Ho già intervistato sul mio sito il poeta Federico Li Calzi che sta riscuotendo successo a livello nazionale, e ora tocca però a una donna, poetessa di straordinaria sensibilità e dalle recensioni di altissimo livello.
Michela Zanarella, autrice del suo ultimo libro “Meditazioni al femminile” di cui sotto riporto l’audio che puoi ascoltare tratto da una lettura fatta da Maurizio Costanzo di una sua poesia.
Mi sono permesso nel titolo di accostare Michela Zanarella alla grande Alda Merini, perché credo molto al lavoro di Michela, alle critiche entusiaste che riceve, alla sua enorme passione e alla sua volontà di perseguire un progetto a lungo termine in cui sta cercando di far convergere la poesia anche con i moderni strumenti di comunicazione come Facebook e il blog.
Infatti anche in questo post ho voluto descrivere come pure per la poesia, solitamente scritta da autori la cui esposizione mediatica e quindi la pubblicità che serve per vendere i loro testi non sono così idonee al loro modo di essere artisti, necessita di promozione e anche i poeti possono farla in modo efficace seguendo i giusti consigli.
L’INTERVISTA
1) Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita.
Ognuno di noi ha una strada prestabilita fin dalla nascita, sia per influssi ambientali, che per vocazione familiare. Mi sono resa conto solo dopo un drammatico incidente che la mia vita avrebbe avuto senso, solo se avessi seguito ciò che in un lampo appresi dopo quell’incidente stradale. Una mattina d’inverno, mentre andavo in bicicletta a lavoro, fui sbalzata in aria dal passaggio di un’automobile e mi ritrovai ferita e priva di conoscenza all’ospedale. Solo dopo una lunga riabilitazione, ho recuperato l’uso degli arti e mi sono avvicinata alla poesia.
Le scuole che erano servite alla formazione di base non contemplavano la poesia, che ora è per me un’ esigenza dell’ anima. Quella forza misteriosa che mi trascina e mi porta a scrivere in versi è essenziale nella mia quotidianità, la poesia per me è vita. Ho pubblicato cinque libri di poesia, “Credo” ed. MeEdusa nel 2006, “Risvegli” ed. Nuovi Poeti nel 2008, “Vita, Infinito, paradisi” ed. Stravagario nel 2009, “Sensualità – poesie d’amore d’amare” Sangel Edizioni nel 2011, “Meditazioni al femminile” Sangel Edizioni, nel 2012. Nel 2009 ho pubblicato anche una raccolta di racconti “Convivendo con le nuvole” ed. GDS.
2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?
Penso che la tua domanda sia riferita alla pubblicazione del mio ultimo libro “Meditazioni al femminile”. E’ avvenuto tutto con estrema naturalezza e semplicità. Avendo già diverse pubblicazioni alle spalle, mi sono rivolta a Sofia Riccaboni, responsabile della Sangel Edizioni, che ha da subito creduto nel progetto e mi ha sostenuto nella realizzazione dell’opera. La raccolta poetica contiene sessantasei liriche e vanta l’introduzione di Donatella Bisutti e la prefazione di Giuseppe Neri.
3) Hai esperienza di scrittura di un blog?
Si, nel 2007 iniziai a gestire un blog nella piattaforma Splinder, realtà che purtroppo ha chiuso qualche mese fa. Con Splinder ho intrapreso un percorso davvero intenso sia dal punto di vista umano, che dal punto di vista letterario. Molte delle amicizie virtuali si sono trasformate in contatti reali e duraturi nel tempo. Recentemente ho creato un nuovo blog con un dominio personale, www.michelazanarella.it, per ora è ancora in fase di modifiche e sviluppo, sto valutando bene come renderlo interessante e adeguato alla mia attività poetica. Considero il blog un luogo virtuale di confronto e condivisione necessario per la crescita non solo individuale. Interagire con gli altri arricchisce la propria personalità e consente di migliorare quei lati di noi che a volte da soli non riusciremo nemmeno a prendere in considerazione.
Ho avuto la fortuna di gestire diverse realtà letterarie, collaborando con siti dedicati non solo alla poesia. Tutto mi è servito per mettere alla prova le mie capacità e per imparare come muovermi nel grande mondo di internet. Ho ancora molto da apprendere, ogni piccolo passo è comunque un traguardo.
4) Stai pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre più importante per te oppure la scrittura sta solo occupando una parentesi temporanea della tua vita?
Vorrei che la scrittura diventasse il mio impegno primario. Al giorno d’oggi comunque la crisi che ci attanaglia, blocca le aspirazioni di scrittura, limita la creatività e le ambizioni personali.
Comunque qualsiasi lavoro andrò ad intraprendere avrà la scrittura come mio obiettivo essenziale.
5) Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Il solo fatto di promuovere un libro di poesia è un limite rispetto ad altri generi. Purtroppo parlare di poesia oggi è sempre più complesso, soprattutto quando si entra nell’ aspetto commerciale. Pochi sono gli editori ancora disposti a pubblicare poeti e in particolare gli esordienti. Le risposte più frequenti che si ricevono sono che la poesia non vende, non viene letta, interessa a pochi. Con grande sacrificio, cerco di vedere oltre e di continuare a portare avanti il mio impegno non solo nel promuovere la mia poesia, ma anche nell’ aiutare come meglio posso, chi come me ancora crede in questa forma di scrittura, che io considero altamente sensibile e benefica per l’anima e la mente.
6) Stai pensando in futuro di autopubblicarti sfruttando le nuove piattaforme per il self-publishing come ad es. Amazon?
Ammetto di averci pensato, anche se ancora tengo al fatto di avere un contratto con una casa editrice. Con un editore alle spalle mi sento più protetta, ma non escludo in futuro di autopubblicarmi, perché non provarci? In fondo la poesia è anche sperimentazione, è aprirsi alle molteplici realtà.
7) Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
La promozione è fondamentale. Un libro è come un figlio, va cresciuto, nutrito, coccolato.
Considero la promozione un passaggio indispensabile per rendere maturo il frutto della mia creatività letteraria. Per promuoversi bene, bisogna dedicare almeno un pò di tempo ogni giorno alla propria opera. Pubblicizzare il libro tramite i social network, facebook, twitter, linkedin, penso sia utile per raggiungere una buona visibilità e anche per vendere qualche copia in più.
8) Qual è il tuo giudizio su BESTSELLER COURSE?
Besteseller Course è un efficace corso di autopromozione editoriale. Considero il lavoro di Emanuele Properzi molto valido ed utile per ogni tipo di scrittore, indipendentemente dal genere letterario a cui appartiene. Molti autori hanno raggiunto il successo seguendo i consigli di questo corso multimediale. Per quanto mi riguarda posso dire che i nove moduli testo audio e video, mi stanno aiutando a comprendere meglio le tecniche promozionali offline e online, sto apprendendo i trucchi e le strategie per pubblicizzare in modo attento e mirato i miei libri. Ho imparato a seguire con costanza i suggerimenti di Emanuele, che si espone sempre con semplicità e chiarezza. Bestseller Course è alla portata di chiunque, sia per chi è già addentrato nel mondo del marketing editoriale, sia per chi non ha alcuna conoscenza del settore.
E’ fondamentale comunque, come ripeto sempre, credere nel valore della propria scrittura, altrimenti tutti gli insegnamenti del corso diventano vani. Plaudo alla professionalità e alla profonda umanità di Emanuele Properzi, che è riuscito a mettere a disposizione degli autori uno strumento di grande qualità.
9) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?
Per il futuro ho molti progetti che spero di portare a termine, in primis la pubblicazione di un romanzo, di cui non anticipo i contenuti per lasciare un pizzico di curiosità in chi mi segue. Oltre al romanzo non escludo la realizzazione di altre raccolte poetiche. Non mancheranno gli eventi legati al mondo della letteratura, per l’estate è previsto uno spettacolo teatrale scritto da me e interpretato da bravissimi attori di fama nazionale. Per ora continuerò a seguire Bestseller Course e nel caso dovessi scoprire una nuova tecnica promozionale gli amici di Scrittore Vincente saranno i primi ad essere informati!
INSERISCI UN TUO COMMENTO QUA SOTTO, CON UNA TUA CONSIDERAZIONE E/O UNA TUA DOMANDA A ME O A MICHELA, CHE RICEVERAI PRONTA RISPOSTA.
Una cosa che noto sempre in chi scrive poesia è la parola in meno piuttosto che in più, un’ombra di riflessione interiore anche su argomenti prosaici, la consapevolezza di vivere ai margini senza adontarsene né gloriarsene, la semplicità nel parlare di sé, la frequentazione serena di un’arte davvero povera, uno sguardo lontano eppure quotidiano… non ci ho trovato grandi inidicazioni sul marketing, ma ogni cosa che Michela ha detto mette ottimismo, invito a dare fiducia a se stessi e alla propria scrittura. Avrei solo evitato nel titolo il paragone con Alda Merini, questo sì suona un po’ “marketing facile”… se posso permettermi, Maestro… :-))
Ti ringrazio Luciano per le parole che hai espresso, hai detto bene non ho dato grandi indicazioni sul marketing, ma spero di aver dimostrato che per iniziare un percorso positivo e fiducioso nella scrittura bisogna credere prima di tutto in se stessi. Non pretendo certo di essere accostata ad Alda Merini, una Signora della Poesia, siamo due personalità completamente diverse, certo è che amo il suo poetare ed il suo essere donna nell’universo delle parole.
grazie Luciano! ok l’aldamerinata markettara, ma vedrai che questa ragazza ne farà di strada, ne farà, ne farà sul serio….:-)
Complimenti, Emanuele, un’intervista interessante e molto professionale, rivolta a una Autrice di spessore come Michela Zanarella – una mia carissima Amica, che non smetterò mai di incoraggiare: merita il successo che sta avendo, in lei la poesia rinasce, e rappresenta, a mio parere, una “bandiera” per chi si dedica alla Poesia, specie in tempi difficili come questi.
Grazie Marco, condivido a pieno il tuo messaggio di rappresentazione della poesia come nobile strumento di cultura per combattere le negatività dilaganti del nostro tempo. Spero di rivederti presto sul mio blog.
“…essere donna nell’universo delle parole…”
GRAZIE Michela
Gli amici dovrebbero provvedere alla diffusione del libro, ma credo che pecchino d’invidia . Non sanno che ai giorni d’oggi essere scrittori si ci rimette. La bellezza di essere poeta e la soddisfazione di poter vedere in libreria un tuo libro o un libro di un amico rende orgogliosi. Io che ci conto anche le corna ho doppia soddisfazione nel sapere che rimarranno nel tempo. Vi raccomando non vi scoraggiate a produrre.
Grazie Giuseppe per l’ottimo messaggio motivazionale dedicata a coloro che, come me e te credo, amano scrivere.
forse la poesia è l’ultima frontiera della parola, il gradino più alto prima del Silenzio che parla al Cuore.
O forse è proprio quello stesso Silenzio che magicamente si veste di suoni.
Forse sta tornando, forse è una cosa che può aiutarci. Perché sento davvero tanta stanchezza verso la parola e i contenuti, di qualsiasi tipo, anche i migliori. C’è saturazione, stanchezza, quasi intolleranza per le informazioni, per i messaggi, per tutto questo sovraccarico di parole…
Sta per nascere un nuovo poeta?
Comunque Walter anche io io come te provo una nausea forte per tutta questa informazione scritta che ci bombarda in ogni momento… bisognerebbe disintossicarsi, forse con la poesia come proponi, forse col silenzio, forse con la musica…
grazie per il tuo delizioso commento
È vero, per parafrasare Donatella Bisutti che ha curato la prefazione del tuo libro, “La poesia salva la vita”. Nel tuo caso è vero due volte. E solo chi prova questa esigenza di scrittura dal profondo può capire appieno il suo significato. Complimenti per la tua scrittura e i tuoi progetti. È vero, l’aria che si respira rende tutto più difficile. Ma la forza del poeta si vede proprio in questi momenti, io credo. Mi sono spesso domandata, e mi piacerebbe conoscere anche la tua opinione: per la poesia serve davvero un editore? O a maggior ragione si otterrebbero gli stessi risultati anche con l’autopubblicazione? La domanda ne sottende un’altra: quanta promozione, e quindi differenza, è realmente disposto a fare un editore per un libro di poesie?
sempre un onore, sempre un piacere. con gratitudine
Cinzia, ti ringrazio per le parole che hai espresso verso la mia scrittura, sai che la stima è reciproca. La poesia mi ha salvato la vita veramente, non sarei qui a raccontarlo ora, se quell’incidente fosse finito nel modo peggiore. Per rispondere alla tua domanda, per la poesia non è necessario un editore, io credo si possano ottenere buoni risultati anche con l’auto pubblicazione. Ilmiolibro.it funziona benissimo, ad esempio. Bisogna credere nella scrittura ed insistere, nonostante i momenti di sconforto. Gli editori che dicono di promuovere poesia in realtà non la promuovono, tutto l’impegno è per la maggiore dell’autore.
Mi fa piacere leggere la tua risposta perché è la stessa opinione che nel tempo mi sono fatta anch’io, almeno riguardo alla promozione. Per il resto, rimaniamo in contatto nei “soliti luoghi”…
La parola è una chiave, ma il silenzio è un grimaldello.
Gesualdo Bufalino
…e meno male.