Ho cercato con questa intervista di fare un passo avanti.
Ho sempre intervistato finora autori che hanno raggiunto il successo, oltre che grazie all’interesse suscitato dai loro testi anche alla capacità e determinazione che hanno avuto nel promuovere autonomamente le proprie opere. Perché sono convinto sono quelle sono le informazioni che tu cerchi di carpire leggendo ScrittoreVincente. Vuoi capire infatti come hanno fatto loro a promuovere così efficacemente i propri libri, anche se hanno pubblicato con piccole case editrici, che distribuiscono a singhiozzo, che in gran parte fanno finta, e solo finta, di promuovere i loro autori. Fiction promozionale.
Alcuni lettori di ScrittoreVincente, mi hanno scritto chiedendomi per quale motivo non intervisto gli scrittori che vendono più di tutti. Ti confesso che oltre ad avere grosse difficoltà ad intervistare Saviano, Faletti, Volo, Camilleri e soci, sono convinto che per te non sarà tanto utile per aumentare le vendite del tuo libro sapere che ad esempio Volo, che magari scrive romanzi leggibili e intelligentemente demoscopici, pubblica con una casa editrice dominante e conduce una trasmissione radiofonica seguita da milioni di persone. Tu non puoi fare questo tipo di marketing.
Però è chiaro che anche questi giganti dell’editoria da qualche parte sono partiti. Ho letto che Saviano prima di pubblicare col suo caro amico Berlusconi, aveva pubblicato un libro vendendo più di 4000 copie. Questo successo iniziale gli ha permesso così di stipulare un contratto editoriale stampato ad Arcore ;-)
Vedendo allora che ScrittoreVincente sta salendo sempre più di livello, ho pensato qualche settimana fa, che potrei arrivare a fare interviste ai big dell’editoria italiana.
Ho contattato quindi Alessio Puleo. Non è famoso quanto Volo, ma se fai una ricerca su Google vedrai che il suo romanzo “La mamma dei carabinieri” è realmente un caso editoriale che rende Alessio uno degli autori italiani emergenti più importanti. Visita il suo sito che è veramente ben fatto. Inoltre nota le recensioni sulla sua pagina di IBS, sono ad oggi 79 mentre “Io Uccido” di Faletti ne ha 117. Ciò significa che Puleo è un autore che online è molto presente e che gli acquisti del suo libro avvengono in maniera importante sui book-shop del web.
Ho quindi contattato Alessio inviandogli semplicemente una email con la proposta della mia intervista e con in allegato il mio ebook “109 Segreti per Promuovere alla Grande il Tuo Libro”. Senza rivolgermi ad agenti e/o case editrici, nel giro di qualche giorno Alessio mi ha risposto inviandomi l’intervista e la sua recensione al mio ebook. E di questa disponibilità di interesse e di tempo, non posso far altro che ringraziarlo di cuore e fargli un enorme in bocca al lupo per i suoi progetti editoriali sempre più in crescita.
In ogni caso, tornando al tema a noi tanto caro, dall’intervista di Alessio emerge che lui è riuscito ad arrivare a Longanesi grazie alla promozione intensa che ha portato avanti da solo in terra sicula…
p.s.: le domande non sono le solite 13, ma 14: non ho resistito di farne una in più, la 14 proprio ;-)
L’INTERVISTA
1 – Alessio: spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita.
Alessio Puleo è un semplice ragazzo nato e cresciuto in un paesino della provincia di Palermo, con un sogno nel cassetto: recitare in teatro. Per tale motivo, per anni mi sono dedicato al teatro fondando un associazione con altri ragazzi, che condividono con me la passione per la recitazione. Inoltre ho preso parte a diversi spettacoli teatrali, in qualità di attore professionista. Con il tempo e grazie alle occasioni che via via il destino riservava per me, ho cominciato a mostrare interesse per la scrittura, soprattutto cinematografica, così ho cercato di alimentare questo interesse arrivando al punto in cui mi trovo oggi. Sostanzialmente sono un ragazzo che non ha paura di mettersi in gioco, non certo perché sopravvaluto le mie qualità, ma semplicemente perché penso che nella vita, nulla ti viene regalato e se desideri veramente qualcosa devi metterci tutto te stesso.
2 – Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare con una casa editrice importante come Longanesi?
In realtà, non avrei mai pensato che il mio libro potesse arrivare a certi livelli. Quando decisi di pubblicare “la mamma dei carabinieri”, il mio unico interesse era quello di far conoscere a tutti quella meravigliosa storia, denunciando una realtà che sembra distante anni luce, ma che in realtà è successa solo pochi decenni fa. Così, decisi di abbandonare l’idea delle grandi editorie… visto i tempi d’attesa interminabili (dai 6 ai 8 mesi), e decisi di rivolgermi direttamente ad una piccola casa editrice, la “Navarra Editore”. Questi, colpiti forse dalla mia determinazione a voler pubblicizzare quanto più possibile il mio “futuro” libro, decisero di credere in me. A libro pubblicato, ho potuto dar via così, all’attività di promozione, impegnandomi al massimo e ottenendo in brevissimo tempo un grande successo regionale siciliano… per via del fatto che il libro si trovava solo nella mia regione.
Ero molto contento del punto in cui ero arrivato, ma quotidianamente ricevevo decine di richieste del mio libro da tutta Italia, che a causa della limitata distribuzione non riuscivo a soddisfare. A questo punto decisi di proporlo alla Longanesi. Qui non posso dire con certezza cosa sia successo all’interno della casa editrice, ma posso dire che a distanza di una decina di giorni avevo già una proposta di contratto sulla scrivania del mio ufficio.
3 – Quanto è stato importante secondo te avere la prefazione scritta da una testimonial come Rita Borsellino, sorella del famoso giudice ucciso dalla mafia?
Non saprei rispondere con certezza a questa domanda. Per quanto mi riguarda, la mia prima pubblicazione era uscita senza alcuna prefazione, data dal fatto che mi interessava solo vedere il mio libro pubblicato al più presto. Visto poi l’interesse del pubblico e le copie in poco tempo terminare, approfittai della seconda ristampa per aggiungere quindi la prefazione di una persona veramente molto speciale e significativa… per me, e per la storia narrata all’interno del libro.
4 – Quali sono le attività promozionali iniziali che hai svolto prima di pubblicare con Longanesi, cioè quando il tuo libro era solo distribuito in Sicilia?
Beh, le piccole case editrici, in genere non hanno un forte “ufficio stampa” che riesce a seguire bene i propri autori e quindi, cosciente di ciò, ho iniziato a muovermi sin da subito da solo.
A questo punto decisi di non partire con le grosse testate nazionali in quanto sapevo che ciò non sarebbe servito a nulla per via del fatto che fuori dalla Sicilia non avrebbero mai trovato il mio libro nelle librerie. Così pensai di non sprecare quella opportunità che avrei potuto utilizzare in futuro, se e quando, avrei potuto godere di una buona distribuzione nazionale.
Inizialmente ho quindi cercato di attirare stampa e tv regionali, contattando personalmente uno per uno, tutte le testate della mia regione: per quanto piccole, sono un importante via di accesso per tutto il resto. Sono subito stati scritti tantissimi articoli su di me e sul libro, e sono stato invitato in tantissimi programmi televisivi regionali. Nel frattempo, speravo che ciò avrebbe portato a un accordo tra il mio editore e un grosso distributore nazionale: accordo che purtroppo non si è mai raggiunto.
Terminate poi le risorse di cui disponevo in quel periodo, non desideravo che il mio libro cadesse nel dimenticatoio, così decisi di giocarmi le carte alte, contattando stampa e tv nazionali. Sapevo che avrei rischiato di bruciare la cosa, ma ciò serviva per mantenere in vita il mio progetto. Subito sono stato ospitato nei più importanti programmi televisivi del palinsesto nazionale Rai e Mediaset( “Cominciamo Bene” Rai Tre, “Uno Mattina” Rai Uno, “Ricomincio da qui” Rai Due, “Sabato e Domenica” Rai Uno, “Piazza Grande” Rai Uno, “TG5” Canale5, “Minima Culturalia” Rainews24, “TGnews24” Rainews24, “L’uomo della notte” RadioUno, etc… -. Testate giornalistiche come “Gente”, “Famiglia Cristiana”, “Vivo” e tantissime altre, mi hanno dedicato intere pagine.
Purtroppo il libro continuava a restare solo in Sicilia, ma all’interno della casa editrice, le richieste arrivavano da tutta Italia e anche dall’estero. E’ stata per me una grande soddisfazione: adesso ero pronto per propormi ad un importante gruppo editoriale, come il gruppo Mauri Spagnol!
5 – Associare un racconto a eventi mediatici molto seguiti (come ad esempio scrivere sulla mafia) quanto secondo te può positivamente influire sul successo di un libro?
Molto. Il successo di un libro, dipende soprattutto dal contenuto. Se si parla dunque di eventi mediatici di estremo interesse è normale suscitare l’attenzione dei lettori e media, unici responsabili nel decretare un successo o un flop.
6 – Ritieni che avresti avuto la possibilità di pubblicare con un casa editrice importante e il successo di vendite che hai ricevuto senza aver prima promosso il tuo libro con le azioni che hai descritto poc’anzi?
Assolutamente no! Sono del parere che nulla ti viene regalato. Io ho dovuto darmi molto da fare in questo senso e del resto è risaputo che le più grandi case editrici oltre all’opera analizzano anche l’autore, verificando quanto questi è disposto a dare o fare per promuovere il proprio lavoro.
7 – Prima della pubblicazione su cartaceo, tramite internet alcuni autori stanno distribuendo gratuitamente la propria opera in formato digitale: reputi che ciò possa favorire o inficiare le vendite reali del libro, ovvero quelle posteriori alla pubblicazione cartacea?
Penso che sia vantaggioso solo se fatto bene. Cioè penso che pubblicare l’intero libro sia una forma di suicidio letterale. Nessuno compra un libro già letto. Invece pubblicare gratuitamente solo i primi capitoli, lo trovo geniale. In questo modo coinvolgi il lettore attirandolo a leggere il tuo libro perché tanto non gli costa nulla, ma lo lasci con l’amaro in bocca perché non scoprirà mai come prosegue se prima non lo compra.
8 – Quali sono i consigli che daresti a uno scrittore che vuol promuovere autonomamente la propria opera?
Pur non considerandomi un grande esperto sul tema, i consigli che generalmente mi chiedono hanno tutti un’unica risposta: i libri non hanno le gambe; possono solo camminare facendo affidamento sulle gambe dell’autore. Pertanto, consiglio di mettersi subito al lavoro, contattando redazioni giornalistiche, radiofoniche e televisive, e mettendole al corrente dell’esistenza del proprio libro. E’ ovvio che per fare ciò, bisogna sacrificare un po’ di copie e se la vostra casa editrice in questo non potrà appoggiarvi, allora è comunque una spesa da tenere in conto.
Se il tema narrato nel libro non è di “interesse nazionale” non si deve per forza far pressione sulle reti nazionali. Si cerca di puntare su quelle regionali. Così facendo, ci vorrà più tempo per farlo conoscere a livello nazionale, ma si otterranno comunque dei buoni risultati. Anche in questo caso però, bisogna tener conto di altre spese: le tv regionali o provinciali, in genere non hanno le possibilità economiche per coprire eventuali spese di viaggio degli autori.
Credo quindi che per chi voglia promuovere il libro autonamamente sia importante essere disposti a sacrificare un buon budget e non preoccuparsi di farsi avanti nelle varie occasioni.
9 – Secondo te, quanto conta la cura dell’immagine dello scrittore e/o la creazione di un ‘personaggio scrittore’ per la riuscita della campagna promozionale del proprio libro?
Sicuramente l’immagine conta tanto. Spesso ci si ritrova davanti a situazioni in cui un libro vende più per il nome dell’autore che per la trama; tuttavia non bisogna dimenticare che ci sono molti artisti poco conosciuti che meritano di essere letti più di quelli che in qualche modo hanno fatto strada negli anni.
10 – Dopo la bellissima esperienza del tuo primo romanzo, nel caso dovessi pubblicare un nuovo libro, le attività promozionali che hai già affrontato ti darebbero maggiore sicurezza per l’ottenimento del successo anche del nuovo libro?
Si, certamente, avendo già fatto l’esperienza procederei a passo più sicuro nelle mie scelte.
11 – Il tuo libro sta per diventare un film, quanto conta secondo te il ruolo del booktrailer per la promozione di un libro?
Credo tantissimo. Penso che dare la possibilità di tradurre la trama del libro in immagini e suoni possa aumentare senza dubbio il numero di potenziali lettori, considerando che la società di oggi predilige il canale cinematografico a quello della scrittura.
12 – Nel mio sito, asserisco che uno scrittore che tenta di affrontare il mercato editoriale attuale (composto da più libri che lettori!), per far emergere la propria opera, deve soddisfare una particolare equazione. L’equazione stabilisce che le stesse energie che sono impiegate per la scrittura dell’opera devono essere dedicate anche alla promozione della stessa, con la stessa cura del metodo sia per la scrittura che per la promozione.
Reputi che tale asserzione sia una esagerazione?
No, affatto. Sono pienamente d’accordo. Anzi probabilmente penso che gli sforzi sono maggiori dopo la stesura del romanzo, che prima.
13 – Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?
È prossimo alla pubblicazione, il mio nuovo romanzo dal titolo “Il mio cuore ti appartiene”. Trattando il delicato tema del trapianto di organi, spero possa attirare l’attenzione non soltanto dei media ma anche di tutti quegli enti e quelle associazioni, nate con lo scopo di promuovere la donazione degli organi. Scopo del mio libro è difatti, cercare di avvicinare quanta più gente possibile, “all’idea” del diventare donatori di organi.
14 -Domanda che non c’entra niente con la promozione ma che desidero farti: cosa rappresenta per te Saviano?
Uno scrittore di talento, la cui opera per ovvi motivi ha avuto un discreto successo.
Ciao Emanuele!
Senza ovviamente voler sminuire il resto del tuo articolo di questa settimana, vorrei concentrarmi soprattutto sull’importanza della vendita dei libri che avviene tramite i bookshop on line, a cui tu hai fatto riferimento.
Si tratta a mio avviso, sopratttutto per uno scrittore esordiente, di un’ottima possibilità per riuscire a vendere i propri libri, che “ieri” non esisteva e che invece “oggi” può contrastare, sebbene in parte, il problema della limitata distribuzione dei testi in libreria delle case editrici più piccole.
Davvero interessante leggere storie di successo come quella di Alessio. Ha ragione lui… i libri non hanno le gambe! e aggiungerei… nemmeno una bocca per parlare!
insomma siamo noi autori che dobbiamo portarli in giro e dargli voce. poi piano piano ci sarà qualcun altro che lo farà per noi… sarà il ristretto cerchio dei primi lettori, poi qualcun altro ancora, il secondo cerchio, e via così, come cerchi concentrici una pietra lanciata in uno stagno!
ciao
gianluca
Ciao, Emanuele!
Sono molto contento per Alessio: un ragazzo “semplice” che ha saputo credere nelle sue capacità dando tutto se stesso!
E’ un esempio incoraggiante e stimolante per tanti giovani che desiderano realizzare le loro passioni!!
Grazie per questa bella intervista e alla prossima!!!!!!!!!
Esatto Luca! E’ questa la grande possibilità che gli autori di oggi hanno rispetto al passato (internet); esiste poi la possibilità ulteriore che la promozione può garantire in assenza di distribuzione (book shop online). Tuttavia è sempre una minoranza chi acquista libri online, una minoranza che sta però inesorabilmente crescendo. Questo trend credo sia una grande fortuna per chi vuol autopromuoversi.
“I libri non hanno le gambe“, è vero, è una metafora bellissima che spiega seccamente e con forza – come solo le grandi metafore sanno fare – un concetto che a me non sono ancora bastati 36 post per rappresentarlo. Grazie Gianluca che riesci come sempre a cogliere i piccoli grandi dettagli delle tematiche su cui ci confrontiamo.
Hai ragione Ferdinando, la semplicità, e aggiungerei l’autenticità, sono le chiavi fondamentali per esprimere se stessi al meglio ;-)
Aspetto tuoi prossimi commenti!
A presto
Emanuele
E’ stato molto fortunato ma si è saputo anche gestire molto bene fin dall’inizio: è raro che un autore esordiente abbia tutta questa lucidità e organizzazione…complimenti!
Ciao Chiara, oramai mi sono confrontato con un centinaio di scrittori. Ho condiviso con loro le le azioni promozionali eseguite, i loro dubbi e successi. E’ chiaro che ci sono autori che riescono sin da subito a ingranare la giusta marcia a livello promozionale. Come hai notato tu con Puleo. Questi autori ho capito che hanno tutti questi aspetti in comune: credono fermamente nel loro libro e manifestano un atteggiamento mentale sempre positivo, creativo e volto all’azione, sempre. Inoltre sono persone capaci di correggersi strada facendo, commettendo tanti errori diversi ma una volta sola. Lo stesso errore non viene mai replicato. Studiano poi continuamente per migliorarsi, per conoscere nuove possibilità e attuarle. Misurano i loro risultati e, passo dopo passo, si propongono obiettivi sempre più ambiziosi.
Ringrazio Emanuele per le interviste sempre pertinenti e utili.
Ovviamente la lettura delle risposte di Alessio è stata ricca di spunti. All’autore va il mio personale in bocca al lupo e certamente terrò in considerazioni i consigli.
Concludo dicendo che avrei piacere che Alessio visionasse il mio booktrailer a questo link http://www.youtube.com/watch?v=c0BHTdT35LE&feature=related
Inoltre, vorrei approfittare della sua esperienza e chiedergli come trasformare un romanzo in spettacolo teatrale. Infatti, io coltivo un “sogno” per il mio “sogno amaranto” ed è quello di vederlo rappresentato un giorno su un palcoscenico. Se vuoi fornirmi una mail scrivendomi sul mio blog potremmo confrontarci via mail tra di noi per non tediare nessuno. Se invece l’argomento è di pubblico interesse, ben vengano le riflessioni in proposito.
Spero di non essere stata troppo sfrontata ma uno scrittore che nasce dal teatro come te è un’occasione imperdibile, perdonami! E grazie.
Grazie Cinzia, credo che Alessio a breve ti risponderà.
Trasformare un romanzo in uno spettacolo teatrale è proprio il tema di due articoli che pubblicherò nella seconda settimana di giugno su ScrittoreVincente.
Pubblicherò anche il video completo dello spettacolo teatrale che io stesso ho allestito basandomi sul mio romanzo e riempendo un teatro (ci saranno le prove visive ;-))
Usate quindi il mio Blog per scambiarvi le vostre opinioni in merito a tale argomento che sono felice di ospitare le vostre discussioni, tra l’altro completamente pertinenti al tema trattato nel Blog stesso.
a risentirci!
Emanuele
Carissima Cinzia….piacere di conoscerti. Voglio innanzitutto ringraziarti per la stima che hai nei miei confronti.
Ho appena visionato il tuo booktrailer: molto interessante! Riesce a catturare l’attenzione e invoglia a leggere il tuo romanzo.
Per quanto riguarda il mio consiglio sul come trasformare il tuo romanzo in spettacolo teatrale, posso solo dirti che tutto dipende dalla storia. Se vi sono molte location, allora la trasposizione teatrale diventerà molto più complessa e richiederà un gran lavoro. Se il romanzo non fa uso di molte location, allora la cosa diventerà molto più semplice: dovrai solo cercare di localizzare i punti cardine del romanzo e sviluppare la sceneggiatura facendola ruotare intorno ad essi. Ovviamente, dovrai eliminare tutte quelle scene superflue che servono ad allungare il romanzo(qualora ci fossero): quindi se sei molto affezionata al romanzo, la cosa si complicherà. Per eliminare le scene superflue, meglio farti consigliare da una persona fidata che non è molto affezionata al tuo testo.
Per qualsiasi altra domanda, non esitare a contattarmi.
Un caro saluto
Caro Alessio,
grazie di tutto ciò che mi consigli anche se ho preso coscienza di una difficoltà: sono molto affezionata al mio libro dunque sto meditando sulla decisione forse più saggia di trasformarlo in sceneggiatura chiedendo aiuto ad un’altra “penna”. Forse anche questo è rischioso perché non vorrei ritrovarmi con la mia storia completamente stravolta. Insomma, non è semplice. Secondo me ben si adegua ad una trasposizione teatrale perché non richiede scene particolari e diversificate (come tu suggerivi nella tua risposta). E se lo facessi leggere così com’è ad un regista teatrale? Ti sembra troppo avventata come scelta?
Beh…tieni conto che i tempi di uno spettacolo teatrale( o anche di un film) non superano i 90 minuti, quindi verrà sicuramente sintetizzato. Però se mi dici che non richiede scene particolari e diversificate, ci sono buone possibilità che il prodotto finale resti fedele al tuo lavoro letterario.
Non è un testo lunghissimo, penso che chiederò l’opinione di qualcuno nel campo. Vedremo!
Emanuele ti ringrazio per le testimonianze che porti e per gli autori che ci consenti di conoscere attraverso le interviste.Complimenti sinceri ad Alessio, che credendo in se stesso, è riuscito ad ottenere ottimi risultati.
Grazie a te Michela, un’autrice così importante e seguita che presta sempre attenzione a tutti i miei articoli.
Complimenti per il fresco articolo su RaiNews24!
http://poesia.blog.rainews24.it/2011/05/23/opere-inedite-michela-zanarella/
Grazie di cuore Michela. Un caro abbraccio. Alessio