Ciao a tutti e benvenuti a questa nuovissima intervista di Scrittore Vincente e Self Publishing Vincente. Per me è veramente un grande onore avere dall’altra parte Franco Maria Pelizzari, autore del libro Monsieur Aliseau: quando ancora il sole doveva sorgere.
Ciao Franco, dicci chi sei e di che cosa ti occupi.
Credo di sì, perché il libro parla soprattutto di un cambiamento.
Indubbiamente l’esperienza che ho vissuto ha portato un cambiamento anche in me; la scelta di occuparmi solo di scrittura, di dare una svolta totale alla mia vita è avvenuta proprio a seguito di questo avvenimento. Gli avvenimenti, soprattutto quando sono così importanti, portano con sé qualcosa su cui vale la pena riflettere.
Soprattutto, i cambiamenti iniziano sempre con una botta forte e quindi bisogna seguirli, altrimenti la botta continua a perpetuarsi. È meglio, quindi, seguire quello che la vita ci porta e arrivare poi, dove dobbiamo andare.
Ti ho fatto questa domanda perché ho notato che c’è un’assonanza tra la storia del tuo libro e la tua storia personale. Nella descrizione del libro, il protagonista arriva ad un bivio nella vita dove bisogna cambiare marcia, fare scelte precise, che lo accompagnano poi in un nuovo viaggio.
Il tuo non è un romanzo formativo, ma un romanzo che racconta una trasformazione potente, che ci lascia dietro degli insegnamenti e che ci appassiona con la storia.
Come è nata l’idea di ambientare questa storia a Parigi, in Francia?
Questo libro, vuoi per il Covid o per altre motivazioni, ancora non è stato promosso in maniera efficace però, hai già ricevuto delle recensioni molto positive.
Ad esempio, vedo questa di Joseph Benini Ho trovato il racconto molto originale, con una successione temporale di avvenimenti molto incalzanti, coinvolgenti e, allo stesso tempo, sottolineerei inaspettati.
Un libro piacevolissimo e bellissima l’ambientazione nell’affascinante Parigi, dove tutto succede. Mi sento di consigliarlo. Ma hai vissuto a Parigi o hai costruito con la fantasia gli scenari dove i protagonisti hanno sviluppato le loro vicende?
A chi consiglieresti questo libro?
A chi è rivolto in particolare?
Mi son fatto spesso questa domanda. In realtà, credo che sia piuttosto vasta la platea delle persone che può leggerlo. Anche se l’esperienza è vissuta da un uomo che ha quasi cinquant’anni, secondo me può essere letto anche dai ragazzi.
Le persone che vanno dai trentacinque ai sessant’anni possono essere quelle più interessate. Poi si tratta di un cambiamento importante, e normalmente questo genere di cambiamenti non avvenga in età molto giovane. Quindi, le persone di mezza età sono quelle più indicate a leggerla.
Quello che posso dire è: leggetelo e poi fatemi sapere.