Se ne è discusso già tanto, ma contro chi cerca di frodare le persone, secondo me, non bisogna mai stancarsi di informare con giustezza e integrità. Mi sto riferendo ovviamente a tutti quei siti che offrono a pagamento le recensioni di libri, oppure interviste a scrittori, l’inserimento della biografia dell’autore nel sito ecc. In cambio propongono la popolarità nel web, migliaia e migliaia di visite, la salita nei primi posti dei motori di ricerca ecc.
Ho deciso di scrivere questo post a seguito di una segnalazione fattami dallo scrittore fantasy Ennio Masneri, che mi ha sottolineato quanto questo fenomeno sta sempre più diffondendosi, purtroppo, in questi ultimi periodi.
Prima di tutto va detto che le recensioni, i guest post, le interviste, le citazioni su siti che hanno un buon seguito di lettori che potrebbero essere interessati al tuo libro, sono di vitale importanza per la creazione del tuo brand di scrittore.
Recensioni a pagamento, perché no?
Quindi, se un sito con un alto page rank, con elevata interazione da parte dei lettori, con contenuti che sono rinnovati ed estesi frequentemente, e soprattutto con un seguito di visitatori che manifestano interessi e gusti che sono in sintonia con i temi trattati nel tuo libro, ti dovesse chiedere un pò di soldi per pubblicare un articolo che parla del tuo libro, alla fine non ci sarebbe niente di male. Anzi, è pubblicità che paghi, alla stessa maniera in cui potresti pagare una qualsiasi agenzia di comunicazione, oppure la pubblicità online con Google Adwords, Facebook Ads, Linkedin Ads o YouTube Ads. Va comunque pattuita una cifra che sia ragionevole.
Se invece ti chiedono di pagare per pubblicare su un sito che è spacciato come visitatissimo ma che in realtà non lo legge nessuno, allora questa è una truffa. A tal proposito riporto questo articolo sui spillasoldi che è emblematico di certi soggetti che ci sono online, che oltre a truffare sono anche potenzialmente pericolosi.
Pagare per pubblicizzare un libro che parla di amore su un sito di informatica?
Ho visto poi autori che pagano per pubblicare recensioni su siti che trattano al 99% di gossip e al cui interno hanno un sezione povera di cultura. Non credo che giovi molto agli scrittori pubblicizzarsi su certi spazi, a meno che non promuovono un romanzo che si nutre delle storielle contemporanee del gossip. Bisogna fare attenzione, perché in taluni casi si pensa di pagare per aumentare la popolarità del libro, quando invece si sta creando un danno all’immagine del libro stesso.
Come riconoscere i siti che propongono recensioni a pagamento in cambio di traffico, senza essere ingannati con risultati promozionali nulli?
- Analizza i contenuti del sito. Il sito deve essere attinente a ciò che è trattato nel tuo libro e deve trasmettere un’immagine di uno spazio web che discute di prodotti editoriali in modo serio e attendibile.
- Verifica quante condivisioni sui social network ricevono i vari articoli (ad es. quanti “Mi Piace” di Facebook) e soprattutto quanti commenti, in media, ricevono gli articoli stessi che appartengono alla sezione in cui verrà pubblicato il tuo post.
- Verifica su Alexa Rank il numero di siti che puntano al sito in cui ti viene proposto di pubblicare e in che posizione sta il sito nel ranking di Alexa. Ad esempio Scrittorevincente.com, il 6 gennaio 2013, ha 69 siti che puntano ad esso ed è in 36177° posizione tra i siti italiani nella classifica di Alexa.
Ci sono diversi ranking online, e ognuno è piuttosto approssimativo nei suoi calcoli, tuttavia Alexa è sicuramente uno dei più attendibili.
Esempio di recensione a 30 euro
Supponiamo che ti sia proposto per 30 euro una recensione su un sito che ha migliaia di visite al giorno e che garantirà maggiore visibilità al tuo libro. Ciò che dovrai fare è capire di cosa tratta il sito e se è vero quanto ti è stato detto.
Se il sito si occupa di altro, che non sia cultura seria, allora lascia stare.
Se si occupa di cultura e non c’è nessun commento sui vari post, le condivisioni sociali sono scarse, su Alexa il ranking è anonimo e i siti che puntano ad esso inesistenti, lascia stare.
Consigli semplici per portare il traffico che vorresti, evitando di pagare recensioni a pagamento
Se proprio hai soldi da investire, ti consiglio di farlo in formazione su come promuovere al meglio il tuo libro (non ti sto proponendo i miei corsi per forza, ce ne sono tanti altri che puoi trovare online).
Impara ad esempio come scrivere un buon post su un blog.
Impara poi come pubblicizzare subito il blog:
– sui diversi social network di cui fai parte tu e soprattutto ne fanno parte i tuoi potenziali lettori ,
– nelle sezioni dei siti di social bookmarking e article marketing in sintonia tematica col genere del tuo libro,
– sui forum e blog che trattano il tema del tuo libro.
Nel frattempo impara anche come far iscrivere potenziali lettori del tuo libro sul tuo blog, in maniera che ogni volta che scrivi un post invii una email, con un solo click, a tutti i tuoi iscritti, attraverso un sistema di email marketing.
Se impari queste tecniche (ci vuole qualche giorno di studio), avrai gratis tutto il traffico che vorrai per i tuoi articoli e potrai crearti le basi reali per promuovere con efficacia il tuo libro e anche per crearti una carriera di web writer.
sacrosanta verità che spesso sconosciamo o ignoriamo e lasciandoci prendere dalla foga premiamo sull’acceleratore, dimenticando che alla prossima curva il laser del radar permetterà a qualcuno di “contattarci”, ma non per leggerci.
Purtroppo è verissimo questa realtà è assai diffusa, l’ho anche sperimentata in prima persona per cercare di promuovere i miei libri. Occupandomi io stessa anche di recensioni di libri penso sia indispensabile fare attenzione ed affidarsi a chi ha una certa competenza. Una buona pubblicità del proprio libro è importante, ma le truffe sono dietro l’angolo, è meglio valutare bene a chi ci si rivolge.
credo che le recensioni a pagamento siano sempre contropruducenti, perché poi, se la gente se ne accorge, comincia a pensare che TUTTE le recensioni del tuo libro siano taroccate. A questo punto meglio investire i soldi in una pubblicità vera e propria, oppure regalare il tuo libro a qualche giornalista che possa essere invogliato a parlarne
In effetti non si tratta del mio caso che si è , non risolto, nella promozione del libro. A parte l’inserimento in siti on line non mi risultano altre iniziative prese dall’editore. certamente validi i tuoi consigli che forse richiedono una maggiore applicazione che non sempre un neofita è in grado di seguire. La tua predente mail ipotizzava una , seppur sommaria valutazione, per una possibile INTERVISTA per aumentare la visibilità dell’opera; non mi sembra ci sia alcun cenno nella presente mail. Carissimi Saluti Francesco Paolo Gianuario
ops… controprOducenti!
Ciao Corrado, ‘chi va piano va sano e va lontano’ diceva un vecchio detto…
Ciao Michela, basta solo un pò d’attenzione.
Tra l’altro ho visto che il tuo sito http://www.michelazanarella.it/ è ben messo su Alexa con 23 link esterni, complimenti!
Ciao Alberto, hai perfettamente ragione sul rischio di omologazione delle recensioni che non ho citato nel post. Chi naviga online e consulta le pagine dei vari libri non è di certo stupido, e se ne accorge quando ci sono situazioni ‘artefatte’
Ciao Francesco, non ho capito a quale intervista ti stai riferendo. Ti scriverò in privato. Grazie
Pieno di spunti, come sempre, l’articolo di Emanuele e divertentissimo il post pubblicato da “Roba da scrittori” (“Gli spillasoldi”, linkato nell’articolo SV). In fondo, chi non è ancora mai incappato in questo pazzo scatenato di “Consigliamoci un libro”? Conoscevo anche il suo nome e cognome, ma purtroppo non mi sovviene. Casi come questi, in verità, data l’evidente demenza del soggetto, mi inducono più a sorridere che ad arrabbiarmi. A ogni modo, questo non è l’unico caso ed Ema ha fatto benissimo a porre l’accento sulla questione. Ne approfitto per chiedere una cosa, a Emanuele e a chiunque vorrà rispondermi: premesso che il mio sito personale (www.alessandrovizzino.it) è un po’ fermo da qualche mese e attualmente è in restyling, premesso altresì che in mesi precedenti ha però prodotto un numero assolutamente importante e vero di traffico, premesso in terza analisi che ha 15 siti esterni collegati, come mai AlexaRank non lo classifica (né adesso, né in controlli passati, anche in tempi di maggior sviluppo del sito)? Esiste qualche procedura particolare da fare oppure il processo è totalmente automatico e devo considerare la cosa una svista del sistema Alexa o una sfiga particolarmente frequente intorno alla mia persona? :-) Scherzi a parte, mi piacerebbe capire da chi ne sa più di me in merito all’argomento. Ciao e grazie a tutti. E sempre… “in campana”! ;-)
Ciao Alessandro
molto fondate le tue osservazioni.
Ti consiglio i due segueti link per approfondire l’argomento:
http://www.impresapratica.com/seo/alexa-rank-se-la-conosci-lo-ignori/
http://www.immenso.org/9690/google-pagerank-vs-alexa-rank-qual-e-il-migliore/
Tu che sei un webmaster, rifletti su come funziona Google Analytics, ossia attraverso un javascript che deve essere installato sulle tue pagine. Pagerank (da Larry Page fondatore di Google), da quanto ne so io, si basa su Analytics. Il javascript è oramai una tecnologia vecchia per il web e non in grado di spazzolare uniformemente l’universo online. Alexa non funziona attraverso Javascript ma usa un algoritmo più ‘democratico’, seppur con dei limiti evidenti ad esempio nell’individuazione corretta dei link esterni.
Anche con ScrittoreVincente, a spanne, ho notato che dovrei avere molti altri siti che lo linkano. Tuttavia vale la considerazione fatta alla fine del secondo articolo di cui sopra:
‘Se si è attenti alla link popularity di un sito web, è bene soffermarsi (ma non fossilizzarsi) sul page rank. Se invece si sta attenti alle visite, l’Alexa rank è da non sottovalutare.’
ciao Emanuele, naturalmente il pazzo scatenato di cui parla Alessandro alla fine ha avuto la meglio anche su di me. mi ha scassato talmente che alla fine ho ceduto per esaurimento (in più era natale…)
mi sembra che la cosa migliore sia di spedire il libro a qualche giornalista, come hai scritto in un tuo precedente articolo. ciao e di nuovo buon anno!
Ciao Toni! ho visto il sito di consigliamoci un libro, e fanno anche più recensioni al giorno. Diventa un guadagno interessante… di che cifre stiamo parlando per una recensione?
Grazie Emanuele per i tuoi consigli, sempre utili, perché ricchi di informazioni.
Ad esempio hai comunicato un buon metodo per aiutarmi a capire i siti che valgono da quelli che non valgono.
Quanto alle recensioni a pagamento più in generale…. Rispondo dicendo che
in genere metto un muro divisorio abbastanza consistente tra chi fa le cose per soldi, e quindi in modo commerciale, e chi lo fa per passione. Io sono dell’idea che lucrare sul lavoro altrui è sia poco morale, sia controproducente. Che me ne faccio di una recensione per cui ho dovuto pagare? Sarà realmente sincera? O sarà positiva perché pagata? Io onestamente le evito come la peste.
Persone come “Consigliamoci un libro” rovinano anche chi, come me, le cose non le fa per soldi ma per passione. Il mio progetto del programma Crisalide (http://www.radiovortice.it/?page_id=2104) è volto a donare un’intervista on line per dare la possibilità a chi scrive di farsi pubblicità. Non c’è pagamento economico, solo uno scambio tra autori, reciproco e alla pari, volto a incrementare la promozione reciproca e la creazione di una rete di autori che si aiutano tra loro in un mondo editoriale in crisi.
Le recensioni invece le faccio gratis (http://giovannigarufibozza.wordpress.com/le-mie-recensioni-agli-autori-emergenti/), perché nessuno può corrompere il mio pensiero. Se un libro mi piace lo sostengo e lo elogio; se mi fa innamorare, scrivo quanto di meglio possibile; se non mi piace, lo ammetto. Se mi facessi pagare peccherei in una qualità che amo conservare: la sincerità, stessa dote che amo in chi legge i miei testi.
Pagare per farmi riempire di complimenti… non ne ho bisogno, grazie. Mi sembrerebbe di auto-danneggiarmi.
Nel settore del marketing librario, le mail di ScrittoreVincente sono tra le più oneste, produttive e pregne di contenuto originale, utile e gratuito del web (lo dicono le decine di autorevoli recensioni che ha il mio sito più di ogni altro del settore).
Nella newsletter di ScrittoreVincente c’è contenuto gratuito a fiumi, anni di lavoro, purtroppo per me e per mia moglie che dice:
‘Ma chi te lo fa fare?’
Lo faccio perché amo ciò che studio, ciò che scopro e che può essere utile per gli autori che mi seguono.
Amo condividere.
Gianuario, dopo aver scritto il commento sopra, mi ha scritto che si è confuso, perché ha interpretato male una email che ha ricevuto senza leggerne tutto il contenuto.
Gianuario lo può anche evidenziare in questa pagina.
Ci si può iscrivere alla newsletter di ScrittoreVincente da questa pagina:
https://scrittorevincente.com/109Segreti.html
Grazie Giovanni
so bene quanto valida e onesta sia la tua attività sul web, seppur giovane ma giù molto ‘avanti’, come ti ho segnalato più volte.
Anche io mi sono rivolto a te
https://scrittorevincente.com/stampa/
con l’intervista a RadioVortice, avendo la prova diretta della qualità della tua comunicazione e della validità delle informazioni che divulghi.
Complimenti!
Comunque Alexa Rank non è l’unico strumento che può essere usato per verificare la popolarità di un sito, oltre a Page rank se ne possono usare altri che si possono trovare facilmente nei motori di ricerca.
il succo del post non è usare Alexa Rank, ma fare delle verifiche con degli strumenti attendibili, che si trovano gratis online, sulla popolarità dei siti che si spacciano come colmi di visite, quando invece….
per fortuna siamo “solo” a quota 20 euro… però come sottolinei tu, a fine giornata dev’essere un buon guadagno. tutto sommato, come ti ho già detto, mi sono fatto prendere dal clima natalizio! ancora non ho visto la recensione, ma a questo punto pazienza… La prossima volta sarò più tempestivo nel leggere i tuoi post!
adesso ho deciso di mandare i comunicati stampa ad alcuni giornalisti, come mi hai suggerito…almeno lì, a parte qualche spiccio per le spese postali, soldi non ne vogliono!
ciao
Ah Ah Grande Toni!
sicuramente mandare i comunicati stampa è una scelta più saggia
magari non risponde nessuno, ma in questi casi va fatto perché… tutto potrebbe succedere, la vita è meravigliosa ;-)))
purtroppo quella della recensione a pagamento è una piaga che ha raggiunto livelli imbarazzanti soprattutto durante lo scorso anno, dimostrandosi capace di muoversi in diversi settori e business anche distanti anni luce dall’editoria come il mio, che tratto pneumatici online.
Richieste economiche per mini recensioni, inserimento di normalissimi link di scambio (noi a gratis, loro a pagamento chiaramente) e così via.
Meglio non farsi fregare: ci sono ottimi siti ed altrettanti ottimi recensori che traggono il logo guadagno dal sito stesso che ospita i loro pezzi, di qualità.
Informazioni interessanti! Grazie!