Ciao a tutti benvenuti a questa nuovissima intervista di Scrittore Vincente.
Per me è veramente un grandissimo onore avere dall’altra parte un grande autore, un amico, un corregionale per parlare, in questo caso, di editoria e non solo di Self Publishing, Gianluca Antoni.
Ciao Gianluca, dicci chi sei e di che cosa ti occupi.
Sono sono una persona che ama scrivere, ho questa passione da tanto tempo e adesso mi trovo a realizzare uno dei sogni più grandi che è quello di pubblicare per una casa editrice: la Salani.
È davvero prestigiosa, un ambiente di persone appassionate e professionali.
Ci sei arrivato con un libro dal titolo Io non ti lascio solo; libro con un bel background perché è già stato testato dal mercato, soprattutto è stato testato e valutato da altri scrittori poiché è il vincitore del concorso IoScrittore.
Raccontaci dell’esperienza di essere valutato da altri autori e che cosa ha rappresentato per te.
Quando ho scritto Io non ti lascio solo, il mio precedente editore, Italic Pequod, lo avrebbe pubblicato subito, tanto gli era piaciuto, ma aspirando ad una casa editrice che desse più visibilità e distribuzione al romanzo, ho rifiutato e iniziato a spedirlo in giro.
Ho avuto contatti con alcune case editrici, che però sono saltati, tant’è che sono arrivato perfino a dubitare del valore del mio romanzo.
Poi mi sono imbattuto in questo concorso, molto democratico, dove invii il romanzo e vieni valutato da altri partecipanti, cosa importante per comprendere il valore della propria opera.
Ho partecipato ma senza grandi speranze.
Alla fine, con grande stupore, il mio romanzo era appunto fra i dieci vincitori finali.
Gli ascoltatori che ci stanno seguendo hanno un dubbio, una domanda, come sei arrivato a Salani?
Che cosa ti ha permesso di contattarli o essere contattato, il fatto di aver vinto il concorso, oppure hai seguito altre strade?
Il concorso è stato fondamentale.
È organizzato dal gruppo Mauri Spagnoli dove ci sono tante case editrici importanti come Salani, Longanesi, Garzanti.
Non ti lascio solo è stato pubblicato a gennaio del 2018 in ebook, il premio appunto, e in print on demand per il cartaceo, senza distribuzione in libreria.
Appena pubblicato, è schizzato subito nelle prime posizioni in classifica con recensioni veramente molto belle, altro fattore di attenzione per Salani.
Poi a novembre mi ha chiamato la editor di IoScrittore comunicandomi che la Salani voleva acquisire i diritti di autore del mio libro.
La cosa più bella del mondo!
Era un sogno arrivare a questa casa editrice ed è arrivato così!
È veramente una bellissima esperienza.
Ciò che sostengo sia nei miei corsi, che nei miei video, è che i grossi editori sono alla ricerca spasmodica di libri già “collaudati” dal mercato.
Che significa già collaudati?
Libri che hanno già avuto dei riscontri, come il tuo, che ha vinto un concorso e ha fatto delle vendite in ebook oppure libri in Self Publishing che hanno avuto successo, penso a Livia Carlotta Lorenzo che poi è stata arruolata da Mondadori, a Luisa Marzocchi, a Argeta Brozi.
Insomma ci sono diversi casi che hanno seguito un trend simile al tuo.
Puoi raccontarci qualcosa, che ai nostri lettori piace molto, sui numeri, che tipo di vendite stai facendo e se hai la possibilità di avere un feedback, da parte dell’editore?
Con Salani ancora non ce l’ho perché è uscito a gennaio e quindi siamo ancora in fase di scoperta.
Con l’ebook avevamo superato le migliaia di copie, un numero molto importante per una pubblicazione da “sconosciuti”, mancandomi ancora il grande pubblico.
Gianluca Antoni, oltre ad essere un autore di romanzi magistralmente scritti, è un ipnotista, uno psicoterapeuta e uno psicologo.
Un’autore di libri quali saggistica e manuali che insegnano alle persone come realizzare i propri sogni, come trovare il lavoro e come scegliere la professione.
Raccontaci anche di queste esperienze editoriali.
Sono riuscito a mettere la scrittura, mia passione da sempre, a servizio del mio lavoro di psicologo, psicoterapeuta, consulente di orientamento e career counseling.
Ho cercato, attraverso la scrittura, di diffondere le mie competenze e conoscenze per poter essere di aiuto a molte persone.
Ho condiviso l’esperienza professionale, lavorativa, di studi, con un mio carissimo amico e collega Nicola Giaconi con cui abbiamo scritto dei manuali che sono stati di riferimento per coloro che si occupavano di orientamento al lavoro.
Editorialmente è stata un’esperienza davvero facile, dove non si deve “soffrire”.
Il primo manuale l’abbiamo mandato alla Maggioli Editore, che lo ha immediatamente pubblicato.
Poi Il Sole 24 Ore ha pubblicato Trova il tuo lavoro e Realizza i tuoi sogni, che parla di come si strutturano gli obiettivi.
Dal punto di vista professionale quando hai qualcosa di nicchia, molto specifico, l’editore giusto, è molto più semplice pubblicare.
La tua autorevolezza,come autore di romanzi e come professionista, ti ha permesso di raggiungere questi grossi nomi.
Ora ti faccio un’altra domanda, un po’ fuori dai binari.
Cosa devo fare per farti pubblicare un libro con Self Publishing Vincente?
Per il romanzo è stato meraviglioso lavorare con Salani.
Il libro è il prodotto di tante professionalità, dal lavoro di editing a quello dell’ufficio Stampa, cosa che manca alle piccole case editrici.
Salani, in questo, ha una grandissima forza.
Da quando il libro è uscito, sul sito ci sono tutte le recensioni ricevute, quelle su Tuttolibri, su Robinson e sulle principali testate, ho fatto anche un’intervista a TG2 Weekend e con tantissimi blogger.
Dal punto di vista professionale credo che il Self Publishing sia davvero molto efficace: il libro diventa una vetrina per proporre, in qualche modo, la tua professionalità, i tuoi servizi, la tua attività e raggiungere un pubblico molto vasto, ma anche per attirare persone verso il tuo sito, il tuo blog, dove offri contenuti professionali e specialistici.
In questo caso la promozione è molto individuale: tu professionista lavori con persone che arrivano a te o diventi visibile, attraverso la pubblicazione, quindi puoi acquisire sempre più autorevolezza nel tuo campo.
Sei un maestro Emanuele da questo punto di vista: i social fanno la differenza, anche se non è detto che quello che ha più Followers sia poi il più bravo, ma quello che riesce a vendersi meglio.
È la comunicazione ai giorni d’oggi: se hai dei prodotti da distribuire, da far conoscere, meglio di avere delle pubblicazioni che attestano il tuo livello di professionalità, secondo me non c’è niente.
In questi casi il Self Publishing può essere una via davvero molto molto utile.
Nel momento in cui arrivano visibilità e Followers, il libro ha tante recensioni, si muove nella classifica delle vendite, è molto probabile attrarre l’attenzione di un editore.
E di esempi ce ne sono tantissimi.
Un’ultima domanda Gianluca, che credo interessi molto a chi ci segue: sei una persona molto produttiva, hai un’ attività in cui sei riconosciuto a livello nazionale e in più produci una grande quantità di opere editoriali, sia romanzi che saggi.
Un paio, magari tre, consigli di scrittura: quando scrivi tu, oppure usi delle strategie per essere più produttivo? Hai dei consigli proprio a tal proposito?
Consiglio numero uno: bisogna non pensare di scrivere quando c’è l’ispirazione, ma farlo a prescindere dall’ispirazione stessa, come fosse un attività lavorativa; ritagliarsi del tempo per farlo: un’ora, due ore, mezz’ora al giorno, e scrivere quello si ha in testa o si vuole scrivere e “ non deve importare di scriverlo bene”.
L’importante è mettere giù i contenuti, il grezzo, che sia un racconto, un romanzo o qualcosa di professionale.
Una volta fatto il grezzo, il lavoro principale che porta il libro ad essere un’ottima opera, è quello di riscrittura.
Spesso il blocco dello scrittore deriva dal voler scrivere subito bene, una cosa bella che piaccia, invece l’importante è scrivere i contenuti e dopo fare il lavoro di finitura e montaggio.
Altro consiglio: trovare delle persone disposte a leggere i vostri lavori per avere una valutazione più oggettiva; iniziare dalle persone care che, in qualche modo, sostengono.
Poi passare a persone professionali, che danno valutazioni critiche e che permettono di migliorare la scrittura, i contenuti ed essere aperto e umile perché a volte si devono anche abbandonare contenuti che magari ci piacciono, ma non funzionano.
Ringrazio molto Marco Monina, della prima casa editrice, perché era molto schietto.
Il mio sito è antonigianluca.com, dove ci sono tutte le mie attività e la sezione di Io non ti lascio solo.
Sulla App myipnosi, realizzata con la Dottoressa Monica Gregorini, raccogliamo tracce ipnotiche che possono aiutare le persone in diversi settori, dal migliorare il sonno, calmare l’ansia, migliorare le performance sportive o di lavoro.
Queste tracce sono un lavoro di scrittura perché prima vengono scritte, testaste con le persone in studio, poi pubblicate sulla App.
Mi piace seguire tanti progetti diversi ed è bello vedere come la passione per la scrittura si riversi in ogni settore, contaminandoli: spesso mi viene detto che dietro ai miei personaggi si sente che c’è uno psicologo.
Posso dire un’ultima cosa? Una cosa molto bella?
Parlando di sogni… è chiaro che devi essere tu il primo a crederci, per non sabotarti, ma di “Io non ti lascio solo” sono stati venduti anche i diritti cinematografici.
Quando è arrivata la Salani, il romanzo è uscito dalla distribuzione, ne erano rimaste due copie su Amazon in print on demand, e la penultima è stata acquistata da questo regista, attratto dalle recensioni.
Ha letto il romanzo in una sola notte e la mattina mi ha scritto dicendomi che avrebbe voluto realizzare un film e quindi l’ho messo in contatto con la Salani.
È stata una cosa molto molto bella!
Abbiamo concluso l’intervista con il botto: il libro Io non ti lascio solo diventerà un film!
Che dire Gianluca, grazie e complimenti, il livello delle tue attività è straordinario!
Un abbraccio, a presto.