Alessio Miglietta e la sua Letteratura Rock

Alessio Miglietta

BIOGRAFIA

Alessio Miglietta nasce a Roma nel 1984.
Una vita spesa ad analizzare silenzi, comportamenti e testi musicali, a creare trame di sogni e a fumare sigarette. Fa il suo esordio nel panorama letterario italiano nel 2011 con Cieli Di Valium. Il suo nome rientra nelle antologie poetiche “Il Federicano 2011” e “Poesie del Nuovo Millennio 2012”, con i testi Vintage e Tempo scelti per la pubblicazione nei due concorsi letterari. Sempre nel 2012 pubblica la raccolta poetica Requiem Di Vite & Amori, e partecipa al Concorso “MarteLIVE 2012/2013”, nella sezione letteratura, con i racconti Testamento Di Un Sognatore, Una Storia Nonsense e Rinascere. Nel 2013, vengono scelte per la pubblicazione le poesie Questa Notte e Maschere nelle antologie poetiche inerenti i concorsi letterari “Sotto L’Albero Delle Mele” e “L’Indice Delle Esistenze – Le Passioni”.
Successivamente, pubblica il romanzo Grunge (1984), e con la poesia L’Eclisse risulta tra i migliori del concorso “Prima Ragunanza sulle orme di Cristina di Svezia”.

SINOSSI

grunge-1984

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DENOMINAZIONE: Grunge (1984)
COMPOSIZIONE: acido lisergico, diazepamina, caffeina, dolore, realtà.
ECCIPIENTI: aspartame, aroma assenzio.
CATEGORIA: sedativo-ipnotici per l’anima.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE: trattamento topico delle ipertensioni da vita quotidiana.
INTERAZIONI: nessuna nota.
EFFETTI INDESIDERATI: irritazione cardiaca, emicrania, distorta percezione della vita.
AVVERTENZE: dopo la lettura, è consigliabile evitare il contatto delle mani con gli occhi.

Grunge (1984) prende spunto dal genere musicale che ha reso famosi gruppi come i Nirvana, per intenderci, negli ultimi anni Ottanta e nei primi anni Novanta – probabilmente fino alla morte dello stesso Kurt Cobain – prima dell’avvento del Britpop.
Proprio come i testi di queste band, che hanno contraddistinto questo genere “musicoemotivo”, Grunge (1984) è un grido d’aiuto, un invito ad aprire gli occhi e a stravolgere i meccanismi della realtà, un’esortazione a non buttarsi via. E a non cedere alle sirene della moda.
Grunge (1984) è la storia di un ragazzo come tanti, che combatte tra fierezza e frustrazione, districandosi tra le ortiche della vita, ripercorrendo i momenti che l’hanno cambiata alla radice, tanto che Grunge (1984), in più di un passo, sembra davvero il pezzo di un diario, ma in fondo è
una lettera aperta a se stesso, all’uomo che vorrebbe essere, a quello che non è stato, al suo migliore amico, al tempo che vive, alla donna che ama. È una disposizione di ideali, di sogni infranti, di aspettative che un po’ gli episodi, un po’ il romanticismo del protagonista, e un po’ il contesto sociale degli anni 2000 hanno sconvolto. Così facendo, il protagonista si fa radiografare da tutti coloro che non hanno mai capito o accettato il suo modo di essere, di esistere.
Scorrendo in questo testo, che fila via come un mare in tempesta contro una scogliera, si potranno notare una moltitudine di temi, trattati con i guanti, ma anche con le mani sporche. Quell’attaccamento all’immagine di Jim Morrison, così folle e poetico, leader dei Doors, e a quella
di Kurt Cobain, genio indiscusso e malinconico degli anni ’90, frontman dei Nirvana. Morrison, in alcune apparizioni, aiuta il protagonista con preziosi consigli sulle donne e sull’amore, mentre Cobain è visto come un personaggio da invidiare, da imitare, da comprendere, come se al
momento della sua morte fosse rimasto, a suo modo, incompiuto (come gran parte della gente crede ancora oggi).
Grunge (1984) è fatto di filosofie moderne ed estreme che si amplificano nell’insonnia, tra sogno e realtà, tra musica, amore e quotidianità, in una solitudine che rappresenta una fortezza in cui nessuno è in grado di entrare, ma che custodisce stanze in cui chiunque troverebbe la pace.
A meno che non si voglia entrare nel mito, in modo violento, razionale.
Grunge (1984) analizza ogni sfumatura del tempo che viviamo, perchè il protagonista potrebbe essere chiunque. Grunge (1984) analizza noi stessi, il rapporto con lo specchio, con il talento, con le paure, con le droghe, con gli psicofarmaci, con il mare, con Dio, con la morte, con il Club of 27. Ma soprattutto, con i bagliori di serenità che la vita concede.
Grunge (1984) ti porta a pensare che amore e solitudine, libertà e psicodramma, non siano altro che facce della stessa medaglia, e concede giusto il tempo di gustare il finale, prima che un vortice di pensieri scorra dentro, e faccia saltare tutti i nostri apparenti equilibri. Grunge (1984) è un viaggio esistenziale a tutta velocità, senza indossare cinture di sicurezza, ed è la prova che non sia soltanto un genere musicale, ma uno stile di vita. Da non confondere con Emo, perchè la differenza è strutturale, radicata nella vita vera, e non renderebbe giustizia. Una differenza che è palese, abissale. A prova di idiota.

L’INTERVISTA

1) Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita.


Mi chiamo Alessio Miglietta, 28 anni, schivo autore della provincia di Roma, impiegato. Scrivo da una vita, nasco come poeta e paroliere, prima di diventare cantautore. In una notte d’estate, scopro la bellezza di scrivere racconti (si veda la raccolta CIELI DI VALIUM), e da lì il passo verso il romanzo è breve. Non amo seguire schemi preimpostati, pertanto, nel 99,9% dei casi, spacco in due le folle. La mia scrittura viene amata alla follia, o odiata con tutte le forze, e credo che questo sia un bene, perché uno scrittore non può permettersi di passare inosservato. Essendo un romantico, mi piace pensare che un autore raggiunga il successo perché è bravo, non perché si vende, o è amico di …, parente di …, aiutato da …, ecc. Ma perché è bravo. Semplicemente.

2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?

Dopo una prima esperienza densa di ostacoli riguardante la mia opera d’esordio, CIELI DI VALIUM (oltre a un editore non esattamente eccelso, la fretta di pubblicare e la giovane età), ero un pò scettico sulla possibilità di ripetere l’esperienza, perciò, dopo aver pubblicato a livello indipendente la mia raccolta poetica REQUIEM DI VITE & AMORI, su Magazzino51, avevo praticamente finito GRUNGE (1984). Ripartì quindi, a fari spenti, la ricerca di un editore serio e affidabile. Un “safari” che durò per quasi tutto il 2012, tra proposte a pagamento e oasi di felicità invisibili persino con l’assunzione di LSD. Poi incontrai casualmente Alessandro Vizzino, mi innamorai del suo progetto e iniziò questa collaborazione che, seppur solo all’inizio, sta già portando ottimi risultati.

3) Hai esperienza di scrittura di un blog?

Certamente, il mio blog cielidivalium.blogspot.it è una parte imprescindibile della mia scrittura e, credo, di una parte delle copie che vendo. Mi permette di avere una certa visibilità, oltre a un numero sempre crescente di visitatori. Avere un buon blog è un pò il biglietto da vista di un autore, e anche se un pò minimalista negli “arredi”, il contenuto non deve mai essere scontato.

4) Prima della pubblicazione su cartaceo, tramite internet alcuni autori stanno distribuendo gratuitamente la propria opera in formato digitale: reputi che ciò possa favorire o inficiare le vendite reali del libro, ovvero quelle posteriori alla pubblicazione cartacea?

Credo che questo sistema possa favorire notevolmente altre pubblicazioni successive di un autore, in quanto darebbe modo di sottolineare il suo stile, le idee e i concetti. Creerebbe un precedente utile al potenziale lettore. Per mancanza di statistiche personali, però, non so dire esattamente se con questa strategia si amplifichino le vendite del cartaceo.

5) Quali sono i consigli che daresti a uno scrittore che vuol promuovere autonomamente la propria opera?

Di farsi vedere, qualunque cosa succeda. Di far parlare di se, nel bene e nel male. Di partecipare a incontri, presentazioni, concorsi letterari, letture. E soprattutto, ottenere il maggior numero di recensioni possibile. Certo, se poi si hanno agganci in televisione (ma personalmente, non sono così fortunato) è bene lanciarsi con la fionda.

6) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?

Se tutto andrà secondo i piani, entro Natale 2013 finirò un nuovo romanzo. Spero già per quella data di togliermi qualche soddisfazione con GRUNGE (1984). Al momento sono in gara con il romanzo in svariati concorsi (credo che in caso di vittoria siano una buona vetrina), partecipo a qualsiasi serata possibile di reading, recitando al pubblico monologhi tratti dal libro e racconti. Sono in contatto con le redazioni giornalistiche locali per articoli e recensioni sul libro. Nuove strategie? Se incatenarsi nudi in qualche piazza di Roma può esserlo, probabilmente un giorno lo
farò. I media morirebbero per queste cose. In quel caso occhio ai TG …

 

Sito web: cielidivalium.blogspot.it /

info.cielidivalium@gmail.com
Contatti: www.edizionidrawup.it
info.grunge1984@gmail.com

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