Dato che ScrittoreVincente.com è un sito completamente orientato ai lettori-scrittori e vuol essere un reale strumento di supporto per capire come, quando e perché promuovere la propria opera, l’articolo di questa settimana riguarda la risposta che ho dato a un commento dello scrittore MJR che mi pone due domande (il commento si riferisce al mio articolo numero 10).
Quando dici “Se però riceverai ogni tanto critiche positive, buone recensioni, commenti che supportano la tua opera”, il tuo “ogni tanto” lo puoi quantificare? Ti spiego…io credo in quello che ho scritto, altrimenti non l’avrei mai fatto pubblicare…ma il mio “ogni tanto” è molto “ogni tanto”…Allo stesso tempo però io continuo a scrivere le mie “belle” frasi ad effetto non prendendomi però troppo sul serio, altrimenti potrei “perdere la testa” pensando a quanto io mi possa sentire “ignorato”, poeticamente parlando… Secondo te (seconda domanda) il mio non prendermi troppo sul serio, è “rassegnazione artistica” oppure è “sacro fuoco”?P.S.:scusa se ti ho fatto domande troppo difficili, ma per quelle facili ho già le risposte…
Grazie
MJR
Certo che le questioni che mi ha posto Michele non sono propriamente banali. Io ho le mie risposte che sono incanalate nel sentiero tracciato da ScrittoreVincente.com, sentiero dettagliatamente definito dalla Mission e dalla Vision di ScrittoreVincente.com, che ti invito a leggerle per cercare di sfruttare al meglio le informazioni presenti in questo sito.
Rispondo quindi alla prima domanda, svelando oggi che ScrittoreVincente.com a breve fornirà ai suoi lettori-scrittori un software studiato proprio per la gestione autonoma della promozione del proprio libro (ecco anche perché consiglio a tutti di iscriversi alla newsletter: solo gli iscritti infatti avranno anticipazioni dettagliate sul prodotto che stiamo preparando per aiutarti a vendere più copie del TUO libro)
il tuo “ogni tanto” lo puoi quantificare?
Con lo staff di ScrittoreVincente.com stiamo lavorando allo sviluppo di una piattaforma informatica che gestisce la campagna marketing. Questo software permetterà di ‘misurare’ la produttività della campagna stessa, cioè di sapere indicativamente quante copie del tuo libro riuscirai a vendere a seguito della campagna basata sulle tecniche promozionali proposte da ScrittoreVincente.com.
Esempio per rispondere a MJR: se in una ipotetica campagna di lancio di un libro vengono mandati 5000 messaggi promozionali che generano la vendita di un paio di copie, direi che la campagna ha dato esiti scoraggianti. Se invece si supera il 2% di vendite allora ‘sei a cavallo’ (considera che, come vedrai in seguito, proporrò tecniche promozionali rivolte a un target già potenzialmente interessato al libro, nonché informato sul libro stesso).
seconda domanda:
l mio non prendermi troppo sul serio, è “rassegnazione artistica” oppure è “sacro fuoco”?
Onestamente non lo so se è rassegnazione o fuoco.
Noi che scriviamo crediamo in quello che abbiamo scritto, ci crediamo perché siamo noi, come potrebbe essere altrimenti? ma alla stessa maniera in cui noi non piacciamo a certe persone, anche ciò che artisticamente creiamo potrebbe non piacere. L’analisi onesta e oggettiva che va fatta è: i libri che scriviamo piacciono realmente agli altri? Riusciamo a metterci nei panni e nella mente degli ipotetici lettori dei nostri libri per capire se ciò che abbiamo prodotto è ‘leggibile e interessante’? Infine: abbiamo creato una campagna promozionale basata su una strategia precisa volta alla creazione di un interesse virale e/o una curiosità collettiva?
Partendo dal presupposto che tu scriva opere intense e originali, secondo me non hai avuto una strategia precisa di promozione. Ti faccio un esempio. Su ScrittoreVincente.com ogni settimana si iscrivono nuove persone alla newsletter ed è un sito in continua crescita. Si presume che il target dei frequentatori del sito sia costituito da scrittori o presunti tali. E’ sicuramente positivo (per promuovere la nostra opera) in questo ambiente virtuale essere riconosciuti subito come autori. Ad esempio in questo commento dove mi poni le due domande, non hai inserito il link a una tua pagina web, o se non ce l’hai la pagina web, ad esempio alla pagina IBS dei tuoi libri.
Nell’articolo 9, riporto che inserire commenti interessanti, essendo facilmente individuabili come artisti con un link, all’interno di siti frequentati da potenziali lettori delle nostre opere è una tecnica promozionale specifica. Ovviamente questa non è una idea originale di E.Properzi, ma è una tecnica adottata dai web-marketer per incrementare le visite sul proprio sito, e quindi io l’ho introdotta per incrementare le visite al sito del libro e perciò per promuovere on-line il TUO libro.
Se vedi i commenti presenti nell’articolo 9, ci sono diversi amici che hanno commentato e presumo che, dato il tema specifico trattato da ScrittoreVincente.com, siano degli scrittori. Ad esempio Valerio: se clicco sul suo nome vedo che ha un Blog (il Blog del Calabrone), interessante: fa recensione di libri e film. Poi ci sono Manuela e Carolina senza link: se hanno scritto un libro consiglio loro di identificarsi sempre on-line quando sono presenti: è pubblicità gratis con ‘sforzo nullo’. Poi c’è Stefano Pitino e Daniela Tazzioli che hanno inserito il link alle loro pagine web. Ad esempio, appena Daniela ha inserito il suo commento, ho subito cliccato sul sui link e ho visto che lei ha scritto un libro che sia chiama ‘Fiabe dal nord’ e ha un blog molto curato su Splinder (come Pulsatilla ad esempio, che grazie al successo del suo Blog è riuscita a vendere circa 200.000 copie del suo libro e adesso è diventata la sceneggiatrice del film ‘Maschi contro femmine’ di Brizzi)
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Proprio oggi ScrittoreVincente.com (che non è solo un sito internet ma un incubatore reale di attività anche off-line volte a fornirti le informazioni più utili per incentivare le vendite del TUO libro con azioni di marketing mirate) si è incaricato di organizzare la presentazione del nuovo libro di Fabrizio Sparta intitolato Piccole Note Crescono che segue Un’Estate con il mostro (quattordicesima ristampa!). Piccole Note Crescono è il primo libro in Italia pubblicato mettendo insieme delle reali note pubblicate su Facebook con tanto di commenti dei lettori. Il motivo per cui sono entrato in contatto con Sparta è proprio perché lui è un autore che ha avuto una grande capacità di autopromuovere il suo libro sfruttando molto bene i social network, al punto tale che la comunicazione che ha adottato su Facebook è diventata un altro libro.
A breve, su questi canali, il reportage della presentazione di Sparta e l’intervista che spiega come questo tenace scrittore ha sviluppato la sua micidiale campagna promozionale.
Emanuele come sempre illuminante…attendo(iamo) le prossime novità, software in primis! Nel frattempo colgo la palla al balzo e lascio il link della pagina Facebook dedicata al mio romanzo”Il campo di carciofi” con booktrailer annesso. Sicuramente il riscontro da parte dei possibili lettori è fondamentale, vedere crescere l’ interesse (che si può concretizzare in un commento, un consiglio o una critica) porta nuovi stimoli quindi, caro MJR, comprendo perfettamente quello che vuoi dire. Ogni tanto sembra poco, ma è comunque un inizio…da qualche parte si deve pur cominciare. Se lasci il link o un riferimento sarei contento di dirti la mia (per quello che puntare)…saluti!
http://www.facebook.com/home.php?#!/pages/Il-Campo-di-Carciofi-il-primo-romanzo-di-Simone-Rausi/274748532624
Beh, dato che il link inserito nei dati non è stato postato automaticamente…lo propongo qui!
Il mio Grazie ad Emanuele per avermi “dedicato” un intero capitolo della sua “saga”…ogni tanto qualcuno che ascolta c’è…e come dice Simone, può sembrare poco ma è sempre un inizio…E in questo caso non è nemmeno poco visto che ho letto il libro di Emanuele ed è un libro che “spacca” sul serio…Il ragazzo ha la stoffa ed ha tutta la mia stima (specialmente dopo questo intervento…hahaha)…
A grande richiesta (hahaha) lascio qualche link…
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788881248568/Sopravvissuto-Dead_or_alive/Michele_Romano.html?prkw=romano%20michele%20sovera&…amp=&cat1=1
http://www.ibs.it/code/9788881248568/romano-michele/sopravvissuto-dead-alive.html
http://www.facebook.com/pages/Michele-Romano/133299390643
Grazie davvero per l’attenzione…
MJR
Ciao Simone, bella la copertina del tuo romanzo! interessante pure la trama in terra sicula ;-)
solo il link che hai inserito nel commento precedente è attivo solo per una parte. Ho dovuto fare copia-incolla di tutto il link per vedere la tua pagina.
Non è comodo: le persone che sono online se vogliono vedere un libro per curiosità attraverso un link e il link non è accessibile da subito, probabilmente quel libro non lo vedranno mai, per pigrizia (fare copia-incolla è fatica) o per ignoranza informatica (non tutti capiscono quando un link è incompleto).
Ho inserito tutto il tuo link sul mio nome di questo commento, se ci clicci si vede la tua ottima fan-page.
Quando lasciamo ‘tracce’ della nostra presenza on-line facciamolo con molta attenzione e pensando sempre di essere facilmente raggiungibili, questo potrà giovare molto alla promozione della nostra opera
Ciao Michele, grazie per i tuoi complimenti al mio Apologia del piano B, romanzo innocuo che mi ha solo disgregato l’esistenza…
Oggi mi sento un pò bacchettone, già ho bacchettato Simone :-)
Abbiamo ora visto sopra i tuoi link, tuttavia per essere più accessibili è consigliabile metterli all’interno di un titolo usando i tag html appositi (compaiono mentre scrivi i commenti su ScrittoreVincente.com e anche su altri siti), quelli denominati ‘a href’.
In questo modo i link dei tuoi libri sono molto più facilmente identificabili: guarda i link seguenti:
Pagina Feltrinelli di Dead or alive
Pagina IBS di Dead or alive
Pagina Facebook di Michele Romano
Intanto quello che posso dire, dopo essermi informato, è che i tuoi ultimi 2 libri hanno venduto mediamente circa 300 copie a testa, il che, con questo mercato e di questi tempi, è comunque un buon risultato, sicuramente al di sopra della media. Complimenti MJR!
Io vorrei permettermi di rispondere a Michele J. Romano alla seconda domanda.
“Il mio non prendermi troppo sul serio, è “rassegnazione artistica” oppure è “sacro fuoco”?”
Il non prendersi troppo sul serio, dal mio punto di vista, è un pregio, ma anche una “lacuna”.
Secondo me bisogna essere una via di mezzo, avendo una giusta semplicità ed un pizzico di carisma (poi ognuno ha il suo carattere).
Il troppo fa sempre male.
Essere troppo remissivo fa sembrare menefreghista e troppo spocchioso e pieno di sé fa sembrare che tali persone siano al centro del mondo.
Quindi io ti consiglio di essere TE STESSO, facendo emergere anche lo scrittore che c’è dietro ad un testo, non solo il libro.
Io da lettrice amerei sapere chi c’è dietro a tante parole scritte, il perchè ha deciso di fare un libro (non solo dal punto di vista economico, ma anche sul piano emozionale).
Per me il tuo è un “sacro fuoco” non troppo acceso.
ù
Il mio è un punto di vista, anche discutibile, ovvio.
Poi vorrei soffermarmi su questo:
i libri che scriviamo piacciono realmente agli altri? Riusciamo a metterci nei panni e nella mente degli ipotetici lettori dei nostri libri per capire se ciò che abbiamo prodotto è ‘leggibile e interessante’? Infine: abbiamo creato una campagna promozionale basata su una strategia precisa volta alla creazione di un interesse virale e/o una curiosità collettiva?”
Bhe, l’unica cosa che posso dire, da piccolissima scrittrice, è che quando si narra una vicenda l’unica domanda che una persona si deve porre è: ” E se io fossi la lettrice ( o lettore) cosa vorrei sapere? Cosa vorrei vedere? Quali emozioni vorrei provare?”
Io scrivo così, soffermandomi sempre su queste tre semplici domandine. Devo riuscire ad emozionarmi, a vedere con gli occhi altrui e a sapere di ogni particolare e poi sorprendermi di una cosa celata (è ovvio che per me è più difficile, perchè se io ho messo dei particolari banali poi non posso dire “Oh, che figo, non c’avrei mai pensato”, ma almeno ci provo).
E’ ovvio che se piace a te, quello che scrivi, non può piacere a tutti. Devi riuscire a miscelare e non cadere nella banalità e non essere troppo PESANTE e repititivo ( è stata una mia grana, molto pesante. Non ti accorgi dei tuoi errori finché non ti “estranei” dal testo, leggendolo con un altro “cervello”)
Poi, per quanto riguarda la campagna pubblicitaria io noto un “piccolo errore comune” che vedo in tutti, almeno su Facebook. Si parla troppo del libro e non delle peculiarità dello scrittore ( ovviamente non tutti i fatti suoi, l’età, ecc), ma almeno la base, la PERSONA. (non mi stancherò mai di dirlo, lo vedete che sono ripetitiva?)
Poi l’importante, come hai già specificato tu, Emanuele, è non essere ASSILLANTE.
E’ importante incuriosire, non far venire l’emicrania e dire ” ma che scocciatura, ma questo pensa solo al libro, non ce l’ha una vita sociale?”.
Io, ovviamente, non l’ho mai pensato, Ma può capitare. Lo spam pesa più delle tonnellate.
Concludo dicendo solo questo: ” La migliore pubblicità é se stesso”.
Ciao Manuela…intanto grazie per l’attenzione e per la risposta…anche se sei un pò ripetitiva…hahaha…scherzo…e per concludere con lo scherzo, la seconda parte dell’intervento fa troppo “Metodo Properzi” :::)))
Tornando semi-seri…
Io ho la fortuna/sfortuna di scrivere poesie (in rima) che parlano di me…anche se chi mi ha letto sa che “dico non dico” e che spesso calco la mano, capisce che la base di partenza è la mia vita…il mio essere…quindi mi risulta facile scrivere e tappezzare di “mie” frasi la mia bacheca anche quando voglio esprimere i miei stati d’animo senza badare troppo al libro da cui ho estratto una frase…Anche l’ultimo libro è un romanzo “anomalo”…anche lì parlo di esperienze personali…”romanzate” ovvio…
Ovvio che chi legge poi si fa la sua idea…interpreta le mie frasi come “momenti di vita” o come “pubblicità”…Ma ci sta…non posso/voglio piacere a tutti e giustificarmi con tutti per il mio modo di essere…Come hai scritto tu, sono ME STESSO…
Però poi mi sembra una contraddizione quando dici che quando scrivi pensi da lettrice…ti immedesimi in chi ti legge…NON SEI PIU’ TE STESSA???
Scusa ma questo non mi piace…è il mio punto di vista ovvio…e credo dipenda anche da quello che scrivo e come lo scrivo…io prendo carta e penna e scrivo le emozioni di un attimo…riassumo in poche rime un momento…un fermo immagine di un attimo della mia vita che non tornerà più…pertanto non ho il tempo di immedesimarmi nel lettore e nelle sue esigenze…Forse per chi scrive romanzi magari è quasi un obbligo…o forse lo è per chi punta alle vendite ancor prima che al contenuto…Un pò come in TV…vanno avanti i programmi che incontrano i gusti di tanti spettatori…e i gusti degli “altri”??? Saranno pochi ma pur sempre spettatori…costretti a guardare alle 3 di notte qualche programma interessante…Forse mi sono dilungato troppo e forse ho anche un pò esagerato…spero di non averti annoiata né offesa…non era mia intenzione…Ci siamo dati dei consigli a vicenda…farò tesoro dei tuoi…Fammi solo un ultimo piacere…non sentirti piccolissima scrittrice…IL TROPPO FA SEMPRE MALE………..
Un caro saluto…
MJR
“Però poi mi sembra una contraddizione quando dici che quando scrivi pensi da lettrice…ti immedesimi in chi ti legge…NON SEI PIU’ TE STESSA???”
Sì, da una parte hai ragione tu, fingo di essere “altre persone” per vedere se so emozionare.
Io non scrivo poesie, anzi, le scrivo, ma ancora non le ho pubblicate e ne ho troppo poche per poterlo fare ( io scrivo poesie in rima d’amore che non hanno funzionato molto, sono un tipetto strano), ho fatto un romanzo ed è un’ altra “storia”. Devo vedere le reazioni altrui, mettendomi una “maschera”, pur rimanendo me stessa, nel senso che io scrivo in un modo, mi esprimo così, vedo anche la scrittura come una musica, do “ritmo” con le virgole e con i punti (una cosa che non piaceva al mio professore di italiano… vabbè).
Mi piace molto come ti sei posto, “criticamente”, nei miei riguardi. Ci vuole molto per offendermi, guarda. Apprezzo più questo tipo di risposte che le “carinerie”: quanto sei bella, brava e forte.
Guarda, io tante volte prendo carta e penna, ho un’idea e scrivo, e spesso mi hanno detto che sono molto più portata per la poetica che per altro, ma apposta perchè io vado sempre contro corrente e sono una testa dura (il mio prof mi ha detto non so scrivere? Ora vedremo … ) mi intestardisco nelle cose.
Sentirò il tuo ultimo consiglio che mi è piaciuto moltissimo.
Alla prossima.