un token ring sono le stesse per tutti gli autori, i diversi autori possono rivolgere il marketing a queste Cerchie, creando un vera amplificazione promozionale nei circoli sociali, online e offline, in cui le persone nutrono gli stessi interessi definiti dalle Cerchie stesse.
Sembra complicato, ma non lo è. Il segreto è analizzare il testo a fondo per capire quali sono i gruppi più numerosi di persone che nutrono interessi in comune specifici, che sono “commercialmente reattivi” e ai quali rivolgere il marketing.
Per un token ring si riesce a individuare pochi e grossi gruppi sui quali focalizzare un marketing incisivo, per un’antologia tanti e piccoli gruppi che tendono a sminuire e frammentare il marketing. Ma questa è solo la mia visione…
Grazie Nicola per la tua analisi molto puntuale. Mi è piaciuto quando hai scritto.
“In casi come questo spesso la somma delle parti non aggiunge valore, ma lo sottrae”.
E’ proprio vero, in questi casi 2 + 2 non fa 4 e nemmeno più di 2 :-)
Ciao Giovanni, credo che il ruolo del coordinatore del progetto sia fondamentale. Come se fosse un allenatore che sprona quotidianamente il suo team. Se giorno dopo giorno, come dici tu, si effettua una promozione continua e fatta da tutti, ad esempio sui social network che si prestano a queste azioni frequenti e continuative, l’unione farà la forza, e i risultati si amplificheranno. L’importante è però, soprattutto sui social network, NON trasformare la promozione in un danno, cadendo in pubblicità troppo invasive che potrebbero stancare la platea virtuale dei social.
Ciao Michela, non perché sono di parte, ma penso come te che Crisalide sia un libro di grande qualità.
Ogni racconto a me ha dato un contributo interessante.
Sono felice e orgoglioso di aver fatto parte di questo progetto che ha visto l’unione spontanea di tante e valide forze creative, senza tanti secondi fini, ma solo con la pura voglia di diffondere cultura sana e autentica.
L’antologia “Crisalide” credo sia un progetto che mi ha entusiasmato particolarmente, viste le potenzialità di visibilità che può ottenere il singolo autore abbinato a tanti altri. Le presentazioni possono essere infatti l’occasione per presentare, in contemporanea con l’antologia i lavori personali di ogni autore. Io mi sto impegnando in prima persona nell’organizzazione della presentazione di “Crisalide” prevista per l’8 Dicembre alle ore 18 al Circolo Cittadino di Jesi. La possibilità di vendere il libro direttamente nelle mani del lettore, secondo me, è ancora una più che valida alternativa alla promozione on-line. Ho messo l’organizzazione nelle mani di un’agenzia esperta in marketing, pubblicità e comunicazioni, quale la Xprime ( http://www.xprime.it ) di Jesi, che ha lavorato in maniera ineccepibile e ho cercato di aggiungere qualcosa che attiri il pubblico, la videoconferenza con il famoso scrittore Carlo A. Martigli sul tema “Finanza Canaglia”, il suo nuovo lavoro proprio incentrato sulla crisi economica e sulle sue cause e concause. Fra quindici giorni ci ritroveremo qui a discutere di come è andata.
Credo che un’antologia di inediti sia un caso lampante per dimostrare come la promozione di un libro possa essere più faticosa della sua realizzazione.
Infatti, mettere assieme alcuni “talenti” letterari che preparassero un racconto di 8-10 pagine è stato tutto sommato semplice: facevamo parte dello stesso gruppo Facebook (quello nato intorno a Bestseller Course) e disponevamo di un editore già disponto a pubblicarci (Draw Up di Alessandro Vizzino).
E così tra il dire (scriviamo un libro di racconti con una tema comune: la crisi vista dallo scrittore) e il fare (l’uscita del libro in “carta e ossa”) sono passati meno di quattro mesi: un tempo record per la situazione letteraria attuale.
Per la promozione si presentano i problemi che Emanuele ha correttamente evidenziato: tra gli autori coinvolti nel progetto qualcuno propone e tira le fila, qualcun altro riesce a stare dietro, qualcun altro fatica e arranca, qualcun altro si perde per strada. Quindi non è vero, come diceva il buon Totò, che “la somma fa il totale”.
E’ vero però che stiamo seminando il nostro orticello. I frutti verranno. Alla presentazione dell’8 dicembre a Jesi ne seguirà una a Napoli il 15 (ore 18, Libreria Pagina 8, via Lepanto) alla quale saranno presenti tre degli autori (io, Ciro Pinto e Giuseppe Virnicchi).
Due presentazioni in fine-settimana prenatalizi sono sicuramente un buon viatico per continuare a impegnarsi in questo progetto.
Credo molto nelle opere emergenti! Parlo di quei lavori scritti da giovani scrittori, pubblicati da giovani case editrici non a pagamento! Quando ho deciso di aprire una piccola libreria indipendente nel cuore di un quartiere periferico di Napoli mi hanno chiamata pazza! Ma dal momento in cui Pagina 8 ha visto la luce o iniziato a conoscere talenti appassionati, sfide di vita e professioni, donne e uomini amanti della letteratura e dell’arte! Dico a tutti che il mio non e’ un negozio…e’ un progetto! Ed in questo progetto stanno convogliando tante anime! Quando ho letto per la prima volta “Crisalide” me ne sono innamorata! 14 autori vuol dire 14 vite, 14 esperienze, 14 punti di vista, 14 emozioni! Quanto confronto, quanta lotta. La presentazione, il 15 dicembre alle ore 18:00 nella mia libreria era doverosa! Una pazza che sfida la crisi con la cultura non poteva non ospitare i racconti di 14 pazzi che la crisi la superano e non solo, ne fanno una spinta catartica per sopravvivere! Ma non dico altro…! Anzi una cosa ho da dirla: tra gli scrittori c’e una vecchia conoscenza “letteraria”: Andrea Pelliccia che con “up e under” romanzo sul rugby ha fatto appassionare me a questo sport ed emozionare chi appassionato già lo era!
Vi aspetto alla presentazione!
Libreria Pagina 8
Via Lepanto 74
80125
Napoli
Le presentazioni, come ho già scritto in un mio ebook, sono l’oro per la promozione di un libro, perché essenzialmente incontri i tuoi lettori e ciò porta poi a innescare il passaparola, da parte dei lettori presenti, in maniera più efficace rispetto ad esempio al passaparola che si innesca sul web.
Sicuramente parleremo di più agli altri di una persona che abbiamo visto, piuttosto che di una persona di cui ne abbiamo sentito solo parlare.
Credo sia escluisavemente una questione di emozioni ;-)
Ciao Stefano, cercherò di fare il possibile per esserci anche io l’8 dicembre.
Grazie Andrea per la tua analisi molto puntuale. E’ vero, l’unione fa la forza, se ad esempio tutti gli autori periodicamente si sforzassero a condividere interessanti e originali contributi del libro sui canali social in cui sono più presenti, si innescherebbe un bel tam tam sui social network che gioverebbe non poco al successo del libro.
Mi piacerebbe essere a Napoli con te, Ciro e Giuseppe, ma per questa salto..:-)
Grazie Valentina! se tutte le librerie mostrassero l’entusiasmo di Pagina 8 (la tua libreria in cui farai la presentazione di Crisalide), Crisalide diventerebbe un bestseller!
Noi scrittori che sogniamo in grande, abbiamo bisogno di librai come te ;-)
Chissà come sarà andata la presentazione di oggi alla Libreria Pagina 8? Sono sicura che sarà stata un successone perché crediamo follemente (per riprendere l’ultimo commento di Valentina Castellano) in questo libro. Io non ho potuto essere lì fisicamente ma c’ero con il pensiero, così come ci siamo stati e continuiamo ad esserci nel portare avanti questo progetto collettivo di scrittura…alla faccia della crisi! Perché la creatività non può e non deve soccombere e soffocare i nostri scritti. Grazie Ema del tuo blog e grazie ai miei 13 colleghi (te compreso) per questa stupenda esperienza.