Riporto a seguire un formidabile dibattito esploso nel gruppo segreto di BESTSELLER COURSE sul futuro dei libri.
Tutto è nato a seguito della pubblicazione di un interessante articolo di Stefano Calicchio sul blog MarketingCulturale (che ti consiglio di leggere) che tratta proprio l’evoluzione profonda che l’editoria sta attraversando nel nostro tempo.
Il futuro è degli ebook o del cartaceo?
Il futuro è degli editori o dei self publisher?
I protagonisti del dibattito sono Luciano Sartirana e Stefano Calicchio.
Calicchio evidenzia la tesi che a me piace tanto: il futuro dei libri sarà dei lettori e degli scrittori. Sartirana dal suo canto espone le sue considerazioni fondate sui dati che ha riscontrato come editore. Goditi il dibatitto!
Ti ricordo che se vuoi interagire con specialisti dell’editoria, scrittori che si stanno promuovendo con successo e marketer di rilevanza nazionale facendo parte del gruppo segreto di BESTSELLER COURSE, ti basta solo accedere al corso da questo link e poi come Bonus riceverai l’iscrizione a questo fantastico gruppo.
QUAL E’ QUINDI LA TUA OPINIONE IN MERITO A QUESTA DISCUSSIONE? FAMMI SAPERE CON UN COMMENTO QUA IN BASSO CHE CI TENGO MOLTO!
Scambio a 5 stelle, a livello planetario!
e davvero incredibile materiale per una pubblicazione.
Che numeri! In ogni senso!
sapevamo che Luciano e Stefano fossero competenti, ma in quest’occasione è stato puro spettacolo.
Oh, se Emanuele cura il marketing… io sto alla biglietteria!!! :-)
salute amore e felicità
grazieeee!!!
ottima apertura e ottime prospettive!
Ho letto attentamente la discussione di cui sopra che, in un panorama globale sulla lettura e, quindi, sulla vendita, non può che essere quella che mi è sembrata : il vecchio contro il nuovo. Io sono una “scrittrice” arrivata alla scrittura edita, molto tardi, dopo cioè aver seguito la strada dell’imprenditoria , ma, sono soprattutto, una lettrice, innamorata della lettura da sempre. Questa discussione fra qualche anno, non avrà più senso. Credo che le due cose non possano che andare di pari passo. Il libro cartaceo è una specie di talismano: lo tieni in mano, lo accarezzi, lo leggi con emozioni e sentimenti che non sono solo intellettuali ma anche fisici: corrrispondenza d’amorosi sensi. Per questo lo adoro.. Condivido l’inciso sul piacere di leggere a letto,alla sera , nel silenzio assoluto in compagnia di te stesso e delle tue sensazioni e,tuttavia, credo che la strada sia obbligata: il libro cartaceo non sparirà, ma diventerà una specie di talismano, un pezzo unico, a se stante , piacevole nella sua fisicità e, per chi lo ha amato tanto e da tanto tempo, con la dolcezza di un amore nostalgico; il libro elettronico, tronfio della sua forza innovativa, della capacità di contenere in un solo strumento una quantità di storie da portare facilmente con se, entrerà e si prolificherà con la forza della tecnologia e del nuovo che avanza….. Grazie, comunque ad ambedue!
Ringrazio Luciano e Stefano per i loro fuochi d’artificio. Prendo atto di entrambe le posizioni e dei numeri citati, e non entro nel merito della discussione non avendone approfondito i temi e maturato la competenza. Voglio tuttavia fare una riflessione di carattere più generale e personale, poiché si tratta in ogni caso dello scontro generazionale tra nuove tecnologie e abitudini tradizionali. Io ho da poco compiuto quarant’anni e ho avuto finora l’opportunità di vedere un bel pezzo di secolo passato, oltre a ciò che ho studiato e i primi dodici anni di quello attuale. Ebbene, l’unica certezza che ho raggiunto in merito alla tecnologia multimediale (l’avanzata spasmodica del mezzo web e di annessi e connessi) è che è solo in apparenza la progressione della democrazia. Ci è stato fatto credere che attraverso il web ognuno fosse più libero di esprimersi a livello imprenditoriale, ma ciò è soltanto facciata, poiché l’economia cavalca da decenni l’incorporazione, l’imprenditoria industriale e i massimi capitali. Faccio alcuni esempi per spiegarmi, basati anche sulla mia quotidiana esperienza personale. E’ vero che oggi (e anche in un recente passato) ci sono settori commerciali in cui, attraverso i sistemi online, è diventato più facile di prima mettere su un’attività, un’organizzazione di vendita. Il discorso vale per ecommerce di varia natura, piattaforme di integrazione, social network. Andiamo però a guardare chi detiene il mercato mondiale, almeno nelle fette di massima rilevanza… chi sono? I massimi capitali monopolisti (Google, Apple, Facebook e pochi altri). Non possiamo fermare il mondo, possiamo solo adeguarci a esso. L’eBook non potrà che essere la strada di sviluppo dell’editoria nei prossimi decenni, ma questo non significa assolutamente progresso e miglioria, tutt’altro. Significa che in un settore dove i grandi gruppi la fanno già da padrone in ambito nazionale, arriveranno altri gruppi (gli stessi incorporati e miscelati tra loro o altri) a prenderne il posto su scala più ampia, globale. Cioè l’esatto opposto della democrazia imprenditoriale, secondo la nota logica per la quale “denaro attira denaro”. Abbiamo visto cos’è successo negli ultimi 10 anni al settore bancario italiano e mondiale, no? Mia nonna, quando ero un bambino, era proprietaria di una profumata bottega alimentare. Un decoroso negozio in cui sono crescituo, tra aromi di pane e mortadella. Ne vedete ancora in giro di botteghe così? Eppure io non ho ancora cent’anni… In conclusione, sposo la frase di Luciano, quando afferma che noi viviamo e produciamo oggi, a prescindere da tutto. Domani è un altro giorno, si vedrà…
Ciao Walter
effettivamente commento dopo commento mi rendevo conto che Luciano e Stefano stavano veramente facendo sul serio
Complimenti a loro per i contributi ottimi che ci hanno regalato!
Ale
questo tuo commento andrebbe pubblicato con quelli di Stefano e Luciano come post.
Grazie per il tuo splendido contributo che apre anche degli spiragli a più ampio raggio.
A presto!
Grazie Maria
la tua visione in cui si evince che stiamo attraversando un periodo di profonde mutazioni tra il “vecchio” e il “nuovo” mi trova in sintonia con te.
A presto!
Grazie a te, Ema. Non per essere autoreferenziale (piccolo spazio pubblicità…), ma “SIN” parla anche di questo. Non di differenze tra cartaceo e eBook, beninteso, ma di come il mondo si stia evolvendo in tutte le sue forme. Lo dico perché dopo i primi mesi di promozione “da mercato” (accattatevillo…!!!), oggi, con l’arrivo di tanti pareri di lettori e critici (fortunatamente tutti molto positivi) il romanzo sta iniziando a far parlare di sé anche per i temi che porta in grembo, sotto il velo di una storia thriller dai mille colpi di scena. A tal proposito, è appena uscita una mia intervista su “Passione lettura”, che attraverso la spiegazione del romanzo tocca proprio questi temi. Tanti spunti da approfondire e che, in linea di principio, non si dicostano troppo dalla piacevole e istruttiva contrapposizione Calicchio-Sartirana. Grazie per l’opportunità del messaggio promozionale… :-)
Rispetto a quanto riportato sopra, nel gruppo segreto di BESTSELLER COURSE il dibattito è continuato ancora, con gli interventi ulteriori di Calicchio e Cavallini.
Mi sembra giusto quindi condividere (solo per questa volta) con te che mi leggi e che non fai parte del gruppo segreto questi sviluppi.
Leggili pure dal seguente link:
https://scrittorevincente.com/wp-content/uploads/2012/05/Calicchio_Cavallini.png
Considero il dibattito tra Stefano Calicchio e Luciano Sartirana, molto costruttivo …prendo atto di entrambe le posizioni per capire meglio l’evoluzione del sistema editoriale. L’ebook è una frontiera in continua espansione…ma spero che il cartaceo continui a resistere (nonostante statistiche e cifre di mercato).
Questa sera ho seguito una trasmissione su RaiGulp, canale dedicato ai ragazzi, che in occasione del Salone del Libro di Torino trattava appunto di libri e di lettura. Ero convinta del contrario, invece ho scoperto il dato incoraggiante riguardo alla quantità e qualità dei libri letti dai ragazzi dai 16 ai 30 anni, un trend che cresce sempre più. Questi libri saranno letti tutti su tablet e/o e-book reader, mi dicevo…sono o non sono una generazione tecnologica? Sorpresa delle sorprese: vogliono il libro stampato che, hanno dichiarato in massa, non sparirà mai, lo vogliono sfogliare, annusare, sottolineare, toccare. Non intendo entrare nel merito della questione riguardo a numeri e analisi di dati. Prendo atto soltanto che questo sentire è piuttosto diffuso. Può darsi che non siamo ancora pronti però, al momento, i giovani di cui sopra sostengono che si può leggere un documento, una piccola ricerca su un supporto elettronico, ma non un libro vero, un romanzo, un racconto. E questo è quanto.
Concludo quindi il confronto tra Calicchio e Sartirana con i loro ultimi “colpi” :-):
https://scrittorevincente.com/wp-content/uploads/2012/05/Sartirana-futuro-ebook.png
https://scrittorevincente.com/wp-content/uploads/2012/05/Calicchio-futuro-ebook.png
https://scrittorevincente.com/wp-content/uploads/2012/05/Sartirana-futuro-ebook2.png
Dibattito molto interessante e costruttivo. Cosa penso? Sono del tutto convinta che gli e-book sono esplosi, ma come tutte le cose sul mercato globale, troppo “boom” all’inizio poi tutto si spegne. Il libro cartaceo non morirà mai!!! Ci adeguiamo, certamente, ma io non pubblicherò mai e-book, preferisco sempre e solo libri veri e autentici!! Grazie comunque a Emanuele che ha inserito questa bellissima discussione che merita di essere letta perché mette a confronto due realtà valide comunque. Ciao a tutti!
Il grande Walter Arrighetti ha continuato nel gruppo segreto così:
Ciao Walter. Una curiosità: hai provato ad utilizzare Kindle per almeno due o tre settimane? Da chi lo ha fatto (leggendo romanzi) io ho avuto feedback molto differenti. Ovviamente in questo momento ogni opinione è più che valida, in Italia siamo ancora nel campo degli early adopter :-)
Ho provato, non così a lungo. Immagino intendi implicitamente che ‘esperienza è molto gradevole, rilassante e si avvicina molto all’oggetto cartaceo
Secondi me, una mossa sensata da parte di chi spinge verso gli e-book potrebbe essere offrire il Kindle gratis…
caspita, bell’investimento… facciamo i conti, tanto per continuare il Gioco in modo più realistico (‘editopoli?’) :-)
Io leggo narrativa – il 90% delle mie letture – per formarmi e aggiornarmi. Credo non ci sia niente di più formativo del patrimonio di narrativa e poesia che abbiamo a disposizione: storie, personaggi, saggezza e misfatto, sviluppo della lingua, confronto con psicologie-scelte-etiche…. cosa volere di più?
Per il Kindle gratis non penso sia un problema economico, perché i costi di produzioni di queste apparecchiature sono veramente bassi…
si, si, anche se ora raramente mi perdo tra le trame e i personaggi di un romanzo, o tra le parole ‘distillate’ della poesia, la mia ‘antica’ Facoltà di Lettere e Filosofia mi ha dato un imprinting molto forte, che porto sempre con me. E questo mondo Magico e meraviglioso mi da tantissimo. E quando dico Magico non è una metafora. Quindi, sono alfabetizzato quanto basta.
Ma ho sempre amato anche il manuale o le guide, sin da bambino. E, come sai, è tutta un’altra lettura; anzi, c’è addirittura ‘un’altra persona’ che legge. Beh, credo che questi prodotti si differrenzieranno in molti modi: non solo cartaceo/digitale, ma anche nei format. Faccio un esempio: De Vecchi ha pubblicato un cofanetto, “creare soluzioni”, un bellissimo package. Tra gli autori, la psicologa Maria Rita Parsi, quella della tv. Sottotitolo: “un metodo innovativo per reinventarsi la vita”. Contenuto: mini-carte e opuscolo.
Per il Kindle, è già (quasi) gratis. Puoi averlo in prova per un mese, riempirlo di romanzi royalty free o gratuiti e restituirlo senza dover fornire motivazioni, praticamente a costo zero. Tra l’altro (vado out of topic) è uno dei punti di forza di Amazon ed è una politica esistente sulla maggior parte dei prodotti venduti sul loro portale.
@ Walter. La mia domanda era per comprendere se c’era una base di dati o statistiche sul discorso della prevalenza di saggistica / manualistica. Perché a me risulta che la maggior parte degli acquirenti di ebook reader acquista i dispositivi per leggere romanzi; se fai il giro dei principali internet bookshop (qui c’è amazon http://www.amazon.it/gp/help/customer/display.html?nodeId=200534130 ma puoi provare anche gli altri) vedrai che nelle classifiche dei titoli bestseller c’è prevalenza di romanzi. Il discorso saggistica / manualistica ha senso dal punto di vista editoriale, ovvero è molto più semplice per un autore autopubblicato o una piccola casa editrice avere una curva di fatturato stabile con la saggistica piuttosto che con la pubblicazione di un romanzo. Ma questo vale anche nell’editoria tradizionale (Luciano potrà confermare). Io stesso leggo manualistica solo su carta o al limite su tablet, ma non leggerei mai un manuale su ebook reader perché non lo ritengo lo strumento adatto.
Amazon.it Aiuto: Le nostre politiche di rimborso
http://www.amazon.it
Opuscolo e carte, in questo caso, consentono una fruizione non-lineare, intuitiva, a salti.
Il link alla classifica amazon era questo http://www.amazon.it/gp/bestsellers/digital-text/827182031/ref=amb_link_161566567_2?pf_rd_m=A11IL2PNWYJU7H&pf_rd_s=center-banner&pf_rd_r=0T5AS4DTZ1ASPFP6SF02&pf_rd_t=101&pf_rd_p=280925447&pf_rd_i=827182031
Confermo, vendi meglio un manuale o un testo di saggistica: è più facile sottolinearne l’utilità immediata e/o progettarlo avendo ben chiaro destinatari precisi. Io invece leggo saggistica e manualistica quasi interamente a video, e romanzi tutti come libro. Stefano, perché non ritieni adatto un e-book reader per la lettura di un un manuale?
Premetto che per ebook reader intendo dispositivi con tecnologia e-ink. Personalmente trovo scomodo leggere libri ricchi di grafici, tabelle ed immagini su 6″, senza la possibilità di zoomare con uno schermo capacitativo. Molto meglio un ipad / computer o la classica copia cartacea. Mentre per i romanzi, se la trama è avvincente sono immediatamente coinvolto nella lettura e non riscontro nessuna differenza tra lo schermo e-ink e la pagina stampata.
grazie a tutti e ad Emaunuele, per la paziente cura con cui ha riprodotto anche qui i commenti dalla bacheca del suo bellissimo gruppo FB, Bestseller Group.
blessing
Salve a tutti.
E’ stato un bel leggere davvero. Non voglio dilungarmi su ciò che mi trova d’ accordo e cosa no, ma tante le ignoravo. Grazie a tutti per aver voluto condividere il vostro sapere con tutti noi (in fondo l’ obiettivo della scrittura e della lettura è proprio questo: condivisione).
Riguardo alla possibilità di pubblicare e-book, ultimamente in testa “mi firria” un’ idea (credo di non aver scoperto l’ acqua calda) che proporrò al mio editore: chi scaricherà l’ e-book del mio romanzo, avrà uno sconto particolare sull’ acquistoi del cartaceo…
Complimenti Emanuele, per tutto quello che fai, e a tutti.
Ciao Pino
che piacere rivederti sulle pagine di ScrittoreVincente!
sarei felicissimo se il 16 giugno sei dei nostri in questo seminario in diretta web:
https://scrittorevincente.com/Webinar_scrittori/
ti consiglio di leggere bene il programma e i relatori :-)
un caro saluto
Emanuele
Dopo aver accuratamente letto i vari commenti e le loro contraddizioni, sono “addivenuta” (chiedo scusa per la “leziosità”) alla facile conclusione del ragionamento e, cioè, che in qualsiasi modo si legga, quello che è più importante è leggere, fare leggere,ed innamorarsi della lettura. Ogni scelta a monte, del concetto di base, è una competizione dialettica . Non dimentichiamo, però, che la scelta tra un libro cartaceo ed un e-book, vede, forse, vincente ( si fa per dire) il secondo per una mera questione economica che, beninteso, non è poco, E, tuttavia, all’e-book continua a mancare quel qualcosa che si potrebbe definire ” corrispondenza d’amorosi sensi”, ma non solo. Secondo me, manca anche la dimensione del testo e, soprattutto, l’allocazione. Voglio dire ,per un libro , per quanto voluminoso, si trova sempre un posto, lo si sposta e lo si consulta velocemente ed ordinatamente, lo si porta( fondamentale) con se. ….. Un e-book, va stampato, l’ingombro è più evidente e meno affascinante. Immaginate Proust che sistema un e.book nel suo studio, che cerca le pagine che hanno accompagnato la sua crescita culturale e che hanno fatto di lui lo “scrittore colto e insostituibile per una crescita perfetta”, allineare una serie di e-book nella sua libreria , al posto dei volumi che, solo al guardarli, cancellano e combattono qualsiasi livello di solitudine. ….Poi, per carità, leggere è fondamentale ma, proprio per questo la competizione dialettica, va affrontata a 360 gradi. Alla fine della discussione, ciascuno farà la sua scelta. Quale che sia, vincerà sempre il piacere di leggere.
Grazie Maria per il tuo prezioso contributo, in cui credo la maggior parte dei lettori di ScrittoreVincente si rispecchia.