Mi commuovo ogni volta che scopro come la scrittura può essere l’unica chiave che permette alle persone di condividere in maniera totalitaria i dolori, la felicità e le lezioni che la vita ci consegna.
Alessandro Mosconi mi ha rilasciato in questo articolo una delle interviste più complete ed efficaci che io abbia mai pubblicato su ScrittoreVincente (ad oggi ne ho pubblicate 33, ecco il link con tutte le interviste).
Alessandro Mosconi, autore di “Come aquiloni… o quasi” (leggi gli splendidi commenti sulla pagina di IBS!) ci svela la sua storia, come il suo libro è nato e come è riuscito a raggiungere tanti lettori.
La sua esperienza editoriale mi ricorda quella di Fabrizio Sparta la cui intervista ho pubblicato in due parti su ScrittoreVincente (ecco la prima parte ed ecco la seconda).
Alessandro Mosconi e Fabrizio Sparta, uomini straordinari che affrontano la vita mantenendo la famiglia come il valore che dà ogni colore al quadro che la vita stessa dipinge.
In BESTSELLER COURSE sostengo che il blog sia la nuova frontiera editoriale, intendendo come chi pubblica contenuti online può poi avere la possibilità di creare casi editoriali partendo proprio da questa prima forma di pubblicazione, ovvero da questa prima forma di promozione preventiva.
Alessandro ha seguito con successo questa stessa strada, perché prima ha pubblicato contenuti su forum per genitori, e poi ha trasformato questi contenuti in un libro ben venduto.
Ringrazio Alessandro per questa sua splendida intervista e non posso che lasciarvi alle sue parole.
L’intervista
1) Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita.
Mi chiamo Alessandro Mosconi, ho 53 anni, di professione geologo, sposato da 29 e con tre figli di 25,21 1 12 anni, due dei quali con diverse disabilità intellettive relazionali di origine genetica casuale (non ereditaria)
Amo molto la musica, la montagna, la letteratura… sia letta che… scritta! ;-). Con particolare riferimento a quest’ultima… sono convinto che leggere e scrivere siano un’attività praticamente “unica”, perché in fondo, come in tutte le forme d’arte i messaggi che un libro suscita sono un inestricabile intreccio tra ciò che chi ha scritto voleva raccontare nel momento in cui ha scritto… e ciò che queste cose suscitano in chi le legge, nel momento in cui legge. In altre parole… ogni libro ha una vita propria… anzi, innumerevoli vite, dinamicamente sempre uguali e al tempo stesso diverse a se stesse… una per ogni coppia autore-lettore.
Con questa coscienza forse, e grazie al desiderio di raccontare e raccontarmi che nasceva essenzialmente dall’esperienza totalizzante della paternità, ho deciso un giorno che forse valeva la pena di provare a mettere su carta e trasmettere ad altri ciò che la vita nel bene e nel male mi ha “raccontato” fino a qui.
2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?
Il mio libro, “Come aquiloni… o quasi”, edito da Tracce ed uscito a gennaio 2011, è stata la naturale “conclusione” di un percorso di condivisione di esperienze e sentimenti nato su internet, in un forum di genitori che vivevano esperienze simili alla mia. In esso infatti sono raccolti quasi 5 anni di scritti, tra l’ironico e il serio, tra la riflessione ed il faceto. Ad un certo punto mi sono reso conto che la mia “produzione” aveva raggiunto, oltre che una mole considerevole… anche una sua logicità e consequenzialità, una specie di “cammino” virtuale che chiedeva solo di essere compreso prima, ed organizzato poi in modo sistematico.
Una volta effettuata questa operazione, ho proposto il manoscritto ad una serie di editori. Tra i contratti che mi sono stati proposti, solo uno si discostava dai classici canoni dell’ EAP, con delle clausole molto vantaggiose sia per quanto riguardava le % riconosciute sui diritti d’autore, che soprattutto per la “libertà” che mi veniva lasciata di disporre della mia opera anche in forme diverse, non strettamente legate all’editore stesso. L’”urgenza” interiore che in qualche modo chiunque abbia scritto qualcosa conosce bene, ha fatto sì che non ci pensassi più di tanto ed accettassi l’offerta di Tracce senza attendere ulteriori possibili proposte. Indubbiamente un’ingenuità da “novellino” nel mondo editoriale, ma che comunque è una scelta che ancora oggi mi sembra sia stata giusta ed opportuna.
3) Come sei riuscito a vendere più di 1000 copie? Mi spieghi la strategia che hai adottato?
La strategia, se così si può in realtà definire la serie di iniziative intraprese a livello personale più “intuitivamente” e per approssimazioni successive che non seguendo precisi piani studiati a tavolino, è stata molto semplice. Promozione “anticipata” rispetto all’uscita del libro, attraverso strumenti tradizionali e con messaggi “mirati” ad ambienti potenzialmente interessati all’argomento e, ovviamente, ad amici e conoscenti. Costruzione di un sito internet dedicato, sul quale sono stati inizialmente riportati l’introduzione del volume, i brani contenuti all’inizio di ognuno dei 24 capitoli e un book-trailer video che lanciasse il messaggio principale contenuto nel libro, cercando di incuriosire il potenziale lettore. Una volta uscito il libro il sito si è mano a mano arricchito con un modulo di “prenotazione-acquisto”, e di link ai principali siti online in cui il volume poteva essere reperito, di una sezione di commenti dei lettori e così via…
Parallelamente ho proposto il libro personalmente ad alcune librerie della mia città (con alterna fortuna), e promosso l’opera attraverso alcune presentazioni, sempre molto “mirate” rispetto al target di riferimento che immaginavo più facilmente raggiungibile.In queste occasioni ho avuto sicuramente i maggiori riscontri di vendita; il contatto con i lettori potenziali è ancora a tutt’oggi a mio parere ineguagliabile, anche se ovviamente molto dispendioso in termini di energie. Ho poi parallelamente partecipato a diversi concorsi letterari per volumi editi, avendo la fortuna di ricevere diversi riconoscimenti, che sono andati naturalmente ad arricchire le pagine del sito web. Più tardi ho anche creato una pagina face book, facente capo al mio profilo personale, con lo scopo di far conoscere a più persone possibile l’esistenza del mio volume.
Qualche (limitata e molto artigianale) campagna di bulk-mailing ha poi completato l’opera. La prima tiratura del libro è andata esaurita dopo circa dieci mesi, e l’editore, dopo avermi versato i relativi diritti d’autore come da contratto (cosa non scontata… parlo per esperienza, avendo già collaborato alcuni anni fa alla pubblicazione di un volume con un editore apparentemente “serio”, che poi non versò nemmeno un euro di diritti all’associazione cui i vari autori che avevano contribuito a quel volume avevano ceduto i proventi derivanti dagli stessi, nonostante le più di duemila copie vendute), ha provveduto a ristampare una seconda, più limitata, tiratura (il libro è comunque un libro “di nicchia”, visto l’argomento). Ad oggi sono state vendute più di un migliaio di copie.
4) Stai pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre più importante per te oppure la scrittura sta solo occupando una parentesi temporanea della tua vita?
Sinceramente non lo so. Certo se fosse soltanto una parentesi temporanea, sarebbe comunque una parentesi importante ed altamente significativa. Ma credo che questo lo chiarirò solamente… vivendo.
5) Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?
Direi essenzialmente che le difficoltà sono di duplice natura. La prima è sicuramente il fatto che pubblicando con editori “minori”, tutto il lavoro di promozione (se si escludono alcuni comunicati stampa inviati a giornali, ed una ventina di copie inviate a titolo gratuito per possibili recensioni), è praticamente a carico dell’Autore. La seconda, strettamente legata ad essa, è che l’Autore, ed io in particolare, ama “scrivere” di solito, e se deve scegliere come impiegare il poco tempo libero che ha a disposizione nei ritagli di giornate comunque troppo piene di “altro” (alzi la mano chi può dire di riuscire a “mantenersi” con la scrittura! ;-))… al “marketing” preferisce generalmente la scrittura stessa.
Rimane tuttavia la “voglia” di promuovere il libro, sia per dare la più ampia diffusione possibile ad un messaggio che io e le realtà che mi hanno sostenuto in questo cammino riteniamo importante, sia perché, comunque, i proventi derivanti dai diritti d’autore andranno tutti devoluti a tre Associazioni che si occupano di disabilità intellettivo-relazionale. E questo già basterebbe ad impegnarsi un po’ di più di quanto in realtà io stia già facendo.
6) Stai pensando in futuro di autopubblicarti sfruttando le nuove piattaforme per il self-publishing come ad es. Amazon?
In realtà… l’ho già fatto. E’ stato il naturale passaggio, consentitomi tra l’altro come dicevo sopra, da un contratto editoriale che mi lasciava la più completa libertà in questo senso. Essendo perciò lo scopo principale della pubblicazione del mio volume una diffusione la più ampia possibile, non appena esaurita la prima tiratura del volume, ho autoprodotto il volume in formato epub attraverso la piattaforma narcissus, e l’ho messa in commercio su tutte le principali librerie on-line dedicate, compresa naturalmente Amazon per Kindle. Il risultato grafico è ottimo… i riscontri di vendite in questo momento dicono che probabilmente il mercato non è ancora pienamente “maturo”. Tuttavia io credo molto in questo nuovo modo di leggere (ormai personalmente leggo quasi solo esclusivamente e-book; troppi i vantaggi a fronte degli innegabili svantaggi), e continuerò a spingere per valorizzare questa “fetta” di mercato.
7) Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?
La promozione è sicuramente fondamentale per il successo di un libro, ma questa non è certo una novità. Quello di cui questo particolare settore avrebbe bisogno è secondo me la presenza di agenzie capaci di fornire una serie di servizi ai piccoli editori o anche direttamente agli autori che si auto-pubblicano (che spesso non hanno tempo-voglia di “investire” il loro tempo in attività di promozione) su base assolutamente “gratuita”, con dei contratti basati esclusivamente sugli introiti derivati dall’indotto derivante dell’attività di promozione, ovviamente “tracciabili”.
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Interessante intervista. Vorrei chiedere ad Alessandro che tipo di promozione ha fatto su Amazon.
Grazie
Sandro
interessante, soprattutto quando parla della promozione preventiva. e anch’io credo che gli ebook prenderanno molto più piede anche in italia.
Ciao Alessandro,
bellissima intervista. Secondo me, se tu avessi pubblicato con una Casa Editrice, avresti potuto vendere molto più di 1000 copie!!! Il tema e filo conduttore del libro è sicuramente un argomento di forte impatto con il pubblico, perché si comprende benissimo e traspare la tua grande sensibilità e il condividerla con i lettori ti darà molto conforto e tante soddisfazioni, soprattutto personali. Ti auguro davvero di andare avanti e che il tuo libro possa volare nei cuori di tutti noi.
Bravo Alessandro, hai dimostrato grande coraggio e comunichi un sicuro insegnamento a tutti i tuoi colleghi e non solo.
Nessuna promozione Sandro, su Amazon. In realtà se pubblichi con Narcissus hai l’opzione di scegliere se usufruire o meno del servizio di “traduzione” del file epub offerto gratuitamente da Amazon (a patto che il file rispetti determinati standard) per mettere in vendita il tuo e-book anche sul Kindle-store.
Sì, sicuramente sarà così, anche se oggi come oggi l’e-book è comunque ancora legato ad un’utenza molto limitata. Tra l’altro il fatto che i lettori attratti da questo tipo di prodotto provengano in gran parte dal mondo dei “pad” dei “phone” (quindi tutti strumenti di lettura a schermo retroilluminato e scarsa autonomia) e non siano convinti assertori dell e-reader ( con tecnologia e-ink o pearl, che come sapete non affatica la vista perchè non è retroilluminato), non lascia presagire un rapido sviluppo del mercato specifico. Infatti temo che l’affaticamento della lettura su dispositivi retroilluminati sia potenzialmente un ostacolo alla diffusione del libro digitale, più che un aiuto.
Per quanto riguarda la promozione preventiva, mi preme sottolineare che a parte il sito dedicato con l’anticipazione dell’introduzione generale e dei singoli capitoli, il fatto che io avessi precedentemente pubblicato su forum di genitori non era stata un’azione di marketing, bensì la semplice espressione del mio bisogno di scrivere, che a distanza di anni ha potuto concretizzarsi in una raccolta organica e logica di riflessioni e vissuti.
Ciao Susanna
Non so se il libro avrebbe potuto vendere di più… immagino di sì, perchè se un Editore decide di investire su un testo, sicuramente oltre ad intravederne le potenzialità, si impegna nella promozione, in quanto direttamente interessato.
Nel mio caso, terminato un primo periodo in cui un certo impegno era necessario anche da parte dell’Editore per rientrare della sua parte di costi e guadagnare un margine probabilmente programmato, non ho più avuto un grande supporto. Ed anche la distribuzione presso i vari negozi on-line lascia un po’ a desiderare.
Di sicuro è vero ciò che dici riguardo le soddisfazioni di carattere personale, che non sono mancate e non mancano, e che naturalmente come tutti noi sappiamo sono di gran lunga le più preziose.
Grazie di cuore degli auguri.
Ciao Susanna
Non so se il libro avrebbe potuto vendere di più… immagino di sì, perchè se un Editore decide di investire su un testo, sicuramente oltre ad intravederne le potenzialità, si impegna nella promozione, in quanto direttamente interessato.
Nel mio caso, terminato un primo periodo in cui un certo impegno era necessario anche da parte dell’Editore per rientrare della sua parte di costi e guadagnare un margine probabilmente programmato, non ho più avuto un grande supporto. Ed anche la distribuzione presso i vari negozi on-line lascia un po’ a desiderare.
Di sicuro è vero ciò che dici riguardo le soddisfazioni di carattere personale, che non sono mancate e non mancano, e che naturalmente come tutti noi sappiamo sono di gran lunga le più preziose.
Grazie di cuore degli auguri.
Ho letto l’intervista con vero interesse, da quanto ho potuto capire, la personalità determinata dell’autore ha dimostrato che la scrittura può essere un sostegno quotidiano per se stessi e per gli altri. Sapersi proporre nei tempi e nei modi giusti aiuta anche il lato commerciale per la vendita del libro. Auguro ad Alessandro di continuare a seguire la strada della scrittura e di regalare emozioni a chiunque ne abbia bisogno. Le difficoltà della vita sono tante, ma chi scrive può dare davvero un pò di luce.
Grazie dell’augurio Michela.
E’ vero… regalare emozioni a chi ne ha bisogno, anche magari senza rendersene conto, penso sia la cosa più “bella” dello scrivere, quando ovviamente ci riesce.
E farlo in maniera “professionale”, senza magari un vissuto cui riferirsi in maniera diretta, al contrario di come ho fatto io in questo mio grosso sforzo di organizzare pensieri e riflessioni personali che scaturivano dalla mia esperienza di vita quotidiana, credo distingua il vero “scrittore”… da chi, semplicemente, “scrive”.
Io, ho scelto la stampa per il mio libro ” IO COMPONENTE DELLA MALAVITA” col sottotitolo-Quello che tutti conosciamo ma non vogliamo vedere- che ha avuto anche recensioni da addetti ai lavori ed un articolo su giornale locale. Pubblicato a pagamento- nel marzo 2011 al momento è stato letto da diverse persone i cui giudizi lusinghieri non ritengo siano dovuti solo alla conoscenza. Le vendite, supportate da inserzioni della casa editrice sui portali internet, non hanno ancora portato ad ordini . Le copie vendute solo a fronte di autopromozione.
Mi puoi indicare altra metodologia per far conoscere le storie di evasione fiscale che il mio personaggio affronta ?
Grazie
Ti auguro ancora maggior fortuna con il tuo libro; ammirevole e ritengo di buon auspicio decidere di devolvere i diritti alle associazioni che hai scelto. Ho copiato il codice html dal sito e diffonderò, a scatola chiusa, nell’attesa di leggere il libro. Ritengo che il passaparola sia alla fine la promozione più potente ed economica che esista, sia in termini di tempo che economici. Un bacio ai tuoi aquiloni speciali.
Grazie Cinzia, delle belle parole e del “passa-parola”.
Per quanto riguarda i proventi dei diritti d’autore, è stata una scelta olre che naturale, direi anche “obbligata”, nel senso che lo scopo di quel libro è proprio quello di gettare un ponte tra due mondi che troppo spesso, a torto, si parlano poco. Potevo usare diversamente i pochi guadagni che dalla sua vendita ne sarebbero derivati? Sarebbe stato estremamente incoerente.