A seguire, riporto un guest post scritto dall’autrice Christina Assouad che spiega come sia riuscita a far presentare il suo libro nella trasmissione Billy su RAI1, dimostrando quanto l’autopromozione, intesa soprattutto come la voglia di mettersi in discussione, sia profittevole molto più di quanto solitamente immaginiamo.

Salve a tutti, mi chiamo Christina Assouad e sono una dei venti autori dello Zaratan Clan, che hanno preso parte alla stesura del romanzo collaborativo “Lavoricidi italiani“. (Romanzo che riporta storie vere e verosimili del sempre più incerto mondo: giovani-lavoro).
http://lavoricidi-italiani.blogspot.it/2012_10_01_archive.htmlMi ritrovo a scrivere questo articolo per raccontarvi un’esperienza sorprendente capitata proprio a questo romanzo.
Poco prima di Natale, mentre ero connessa alla mia pagina facebook per promuovere tra i miei contatti l’uscita del libro, mi è capitata sott’occhio una delle bellissime immagini che di solito vengono postate da Billy il vizio di leggere.

A quel punto mi si è accesa la lampadina e ho pensato: “è uno dei gruppi Facebook più frequentati dai lettori, quale miglior luogo per chiedere un po’ di visibilità”. Alla brillante idea si sono susseguiti pensieri un po’ più razionali del tipo “è una pagina troppo importante… tratta di libri famosi, di bestseller… figurati se mi daranno mai ascolto”.

Poi sono tornata nel mondo dei sogni e, con gran semplicità, mi sono detta che tentar non nuoce.
Così, sempre via facebook, ho inviato un messaggio privato alla pagina di Billy presentando in poche righe il romanzo. Appena qualche minuto dopo ottengo una risposta. Qualcuno dalla redazione mi chiedeva di inviare una copia del libro, direttamente al direttore della rubrica televisiva di Rai 1, Dott. Bruno Luverà.
A quel punto ero così entusiasta che mi sono messa a cercare “Bruno Luverà” all’interno del social network. Trovo il suo profilo e gli invio una richiesta di amicizia. Anche qui il mio pensiero razionale mi diceva “avrà così tanti contatti che neanche vedrà la tua richiesta, figurati se un personaggio pubblico ti accetta nel suo profilo privato…”.

Nel frattempo contatto l’ufficio stampa della casa editrice Miraggi per informarli di questa piccola grande novità e dir loro di spedire una copia del romanzo all’indirizzo fornitomi.
Il giorno dopo, scopro con immenso piacere, che il direttore della rubrica Billy il vizio di leggere ha accettato la mia richiesta di amicizia. Passano alcune settimane e, assicuratami che il libro fosse giunto a destinazione, decido di stabilire un contatto con il diretto interessato. Sullo schermo del mio pc vedo che il suo nome è accompagnato dal pallino verde, faccio un click e apro la finestra di dialogo via chat. Saluto in maniera formale e mi presento come coautrice del romanzo “Lavoricidi italiani” edito da Miraggi edizioni.
Il giornalista mi “riconosce” e conferma l’avvenuta ricezione del volume. Aggiunge anche che è intenzionato a leggerlo e vagliare la possibilità di inserirlo nella sua rubrica tv.
“Ma allora anche i big ci ascoltano?!” ho pensato subito dopo la conversazione avvenuta in ambito virtuale.
Passano alcuni mesi e domenica 3 marzo 2013, dopo il tg1 è andata in onda la rubrica “Billy il vizio di leggere” e il direttore Bruno Luverà ha parlato di Lavoricidi italiani!

Billy-lavoricidi-italiani
Da un timido click a un passaggio tv su una rete nazionale!

Se si è sicuri della validità della propria opera, sfruttate al meglio la rete e ricordatevi che: tentar non nuoce!

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