Abel Montero esperto Self Publishing
Ciao a tutti e benvenuti a questa nuovissima intervista di Self Publishing Vincente e Scrittore Vincente. Per me è veramente un onore avere dall’altra parte un fuoriclasse italiano del self publishing: Abel Montero. Ciao Abel, dicci chi sei e di che cosa ti occupi.
Ciao Emanuele, grazie per avermi invitato, ne sono onorato. Ho seguito molte delle tue interviste e mi sono sempre chiesto se sarebbe mai accaduto di poter essere uno dei tuoi ospiti, e adesso sono veramente contento di essere presente. Sono Abel Montero, creatore della Saga del Protettorato, scrivo fantasy e fantascienza e sono sul mercato dal 2015. Ho cominciato a infastidire la gente con le mie storie su Wattpad, una piattaforma di social reading. Mi sono documentato e poi ho deciso di intraprendere la strada della pubblicazione professionale indipendente.
Pochi minuti fa, parlavamo proprio della tua passione per il self publishing, dello studio che hai fatto sulle piattaforme più performanti, delle strategie di promozione, del salto internazionale che ti stai apprestando a fare e della prospettiva di vivere di self publishing. Parlaci liberamente di questi aspetti perché, una persona come te, può far sognare tanti dei nostri seguaci e ascoltatori, perché assolutamente di esempio. Parlaci di questa esperienza e di questa visione.
Innanzitutto, ti ringrazio perché le risorse che mi hai messo a disposizione sono le risorse che avrei voluto avere subito a portata di mano, non so se è perché ho cercato male all’epoca, ma mi sarebbe piaciuto poter stare a contatto con tanti altri colleghi. Il panorama della pubblicazione indipendente è cambiato, si è evoluto negli ultimi anni: ci sono molte più risorse e più possibilità di interagire con gli altri. Mi sono documentato perché conoscevo le possibilità di pubblicarsi in maniera indipendente. Leggevo già autori indipendenti, prima fra tutti Carla Monticelli, che conoscevo già per altre esperienze nell’ambito della fantascienza. La cosa più importante è stata quella di capire come si producevano, come si pubblicizzavano gli autori dall’altra parte dell’oceano, in America fondamentalmente. Poi utilizzando le piattaforme che mettono a disposizione corsi, soprattutto Skillshare, in inglese, per comprendere come utilizzare ad esempio Kindle Unlimited, come produrre il file, ma anche come fare editing personale prima di arrivare a un editing professionale che riferisca il testo.
Hai studiato su un corso in inglese come fare editing italiano?
No, ti fanno fare editing in inglese.
Scopri come Pubblicare il Tuo Libro
Però tu pubblichi in italiano?
Certo, però i principi basilari che servono per definire e modificare un testo si possono applicare in qualsiasi lingua. Quelle per produrre un file, che sia già un romanzo finito, prima di arrivare a qualcuno che ti aiuti come gli editor, i copyeditor, che devono seriamente toccare il testo dopo che l’autore ci ha lavorato. Quindi, le mie risorse fondamentali sono venute dallo spiare gli autori indipendenti americani e poi dall’ossessionare gli autori che già lo facevano, come Carla. Sono andato per tentativi e sono andato a vedere come le risorse funzionassero in Italia. Ho deciso di arrivare alla pubblicazione testando sulle piattaforme di social reading, Wattpad prima di tutto, per capire come costruire un pubblico. Una delle prime cose che ho compreso è stata quella che gettare un romanzo nella bocca dei leoni senza pubblicizzarlo a dovere, senza avere un piccolo zoccolo duro di followers, sarebbe stato controproducente, una morte nella culla. Quindi, ho creato questa comunità su Wattpad e poi, quando ho deciso di passare alla pubblicazione professionale, una buona parte di questi lettori mi hanno seguito e alcuni di loro sono diventati dei collaboratori. È stato bello, non mi posso lamentare. È stato un processo in crescendo. E, come dicevi tu, la prossima tappa è quella di trasportare le mie serie di fantascienza e fantasy verso il mercato americano.
In questa fase, in cui hai appreso quali sono le strategie, hai conosciuto quelle che sono le risorse, gli strumenti, quali sono state le difficoltà più grandi che hai dovuto superare?
La fretta. Diciamo che la maggior parte degli autori con cui ho a che fare, che mi chiedono consiglio e mi seguono sui social network, si trovano nella stessa situazione in cui mi trovavo. Il fatto di avere un romanzo per cui si è lavorato per tanto tempo, a cui si crede, che si ama profondamente con dei personaggi che ci ossessionano ormai da molto, il desiderio è quello di farlo leggere a quante più persone possibile, di mettersi in gioco e sapere cosa ne pensano. Se, da una parte, questa è una forza potentissima, dall’altra può essere uno sgambetto. Si può correre infatti il rischio di mettere sul mercato qualcosa di non ancora pronto, non al massimo delle sue potenzialità, che non abbia una copertina adeguata, ma anche per il modo in cui lo si introduce agli operatori del settore. La prima difficoltà è stata quella di imparare a prendermi il giusto tempo per produrre ogni singolo volume, per capire come ogni testo richiedesse un tempo diverso, perché ci sono pubblicazioni diverse, pubblici differenti e diversi modi di approcciare ai lettori a cui si punta. Non credo tanto alle etichette che dicono questo romanzo è adatto a grandi e piccoli e farà felici tutti i lettori. No, ogni romanzo va a toccare uno specifico tipo di lettore, sono pochi quelli veramente onnivori. Quindi, capire quanto tempo investire, come investirlo e a chi proporre il romanzo, sono state le difficoltà più grandi, quelle che mi hanno preso più tempo. Sto imparando.
Quali piattaforme utilizzi per pubblicare?
In questo momento utilizzo Kindle al 100%, quindi i romanzi sono su Amazon, sia in formato flessibile che cartaceo o con copertina rigida. Qualche tempo fa ho utilizzato anche un intermediario americano, Intranspark, che mi ha stampato le copertine rigide di tutti i romanzi. Venivano stampate in Inghilterra e distribuite su Amazon in Italia, le versioni italiane che poi sono le uniche disponibili. Mi sono trovato bene perché la qualità del prodotto era altissima e le copie cartacee rigide hanno distribuito anche in Mondadori e in altre piattaforme. Solo che, essendo un’azienda che fa base in America e avendo anche le stamperie in Inghilterra, vedono lo store italiano di Amazon come un mercato secondario e hanno cominciato a creare un po’ di problemi di distribuzione. Ho deciso così di chiudere baracca e passare alla distribuzione con copertina rigida di Amazon. Adesso posso dire di essere tra le braccia di Amazon al 100%, sia per il digitale, che con le copertine flessibili o rigide.
Che tipo di strategie di marketing utilizzi? Fai delle promozioni gratuite dei tuoi ebook, visto che dai l’esclusiva ad Amazon?
Sì, tutti i miei ebook sono su Kindle Unlimited quindi percepisco il guadagno dalla quantità di pagine lette di ogni singolo romanzo, oltre che sul terzo di copertina delle copie vendute. Ho provato anche a fare promozioni con le giornate gratuite, distribuendo l’ebook in maniera gratuita ma l’ho trovato controproducente perché, sono ebook che restano confinati sul Kindle e non si leggono mai perché il lettore, che non ha speso del denaro, non avrà mai voglia di leggerli. Ma ci sono periodi dell’anno in cui ho deciso di abbassare i prezzi, come per il Black Friday, e di mettere prezzi concorrenziali sia per l’ebook, che per il cartaceo. Ci sono periodi abbastanza interessanti, soprattutto nel mese di novembre e di dicembre, in cui ho triplicato la quantità di ebook e di flessibili.
Utilizzi le Amazon Ads?
Le uso poco, ma perché sto imparando e, in virtù di quello che dicevo prima, ho imparato che devo prendermi il giusto tempo per sperimentare e per capire. Uso più quelle di Facebook e di Instagram. La maggior parte dei miei followers arriva da Instagram. Ho subito puntato sulla confezione dei miei romanzi, ho una formazione di direzione artistica pubblicitaria, per diversi anni ho fatto il freelancer e quindi, ho una buona preparazione per la grafica. Essendo, i miei romanzi, attraenti dal punto di vista estetico, sono la gioia dei Bookstagrammer. Quindi la maggior parte delle promozioni vanno a pizzicare quel tipo di lettore su Instagram, che vuole il libro bello da leggere, ma anche bello da esporre sulla biblioteca.
Fai delle sponsorizzate su Instagram, corretto? E quindi andiamo direttamente al link di Amazon o a un sito web?
Metto il link alla pagina del profilo autore di Amazon, che raggruppa tutti i miei romanzi. Questo tipo di promozione, però, deve essere accompagnato dalla campagna di pre-lancio. Uno dei corsi più interessanti che ho trovato su Skillshare, piattaforma dove ci sono insegnanti americani, è quello che ti aiuta ad organizzare la campagna di pre-lancio. Insegna anche a creare un buon press kit per cercare di scegliere, selezionare, contattare i profili su Instagram o i blogger che possono pubblicizzarci e a produrre tutto il materiale in anticipo. Si parte dalla presentazione della trama, al formato, ai vari link, al materiale pubblicitario che fa da corredo come, banalmente, segnalibri o cartoline, cose che fanno fare una bella figura. Se la campagna di lancio è attuata bene, se c’è una buona comunicazione, il passaparola che attivano loro, potenzia la campagna pubblicitaria che c’è su Instagram o su Facebook. Con me ha funzionato.
Per quanto riguarda i segnalibri, come fai nella promozione online, a utilizzare questi strumenti pubblicitari fisici?
Seleziono sempre un numero relativamente piccolo di blogger o profili Bookstagram che mi piacciano, magari perché abbiamo letture in comune o perché vengono a visitare la mia pagina Instagram, dove condivido quello che sto leggendo. Se desidero che il mio romanzo sia nel loro profilo Instagram preparo il press kit dove ci sono soltanto materiali digitali, come estratti di versioni ARC e Advanced Reader Copies del romanzo. Chi accetta di produrre dei contenuti interessanti come recensioni, descrizioni dei personaggi o soltanto dei video che illustrano piccole porzioni dell’atmosfera del romanzo, riceve anche la copia fisica. Assieme alla copia fisica, arrivano decorazioni tipo spille, bende, e tutti questi materiali pratici. Punto molto a confezionare il romanzo in modo che sia esteticamente attraente. Penso di essere stato il primo self publisher a portare la copertina rigida in Italia, quando Amazon non le faceva E questo mi ha portato una grande visibilità.
Trovo una grandissima affinità fra le tue strategie e quelle di Bookness, servizio con cui creiamo un prodotto per gli imprenditori: il libro fisico cartaceo. Il libro è un elemento di re marketing ed è un prodotto che quando hai fra le mani crea autorevolezza ma, soprattutto, diventa memorabile. Tu stai facendo la stessa cosa! Utilizzi il tuo libro fisico come strumento per attrarre l’attenzione di potenziali partner promozionali e, in questo modo, rendi ancora più solida la tua immagine di autore professionale, sei ancora più autorevole e il tuo marketing cresce, così come i risultati delle vendite. Complimenti per ciò che fai, perché il tuo approccio nasce dalla sperimentazione. Sei uno sperimentatore e una persona che va ad ottimizzare, cosa che dovrebbero fare tutti, ma serve una strategia, servono le conoscenze, studiare e, ancor più, applicare. Qual è il consiglio che tu potresti dare a un autore fiction in Italia, che vuol fare self publishing e che, magari, vuole arrivare, come te, ad avere una rendita vera con il self publishing ogni mese?
Probabilmente la parte fondamentale è quella di uscire dal guscio. La maggior parte di coloro che scelgono di essere scrittore è una persona introversa, che mette nero su bianco un qualcosa che ha a che fare con la propria interiorità, con le proprie emozioni, con quello che si vuole comunicare. Ma, al giorno d’oggi, qualsiasi lettore forte vuole avere un contatto personale con l’autore e il consiglio che posso dare è quello di cercare e di stare in contatto con i propri lettori. Sono molto aperto, soprattutto su Instagram, chiedo costantemente la loro opinione. Interagisco con loro, rispondo ai loro messaggi, faccio dei sondaggi per cercare di capire cosa gli piace e cosa non gli piace, per cercare di renderli partecipi del percorso produttivo del romanzo, in quanto ne hanno letto porzioni o mi hanno dato dei consigli. Ho avuto il forum pieno di sondaggi di persone che, in qualche modo, mi hanno dato i loro feedback sul romanzo e che poi sono anche citate nei ringraziamenti. Pur essendo una persona estremamente introversa, se io continuassi a stare chiuso nel mio profilo di Instagram e mettere ogni tanto qualche cuoricino, senza interagire con nessuno, probabilmente non avrei mai raggiunto il tipo di gradimento e il tipo di vendite che sono riuscito a raggiungere adesso. È difficile ma, a poco a poco, si può arrivare a condividere delle cose importanti con i propri lettori che diventano parte di una comunità. Bisogna sforzarsi di fare comunità, altrimenti non si arriva da nessuna parte.
Questa è una legge basilare del marketing, quella di sondare e testare il proprio pubblico. Quello che fai è interessante, sia per quel che riguarda la fase promozionale, post pubblicazione, ma anche durante il processo creativo, proprio mentre scrivi i tuoi romanzi. Come fai in questi casi? Condividi delle parti che hai già scritto?
Questo è ciò che di buono mi è rimasto da quella piattaforma di social reading, che non posso più seguire più perché non ho tempo. In quella piattaforma c’erano proprio i commenti sotto ogni capitolo che veniva condiviso gratuitamente per tutti. Quello che faccio adesso, in scala minore perché, ovviamente, non posso avere settemila followers come quelli che ho su Instagram e commentare ogni romanzo, ma pubblico con largo anticipo la copertina del romanzo, in modo da testare il terreno, per vedere che tipo di reazione c’è. Spesso faccio scegliere ai lettori, quale dei progetti in corso deve arrivare a pubblicazione prima degli altri. Poi vado a pizzicare quelli che rispondono in maniera più attiva alle mie stories su Instagram o ai miei post e propongo loro di partecipare ad un gruppo di beta reading che ho su Telegram, dove un gruppo di persone legge capitolo per capitolo quello che pubblico. Così ricevo i loro riscontri e risposte a dei sondaggi su Google. E mi hanno veramente aiutato a rendere migliore ogni pubblicazione. Prima ancora di arrivare ai professionisti che rifiniscono il testo, che fanno editing strutturale e formale, questo romanzo ha già ricevuto tutta una serie di feedback particolari che hanno scremato, migliorato l’opera, permettendomi anche di capire se stavo svincolando. C’è una produzione collaborativa con tante persone che sono lettori, altri autori, recensori o semplici appassionati.
Molto interessante. Quindi, come strumenti e siti web abbiamo Skillshare per i corsi online; Telegram per creare un gruppo privato di beta reader. Poi, Google form che è uno strumento straordinario gratuito per fare sondaggi, che io stesso utilizzo e consiglio. Senza dimenticarci di Instagram, per promuovere in maniera visiva i prodotti editoriali e direi, fondamentale soprattutto per i libri di fantascienza, la grafica, la copertina che è l’elemento predominante, il faro del marketing di un libro di fantascienza.
La letteratura fantasy, in Italia e nel resto del mondo, naviga meravigliosamente su Instagram perché, essendo un social basato sulle immagini, quel tipo di approccio è naturale e organico. Da lettore, ho cominciato a usare Instagram prima ancora di utilizzarlo come strumento per pubblicizzarmi e lo consiglio a tutti.

Senti Abel, faccio una considerazione rapida con te. Prima hai parlato di Wattpad, e abbiamo visto che questa piattaforma ha avuto un trend, poi di Instagram che è relativamente recente come social network, poi della pubblicità su Facebook, e Amazon Ads lo stai utilizzando da poco.

Siamo in un contesto dove gli strumenti online promozionali tendono a vivere una tendenza di crescita e decrescita, siamo dipendenti da essi e, di conseguenza, da questa tipologia di strumenti.

Hai mai pensato di focalizzare il marketing su un sito web, tramite delle relative strategie, proprio per evitare questa oscillazione degli andamenti? Ci stai già lavorando? Come pensi di fare? Lo farai da qui a breve?

Lentamente, perché è un lavoro che deve crescere in maniera necessariamente organica. Sto sfruttando le mailing list per divulgare regolarmente gli aggiornamenti, nella giusta misura per non infastidire i lettori.

Ma anche per dare lo stesso tipo di risorse, di link e di aggiornamenti sul sito, perché spesso succede che ci sono edizioni contrastanti, magari una vecchia edizione di un romanzo potrebbe essere indicizzata male su Amazon. E spesso, quello che incoraggio a fare ai miei lettori è di andare a cercare gli aggiornamenti e le risorse sul sito perché ci sono gli ordini di lettura, i link adatti ad ogni edizione.

Le mailing list sono quegli strumenti che mi servono per contattare quelli che poi fanno parte degli street team, quelli che mi pubblicizzeranno dopo la pubblicazione effettiva del romanzo. Quindi sì, la dipendenza da social network dovremmo cercare di diminuirla. Viviamo nella speranza che, invece, i siti web se creati bene, possano essere indipendenti da questo tipo di mode.
.

Qual è il tuo sito?
Abel, dicci qualcosa delle copertine dei tuoi libri.
Con piacere. Il mio romanzo fantasy Le cronache di Kiengir, ha la copertina lucida, ed è quello che mi ha pagato le bollette durante il Covid. Poi c’è la Saga del Protettorato, che comincia con Il ragazzo bendato e poi va avanti per quattro volumi. Il successivo verrà pubblicato il prossimo anno insieme al secondo volume di Le cronache di Kiengir.
Abel, ti faccio la domanda da un milione di dollari poi ti lascio nella tua Bergamo. Quanti lettori hai avuto da quando hai iniziato la tua avventura?
Quasi dodicimila.

Fantastico.

Abel, ti mando un abbraccio, un caro saluto e ti ringrazio per la tua disponibilità. Complimenti!

Grazie a voi.
Scopri come Pubblicare il Tuo Libro

Scarica Gratis le Risorse

Inserisci solo la Tua Email principale e clicca su pulsante "Scarica Subito" per scaricarle in pochi secondi (mentre sono ancora disponibili)

Privacy UE

You have Successfully Subscribed!

Pin It on Pinterest

Share This