Come promuovere un libro con lo pseudonimo
E’ un autore sotto pseudonimo e sin da bambino ha avuto sempre la passione per la scrittura.
Con lui, andremo a sviscerare degli argomenti di grande interesse.
Premetto che sono tanti gli autori che mi scrivono se possono pubblicare con pseudonimo e allo stesso tempo senza utilizzare la loro identità, che però è un elemento fondamentale per promuoversi con efficacia.
Come si fa quindi a promuoversi senza dare la propria identità?
Quali possono essere le strategie?
Tripson potrà darci delle risposte veramente utili. Con il suo libro, sui funghi allucinogeni, è riuscito a vendere centinaia di copie, in questi ultimi mesi.
La sua pubblicazione è piuttosto recente grazie a delle promozioni che ha fatto in maniera molto intelligente, senza enormi sforzi ma in modo strategico, mirato e molto smart.
Tripson dicci chi sei e perché hai scritto questo libro…
Buongiorno Emanuele e un saluto a tutti.
Ho scritto questo libro per condividere, inizialmente, le mie esperienze con i funghi comunemente conosciuti come allucinogeni.
In realtà io li chiamo magici perché non producono mai allucinazioni e non ti fanno vedere cose che non ci sono, ma ti mostrano le cose che ci sono dentro di te e magari le buttano fuori.
Non li considero una droga, a differenza di quello che dice la legge, che li classifica nella stessa categoria di sostanze realmente pericolose.
Li considero come degli strumenti per l’esplorazione della coscienza e per conoscere meglio se stessi e ho iniziato a scrivere questo libro in maniera completamente inaspettata.
Avrei da sempre voluto scrivere un libro ma in realtà non ci sono mai riuscito. In questo caso è successo che ho cominciato a preparare delle istruzioni. Ho cominciato a mettere tutto giù nero su bianco, un qualcosa che potesse permettermi di condividere in una forma un po’ organizzata e comprensibile le precauzioni: cosa fare e cosa non fare.
Quello che non bisogna fare, quello che bisogna, le precauzioni e le controindicazioni secondo me sono un aspetto molto importante per evitare problemi, non tanto fisici (perché la sostanza da un punto di vista fisiologico è estremamente sicura) ma da un punto di vista mentale.
Io peso circa 70 kg per rischiare di morire dovrei mangiare due chilogrammi di funghi secchi, pari a 20 kg di funghi freschi.
Però dal punto di vista mentale (per esempio in presenza di certe patologie) è necessario evitarli e quindi ho iniziato a scrivere le istruzioni.
Ho passato qualche mese a scrivere, veramente rapito da cose che man mano ho compreso anch’io mentre le stavo scrivendo; erano delle esperienze e delle ricerche che avevo fatto a mia volta, prima di accingermi a fare il primo viaggio, ed è stata un’esperienza veramente notevole.
Ho realizzato che stava diventando un libro, ad un certo momento, ed è stato poi quando aveva assunto una forma pressoché definitiva che ho cominciato a cercare ed a capire come potevo pubblicarlo.
Ed è in quel momento che ho incontrato Scrittore Vincente.
Mi vengono in mente quelle del nord europa. Mi permetto di fare questa asserzione nei confronti del popolo italico, che tanto amo.
Credo però sia una verità condivisa e per tanti motivi hai deciso, comunque, di utilizzare uno pseudonimo e quindi scrivi un libro su un tema apparentemente delicato in Italia e decidi di celare la tua identità ma non decidi di sopprimere la volontà di promuoverlo e quindi devi gioco forza esporti.
Ma se celi la tua identità, come fai a esporti? Come fai a promuoverlo?
Non puoi fare delle presentazioni dal vivo e non puoi utilizzare soprattutto le tue connessioni sui social network associate alla tua identità personale e questo è il limite enorme, oggi, per il web marketing cioè per la promozione online.
Come hai fatto, quindi, a vendere comunque queste centinaia di copie?
Tra l’altro in queste ultime settimane, c’è stato un aumento delle vendite nonostante amazon, che a causa del solito covid 19, proprio tre quattro giorni fa, ha deciso di bloccare le vendite cartacee perché non è possibile spedire il cartaceo.
C’è stato anche il decreto Conte sulle attività non necessarie.
Spiegaci un attimo, al di là di questa parentesi sul coronavirus che purtroppo imperversa su ogni argomento, come hai fatto a promuoverti, senza svelare la tua identità…
E’ stata la cosa di cui mi sono subito preoccupato.
L’unica cosa che ho potuto fare, è stata quella di cominciare da zero, quindi creare in qualche maniera un profilo facebook e ho fatto una pagina autore a nome di “dm Tripson”.
Questo mi permette di non comparire e questo è stato il lavoro principale.
Nel momento in cui ho deciso di aprire questa pagina autore, ho preso anche l’impegno verso me stesso di pubblicare ogni giorno un post e così ho fatto.
In qualche maniera devo dire che oggi sono arrivato ad avere quasi 700 persone che mi seguono e questo è comunque un buon risultato.
Sicuramente ci ho messo tanto impegno nel fare le cose al meglio da un punto di vista del contenuto, dal punto di vista sia del contenuto testuale che del contenuto anche in termini di immagini (si sa quanto le immagini contino all’interno della comunicazione sui social).
L’altra cosa che ho fatto è stata quella di aprire una pagina web, un blog.
In fase di registrazione del dominio, pagando una quota a parte, puoi tutelare anche la privacy dei tuoi dati. Questo mi ha permesso di registrarmi con nome e cognome ma di non apparire in nessuna ricerca e quindi, anche in quel caso, appaio come dm Tripson.
Il libro sta portando a dei risultati anche in termini di piacere personale perché comunque ho fatto questo lavoro di scriverlo involontariamente. Trovo che possa essere una cosa utile per le persone in un momento come questo (dovuto al covid-19) in cui veramente c’è molta confusione, molta crisi e siamo proprio colpiti sulla libertà personale, sul fatto di non poter uscire di casa.
Riesco, con questo testo, a dare degli strumenti alle persone per aiutarsi e tentare di capirsi più in profondità.
Ecco io questo non lo considero un lavoro, in nessun modo.
E’ esclusivamente un piacere e con questa chiave di condivisione, di scambio, di confronto mi sono anche iscritto a un forum italiano sull’argomento della psiconautica e compaio anche lì con questo nome (dm Tripson).
Da quando a settembre è stato pubblicato il libro ad oggi ho costruito un esistenza parallela alla mia e sono completamente focalizzato sul dare tutte le informazioni che possono essere a disposizione.
Mi scrivono diverse persone e rispondo a qualcuna, addirittura, ma utilizzando telegram dove io posso dare il mio contatto per sentirci a voce, direttamente, senza dover dare il mio numero di telefono.
E’ una funzione molto comoda questa, l’ho sfruttata e devo dire che funziona in maniera veramente egregia.
Quindi il trucco, il segreto è cominciare da capo.
Nasci nel momento in cui decidi di apparire come autore. Qualche decina di cari amici che avevo come contatti su facebook sanno chi sono. A parte loro tutto il resto si è creato semplicemente sul lavoro di costruire e scrivere contenuti il più possibile interessanti, intriganti e soprattutto pubblicare tanti articoli.
L’obiettivo è di arrivare ad avere almeno una trentina, minimo, di articoli sostanziosi quindi non articoli di 600 700 parole ma di superare sempre comunque le 1300 parole e di quindi poter sfruttare poi gli algoritmi di google che vanno in qualche modo a pesare l’interazione del lettore con i tuoi contenuti. Da quello, google, riesce a capire se sono contenuti di valore o meno e di conseguenza poi tende a mandarti automaticamente traffico.
Ecco questo è quello che sto facendo.
Grazie ai tuoi suggerimenti ho pensato, quindi, in qualche maniera, anche di interagire con il mondo reale, filtrato in qualche maniera dai social.
Anche se lì ci vorrà un po’ più di tempo.
Spero, quando riapriranno anche le librerie, di poter presentare il mio libro in qualche libreria selezionata.
Hai dato un sacco di consigli utili, soprattutto per chi pubblica con uno pseudomino: quindi hai aperto una pagina facebook col nome dm Tripson e le persone in nessuna maniera possono risalire a te.
Da quel punto di vista sei super tutelato e comunque puoi fare una campagna di comunicazione con la tua pagina facebook sviluppando il tuo piano editoriale che deve essere assolutamente pertinente e utile per i lettori potenziali del tuo libro.
Poi hai fatto una pagina autore e un sito web, meglio un blog, perché punti a un progetto di lungo termine. Complimenti!
Io ho a che fare tutti i giorni con autori che vogliono risultati dall’oggi al domani ma dall’oggi al domani purtroppo non si ottiene niente. Si ottiene invece qualcosa con una programmazione, come quella che stai facendo tu di medio lungo termine.
Una persona come te che può scrivere 30 articoli di almeno 2000 parole per essere indicizzato su google e essere ricercato in maniera privilegiata, da qui ai prossimi mesi magari prossimi anni, ha una visione a lungo termine, una visione programmatica e che va fatta in questo caso con lo stratagemma di dire al servizio di hosting che non deve comparire il nome della persona bensì comparire un altro soggetto che viene legalmente inserito all’interno di questi campi di
registrazione del dominio. E quindi anche da questo punto di vista la privacy del tuo blog è completamente tutelata.
Poi hai partecipato ad un forum online attraverso un nome utente che immagino sia quella di dm Tripson e inserisci nuovi thread. Quindi in tutti i casi utilizzi il tuo pseudonimo (pagina facebook, blog e forum).
Questo ti porta traffico sulla pagina di vendita di amazon e quel traffico in parte viene convertito in vendite, in acquisti.
L’altro aspetto molto interessante è che tu hai deciso strategicamente di pubblicare solo la versione cartacea.
Come farai con le pubblicazioni nelle librerie visto che tu utilizzi solo il tuo pseudonimo?
Svelerai la tua identità o utilizzerai altri stratagemmi?
Mi sono posto molto la questione di quanto dovessi essere rigido perché alla fin dei conti esiste ancora, per ora, la libertà di espressione ed è uno dei diritti garantiti, almeno in teoria.
Nel libro, ma dappertutto continuo a dare informazioni per la riduzione del danno e il mio obiettivo è: se tu vuoi provare verifica se hai le le qualità dal punto di vista psicofisico per poterlo fare e nel momento in cui decidessi di farlo fai attenzione a questo, questo e questo.
Quindi è veramente una logica di riduzione del danno e quindi nel momento in cui faccio questo, perché mai dovrebbero crearmi problemi, i librai?
Sono comunque molto in dubbio. Quello che sto facendo, principalmente, è andare a parlare con i titolari delle librerie per fare una chiacchierata e dargli una copia del libro e qualcuno mi ha dato la disponibilità ad esporlo e a metterlo in vendita subito anche senza sapere bene che cosa ci fosse dentro.
Effettivamente è un libro che ha la qualità di essere l’unico per il momento del settore orientato a dare degli strumenti di interazione con la sostanza di tipo pratico.
Sistemi pratici ce ne sono tantissimi da decenni ma con il libro che ho scritto io, il lettore sa cosa fare esattamente e cosa non fare e
quindi, in questo senso, già probabilmente il libraio trova che sia un prodotto unico ed interessante. Però insisto sempre perché lo legga perché sia convinto lui per primo della bontà dei contenuti, del fatto che è interessante, che si faccia leggere piacevolmente, che uno lo prenda in mano e arrivi alla fine senza nessuna fatica. Così sarà lui a proporlo e quindi possa esimermi dalla necessità che io vada a fare la presentazione, che può essere anche un momento interessante (è sicuramente di grande valore per un autore) però nel mio caso ho deciso di evitare questa cosa e posso far sì che sia il libraio direttamente a proporlo perché lo ha letto, perché ne è convinto perché crede che proponendolo non ci perda la faccia e anzi probabilmente farà un buon servizio al suo cliente.
Ecco questa è un po la mia la mia idea rispetto all’interazione nelle librerie.
Vuoi spiegarci meglio qual è il tuo progetto?
Perché effettivamente il tuo libro, da quello che ci stai dicendo, ci spiega come avere il minor danno nel momento in cui una persona utilizza questi funghi magici e i benefici massimizzati.
Le persone, ovviamente, sono spinte dall’allontanamento del dolore ma anche dal raggiungimento del piacere quindi sono le due molle che muovono gl’istinti umani e nel tuo libro vengono descritte entrambe.
Correttamente il tuo libro dice attenzione questo è il percorso, questi sono gli strumenti naturali e questi sono i pro e i contro.
Quindi si tratta di informazione e oggi abbiamo proprio bisogno d’informazione perché in realtà è una considerazione che mi viene adesso: siamo talmente bombardati d’informazioni di ogni tipo che paradossalmente ho l’idea che ci sia meno informazione che in passato.
Sono d’accordo. Anche nello specifico di questo argomento, mi sono deciso di scrivere il libro perché in Italia c’è poca informazione.
Se si comincia andare su siti esteri soprattutto di lingua inglese si legge tutto e il contrario di tutto e ci sono delle informazioni che sono oggettivamente pericolose.
Quindi confermo che troppa informazione vuol dire non averne.
Quindi caro signor Tripson ti faccio veramente i complimenti!
Come sta andando la tua pubblicità su amazon?
Bene perché in effetti pago soltanto per quelli che cliccano e devo dire che sta funzionando. C’è il counter dei click che se poi producono un risultato rimangono conteggiati altrimenti vengono, dopo qualche giorno, tolti dal dal conteggio.
Non ho ancora ben approfondito perché ci sarebbe molto da leggere. Ho messo un limite di spesa giornaliero per intenderci di una decina di euro e nell’arco di un mese e mezzo e ho speso 78 euro in tutto complessivamente.
Poi, puoi tu decidere autonomamente qual è il valore di ogni clic e spendi veramente poco e probabilmente è la soluzione più mirata in termini di contatto con un potenziale utente perché già si trova all’interno del mondo amazon.
Puoi inoltre portare molto facilmente la persona sulla tua pagina. Per la quale continuo a ringraziare te per l’importanza della sinossi di fare
una presentazione onesta chiara.
Onesta perché questo poi determina anche le aspettative del lettore che, nel momento in cui legge il libro e e non le vede riconosciute, si va a confrontare comunque con un’aspettativa che è creata da quello che tu hai raccontato all’inizio e se non fai attenzione rischi di ottenere dei risultati controproducenti.
La sinossi è estremamente importante.
Alla fine del libro proprio in una specie di coda nascosta (e qui sto svelando una cosa che non tutti hanno scoperto ma chi sentirà questo video sicuramente un giorno lo leggerà) potrà trovare alla fine una richiesta: chiedo se il lettore è contento se gli è piaciuto quello che ha letto se pensa che possa essere utile a qualcun altro, di farmi una recensione e di farmela bella possibilmente.
Se non è convinto di darmi la migliore recensione, lo prego invece di scrivermi e dirmi che cos’è che non gli è piaciuto in modo che con una prossima edizione, eventualmente, io posso includere la sua osservazione e migliorare ulteriormente il libro e debbo dire che, in questo modo, ho conosciuto anche delle persone veramente meravigliose con cui è un piacere avere a che fare e che mi hanno scritto appunto.
Questo tipo di persone le sto ritrovando con delle condivisioni dei racconti e delle chiacchiere piacevoli; non le ho mai viste in vita mia e non sanno neanche come mi chiamo però sanno cosa ho scritto nel mio libro.
Per questo ti ringrazio Emanuele.
L’utilizzo di uno pseudonimo, le strategie di promozione mantenendo la privacy: oggi è possibile farlo online ma abbiamo spiegato anche come farlo offline cercando di creare delle collaborazioni con i librai.
Le librerie stesse possono ordinare i libri in self publishing grazie servizi come amazon business per le librerie. Un prodotto cartaceo fisico, sviluppato e promosso con le tecniche di web marketing e mantenendo la privacy.
Molto molto interessante.
Grazie signor Tripson ci aggiorneremo a brevissimo, a presto!