Per ora non posso svelarti niente, anzi faccio pure gli opportuni scongiuri, poi magari va a finire che non si combina niente, ma… basta! E chi se ne frega! Insomma c’è la probabilità che a breve sia pubblicato da una grande casa editrice un mio manuale sull’autopromozione libraria . In questo manuale che sto completando di scrivere in questi giorni (scusa, in queste notti mediamente dalle 11:00 all’1:00) ho introdotto delle nuove analisi di marketing librario. Una di queste si basa sulla biografia dell’autore.

Cioè una “biografia adatta” permette al libro di vendere di più rispetto a una “biografia inadatta”.
Una “biografia adatta” può favorire un libro anche nell’essere pubblicato con una casa editrice importante.

Filippo_Colizza_ScrittoreVincenteFilippo Colizza, uno degli autori di thriller che sta emergendo con più forza nel panorama letterario nazionale, chi è? Qual è la sua biografia?

Filippo Colizza è la persona perfetta per scrivere ‘Agente sacrificabile’.

E’ quasi lapalissiano che nessuno meglio di lui avrebbe potuto scrivere un libro del genere.

Nella seguente intervista, leggendo la prima risposta che Filippo mi ha dato, capirai cosa intendo.

Per ora ti consiglio di sistemare la biografia nel tuo sito, nel tuo libro se puoi o se devi.

Scrivila in maniera che si capisca che tu sia la persona perfetta per scrivere il libro che hai scritto.

Insomma, parliamoci chiaro, se hai scritto un manuale sulla coltivazione di cipolle, nella biografia non scriverci che hai vinto le gare di ippica, ma scrivici che sei un abile incisore della crosta terrestre!

Ma al di là di tutto, quale grande onore è per me intervistare un autore importante come Filippo… Da parte mia e dei lettori di ScrittoreVincente, un ringraziamento sentito a Filippo Colizza per le sue risposte esaustive e preziose.

Scrivi pure un tuo commento sotto che sia ad esempio una domanda a me o a Filippo. Riceverai pronte risposte.

L’INTERVISTA

1) Filippo: spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita

Caro Emanuele, consentimi prima di ringraziarti per l’onore di questa intervista, conosco il tuo blog e ritengo sia un punto di vista serio ed affidabile nel settore complesso e competitivo del marketing letterario.
Io ho 36 anni, sono nato a Roma, ma nella mia vita ho vissuto in molte città, in Italia e all’estero. E’ una diretta conseguenza di quello che per quindici anni è stato il mio lavoro, Ufficiale di Marina. Sono entrato in Accademia Navale nel 1993, all’età di 18 anni, e ne sono uscito quattro anni dopo con il grado di Guardiamarina delle Armi Navali; da quel momento in poi, dopo la laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni a Pisa, è cominciata la mia carriera militare. Sono stato imbarcato su alcune delle navi più moderne della nostra Marina Militare, impegnato in numerose missioni internazionali, essenzialmente nell’area del Golfo Persico e del Corno d’Africa, ma anche in altre zone del mondo; infine, negli ultimi anni, sono stato nominato responsabile della Ricerca e Sviluppo all’interno del Centro Intelligence Interforze, il dipartimento del Ministero della Difesa che si occupa della raccolta e dell’analisi informativa per i nostri militari.
Alla fine del 2008 mi sono congedato con il grado di Capitano di Corvetta, e ho cominciato la carriera di consulente; da allora lavoro per conto della B.E.E. Consulting, fornendo servizi di consulenza direzionale ai principali attori finanziari in Italia ed in Europa; è un lavoro interessante, ricco di sfide, competitivo, allo stesso tempo profondamente diverso eppure così simile alla carriera militare.
La scrittura è diventata in questi anni una splendida compagna, un modo nel quale veicolare le esperienze, i sogni, le ambizioni, le paure della vita. E’ uno strumento portentoso, e la realizzazione di progetti complessi come la stesura di un romanzo costituisce il perfetto connubio tra razionalità e componente emotiva di un autore: servono entrambi per riuscire a superare la sfida ed arrivare a mettere il punto sulla pagina finale del manoscritto.

2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare con Mondadori?

L’avvicinamento a Mondadori è stato di una semplicità disarmante; dopo aver completato e revisionato il mio romanzo, Agente Sacrificabile – allora aveva un altro titolo – , ne ho stampata una copia, salvato su un CD l’intero manoscritto ed ho inserito il tutto in una busta da lettere, insieme al mio curriculum. Infine ho preso l’indirizzo su Internet ed ho inviato il pacchetto tramite posta.
Finito.
Poi si è trattato solo di attendere.
E’ passato circa un anno, l’invio è del Dicembre 2009, il primo contatto con Mondadori è avvenuto a Novembre 2010; il giorno in cui ho ricevuto la telefonata di colei che poi sarebbe diventata la mia editor, Federica Manzon, ho vissuto uno momento indimenticabile.
Nelle settimane successive ho avuto la conferma che anche una casa editrice grande come Mondadori passa in rassegna ogni manoscritto ricevuto; una gran parte non viene presa in considerazione, ma accade ogni tanto che il prodotto sia di buona qualità e quindi decidano di pubblicarlo.
Tutto questo l’ho trovato confortante.

3) Secondo te qual è l’impatto a livello promozionale che ha il tuo blog, dove tratti i temi dei tuoi libri ma scrivi anche articoli di attualità, politica etc.?

Non sono in grado di quantificarlo, non saprei dare cifre in termini di vendita; certamente tutto ciò che concorre alla visibilità dell’autore aiuta, anche indirettamente, alla promozione del romanzo. Il blog è senza dubbio uno di questi strumenti, forse tra i più efficaci, per vari motivi.
Innanzitutto permette ai potenziali lettori di avvicinarsi maggiormente all’autore, conoscerlo, condividere, o meno, i suoi pensieri, le sue opinioni.
Inoltre, conferisce all’autore la possibilità di esporre la propria cifra stilistica su temi anche diversi da quelli trattati nel romanzo: saper scrivere bene un articolo sul blog possiede la forza di dimostrare, per deduzione, che anche il romanzo è stato scritto in maniera altrettanto gradevole.
Infine il blog consente una visibilità sulla rete, intercettando quei settori di utenti che per il proprio stile di vita, convinzioni, o altro, non sono raggiungibili tramite i canali di informazione più tradizionali.

4) Secondo te il fatto che ti hanno definito il “Tom Clancy italiano” influisce – ed eventualmente come – sulla vendita dei tuoi libri?

La definizione mi fa sorridere, Tom Clancy è un totem della narrativa mondiale, con una capacità espressiva ed un successo editoriale stupefacente. Può piacere o meno, come tutto nella vita, d’altra parte, ma non c’è dubbio che i suoi romanzi appartengano ormai alla storia della narrativa contemporanea.
La definizione è opera di Fausto Biloslavo, corrispondente di guerra per Il Giornale, che in un articolo di qualche mese fa ha fatto una delle più belle recensioni di Agente Sacrificabile. E’ stato un onore, anche perché uscire sulla stampa nazionale con un simile articolo non capita tutti i giorni.
Ed è indubbio che quell’articolo abbia raggiunto un elevato numero di persone, qualcuna forse è rimasta incuriosita, e magari ha deciso di leggere il romanzo.
Il problema di un esordiente è sempre e comunque riuscire a raggiungere il maggior numero di lettori, che, per definizione, non hanno mai sentito parlare dell’autore. Si tratta di presentarsi con un prodotto e farsi accordare il beneficio che sia qualitativamente elevato e di interesse; se l’opera è effettivamente ottima, a quel punto è possibile che si inneschi il passaparola tra i lettori. Ma affinché ciò avvenga, come in una reazione a catena, è necessario che PRIMA venga raggiunta una massa critica di lettori. Per fare ciò occorre rendersi visibili, ed ogni mezzo, inserito all’interno di una precisa strategia di marketing, facilita questo obiettivo primario. E’ importante, però, che alla base il prodotto offerto sia qualitativamente eccelso; per questo motivo sostengo che il segreto per un buon successo sia una feroce autocritica sul proprio prodotto.
Poi viene la promozione.
E infine il passaparola.
In questo preciso ordine.

5) Senza crearti problemi col tuo boss ;-)) puoi dirci che tipo di supporto a livello promozionale ti sta dando Mondadori?

Mondadori è un punto di forza, è innegabile. Il suo sostegno nell’attività promozionale ha pochi eguali, soprattutto se si considera la capacità di riservare spazi all’interno dei principali contenitori della carta stampata e delle trasmissioni radio e televisive.
Da quando è uscito il romanzo, a Maggio 2011, ho avuto l’opportunità di andare in onda su molte stazioni radio, nazionali e locali, essere recensito nei principali programmi televisivi dedicati alle novità in libreria, senza dimenticare le presentazioni in alcuni luoghi tra i più prestigiosi in Italia: per citarne solo due, la libreria Feltrinelli di Piazza della Repubblica a Roma e il Mondadori Multicenter in Piazza del Duomo a Milano.

6) Robert Baer tratta gli stessi temi dei tuoi libri… che cosa ne pensi delle sua attività di conferenziere come tecnica promozionale libraria?

Occorre distinguere la presentazione di un libro e la partecipazione come conferenziere a determinati dibattiti.
Nel primo caso l’evento è dedicato esplicitamente al romanzo e si porta dietro un problema sostanziale, non sempre facile da risolvere: riuscire a far intervenire un pubblico vasto. Spesso si tratta della parte che richiede il maggior dispendio di energia, anche perché la casa editrice non può fare molto in aiuto dell’autore, al di là di pubblicizzare l’evento sui canali di informazione. E’ però importante, non c’è nulla di più deprimente che presentare un libro di fronte ad un pubblico di tre persone. Una volta che si è riusciti a far intervenire un adeguato numero di partecipanti, il resto è puro divertimento, d’altronde si parla del proprio romanzo.
Nel secondo caso, invece, la partecipazione di pubblico non è un problema di cui l’autore debba preoccuparsi; è fondamentale, invece, riuscire ad essere accattivanti al punto da suscitare la curiosità del pubblico: si innesca, in questo modo, il meccanismo di trasposizione dell’interesse dal conferenziere ai suoi romanzi. In altre parole, è indispensabile saper parlare bene in pubblico.
Alla fine di Novembre 2011 sono stato chiamato come conferenziere e moderatore per le due giornate del Congresso Internazionale sul Terrorismo, tenutosi a Salerno; ho parlato per due giorni di fronte a quasi duemila persone, una vetrina incredibile. Non si parlava di Agente Sacrificabile, ma la settimana successiva ho constatato un picco nei contatti del mio blog, su Facebook, su Twitter, tutti derivanti dalla mia partecipazione al congresso.
In definitiva, il ruolo di conferenziere ha la sua utilità come tecnica, indiretta, di promozione dei libri, purché si riesca a farlo in maniera brillante. Robert Baer ci riesce sicuramente.

7) Prima della pubblicazione su cartaceo, tramite internet alcuni autori stanno distribuendo gratuitamente la propria opera in formato digitale: reputi che ciò possa favorire o inficiare le vendite reali del libro, ovvero quelle posteriori alla pubblicazione cartacea?

Non è facile rispondere, ma posso dirti come la penso.
In prima battuta direi di no, la distribuzione gratuita in formato digitale inficia la vendita successiva in cartaceo. Tuttavia potrebbe essere una strategia di marketing formidabile, sebbene sull’orizzonte lungo.
Mi spiego meglio.
Prima ho detto che il problema principale di un esordiente è riuscire a farsi conoscere, detto in altri termini, far capire ai potenziali lettori che in libreria esiste un romanzo che potrebbe interessarli. Non si tratta di convincerli a comprare l’opera, il problema è ancora più a monte, devono prima sapere che l’opera esiste.
Per facilitare il compito, un autore potrebbe percorrere questa strada: scrive un romanzo, qualitativamente eccellente, meritevole di essere pubblicato con una casa editrice prestigiosa, e lo immette sul mercato gratis.
Per sempre.
Poiché l’opera è eccellente, ed è fruibile da tutti a costo zero, si diffonde in maniera virale, raggiungendo un elevato numero di potenziali lettori che altrimenti non ne sarebbero mai venuti a conoscenza.
Due anni dopo, lo stesso autore esce con un secondo romanzo, di qualità altrettanto elevata, ma questa volta lo pubblica in maniera tradizionale tramite una casa editrice. Ricordando la prima opera, una gran parte dei lettori correranno in libreria a comprare il secondo romanzo.
E’ una strategia vincente, il problema vero è l’investimento, in termini di fatica, che l’autore deve fare: in altre parole, deve lavorare gratis sulla prima opera, confidando di ottenere i ritorni con il secondo. Ma è un rischio che potrebbe decidere di percorrere.

8) Quali sono i consigli che daresti a uno scrittore che vuol promuovere autonomamente la propria opera?

L’autopromozione non è facile, soprattutto perché l’accesso ad alcuni canali a diffusione nazionale sono generalmente preclusi. Ammettendo quindi di doversi muovere su percorsi differenti, mi concentrerei su tre aspetti.
Il primo, la presenza su Internet, con la gestione costante e sempre di qualità di un blog, l’apertura ai principali Social Network, l’accortezza di interagire con chiunque decida di mettersi in contatto con l’autore.
Il secondo, l’organizzazione di eventi per la promozione del libro, concentrandoli laddove è più facile coinvolgere il pubblico; quindi provincia e piccoli paesi, è molto più facile far intervenire cento persone in un paesino di diecimila abitanti piuttosto che in una città enorme come Roma o Milano.
Il terzo, la partecipazione a concorsi letterari, soprattutto per la possibilità di conoscere giornalisti e figure inserite nel mondo dell’informazione, che altrimenti rimarrebbero troppo distanti ed irraggiungibili.
Come ultimo consiglio, ma questo è valido solo se si ha la possibilità di investire una certa cifra, mi sentirei di consigliare i canali pubblicitari, affidandosi però in questo caso ad un esperto del settore, per evitare di disperdere lo sforzo economico.

9) In accordo con la tua casa editrice, fino a quando intendi promuovere “Agente Sacrificabile” ? Esiste una punto di fine oppure si promuove fino a quando ci sono ancora vendite accettabili?

Non abbiamo deciso una data in particolare, la promozione si muove su tempi che sono spesso indipendenti rispetto all’andamento delle vendite. Indubbiamente i primi mesi sono i più intensi, nel mio caso fino a tutto Novembre. Da quel momento sono gradualmente scemati, sebbene non si siano conclusi: ho in programma una presentazione per i primi di Marzo, collegato con il Premio Biblioteche di Roma, di cui sono finalista come miglior opera prima.

10) Che cosa ne pensi della continua crescita del mercato degli ebook?

E’ un segnale del mondo che evolve, anche se non in maniera così rapida come previsto. E’ probabile che questo derivi dalla situazione contingente in Italia, dove si vende e si legge molto poco e la stessa migrazione verso settori tecnologicamente innovativi incontra una resistenza culturale al cambiamento molto forte.
Ad ogni modo, gli ebook cresceranno, con grande beneficio per gli autori, le case editrici e quindi, come risultato finale, per i lettori stessi. Sono convinto che quanto più i mercati sono dinamici, concorrenziali, tanto più ne benefici l’utente finale.
Spero inoltre che la crescita degli ebook non porti ad una sostituzione del cartaceo, quanto piuttosto una integrazione degli stessi, trascinando sul mercato nuovi lettori.

11) Ora che sei uno scrittore famoso, hai mai pensato di autopubblicarti ad esempio con Amazon?

Diciamo che è un pensiero affascinante, anche se, visto il mio legame con Mondadori, non ne sento l’esigenza impellente. Il pericolo dell’auto-pubblicazione è connesso con la qualità immessa sul mercato, per il semplice fatto che il filtro delle case editrici garantisce, anche se non sempre, la pubblicazione di opere di un certo livello.
Con l’auto-pubblicazione questo filtro qualitativo verrebbe a mancare, in maniera abbastanza analoga a quanto avviene con le case editrici a pagamento.

12) Quanto conta la promozione per il successo di un libro?

E’ fondamentale, e lo dimostra il fatto che anche grandi autori, già affermati nel panorama narrativo italiano, si impegnano in questo ambito.
Per gli esordienti, poi, la promozione è decisiva, soprattutto se realizzata seguendo un piano di marketing studiato e ben impostato.

13) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?

Sto concludendo il mio secondo romanzo, una storia complessa ed avvincente che affonda le sue fondamenta in uno dei misteri italiani, ma non solo, più affascinanti, e le cui conseguenze sono presenti ancora oggi. Non svelerò altro, dico solo che il risultato di questo lavoro saprà catturare il lettore in una tenaglia fino all’ultima pagina.
E al contempo sto immaginando qualche altra tecnica promozionale, ma questo non è il mio campo, molto di quanto conosco, in fondo, lo devo ai blogger come te.

copertina-agente-sacrificabile

(home photo by Obskurantist on Flickr)

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