Ada Grossi svela esperienza Self Pubblishing

Ciao a tutti benvenuti in questa nuovissima intervista di ScrittoreVincente.

Per me è un grandissimo onore avere dall’altra parte Ada Grossi.

L’ho vista l’altra mattina mentre ero a casa e giravo con il telecomando i canali televisivi, e ad un certo punto ho visto un documentario su canale5 veramente interessante sul santo sepolcro e i misteri della sacra sindone, e tra gli opinionisti ripetutamente intervistati c’era proprio lei, Ada Grossi.

Allora l’ho chiamata e gli ho detto: “fantastico, ma sei a un livello altissimo come paleografa”.

Ma a parte questo Ada, presentati e dicci di che cosa ti occupi.

Buongiorno a tutti e ciao Emanuele e ben ritrovato.

Paleografa è una dizione un po complicata, che fa pensare a delle cose strane.

In realtà sono una storica medievale e da decenni mi occupo di fonti documentarie medievali.

“Paleografa”: colui che legge i documenti antichi.

In due parole è così.

Spiegaci come funziona quando emittenti televisive così importanti, che trasmettono documentari con milioni di visualizzazioni, si rivolgono a degli esperti.

Come sei stata contattata?

Tramite delle conoscenze comuni e soprattutto degli altri esperti sullo stesso argomento.

Mi è stato proposto di intervenire e di essere intervistata su alcuni aspetti di cui mi sono occupata per un corso accademico, e così è nata questa piccola avventura, da un documentario che aveva già qualche anno.

Però sono argomenti sempre attuali, non ci sono delle scoperte fondamentali che rivoluzionino l’assetto delle conoscenze in questi ultimi anni.

Stiamo vedendo uno spezzone del documentario di Ada durante il quale lei dava la sua opinione è se non sbaglio, proprio sulla natura di alcuni reperti.

Se non sbaglio al ritrovamento della sacra sindone?

In particolare nel documentario spiegavo in parole semplici come funzionava l’avvolgimento in una sindone funeraria dei cadaveri nel primo secolo dopo cristo.

Si sa che la sindone secondo alcuni è proprio il telo che avrebbe avvolto il corpo di Gesù Cristo.

Di conseguenza diventa molto importante dal punto di vista della storia dell’archeologia, cercare di avere le idee chiare sulle usanze, sugli usi funerari giudaici tipici di quell’epoca per inquadrare l’oggetto nel contesto corretto.

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Starei qui a parlare per ore di queste tematiche.

Sandra è una giovane papirologa italiana protagonista del romanzo “Inferno a mezzanotte”,e credo che anche qua i cadaveri abbiano qualcosa a che fare.

Questo è il libro pubblicato da Ada Grossi, nota e importante , autorevole paleografa.

Esercitando però nella sua passione non tanto per gli studi scientifici, e in questo caso per i saggi, ma soprattutto per la fiction.

Ada è una poliedrica, quindi una studiosa e anche una inventrice, una creatrice.

Parlaci di questa pubblicazione con SelfPublishingVincente e del tuo libro “Inferno in mezzanotte”.

Nel corso di tanti anni di ricerca in archivio e biblioteca, mi sono resa conto che di suggestioni e di fonti d’ispirazione per storie che potessero catturare l’attenzione di un pubblico più vasto, ce n’erano molte.

Quindi si trattava di unire i puntini e cercare di mettere insieme in una storia avvincente le cose scoperte negli archivi della biblioteca.

In questo caso per il libro “Inferno a mezzanotte” ho messo insieme alcune ricerche sulla storia del giudaismo, alcune tradizioni particolari, alcuni travisamenti medievali degli studi cabalistici. insieme a delle analisi genealogiche che avevo fatto su alcuni rami di famiglie milanesi.

Per cui avevo ricostruito una serie di vicende, che messe insieme, hanno generato una trama che parte a New York, dove questa papirologa di origini italiane, riceve una misteriosa visita da parte di un personaggio che la avvisa di essere in pericolo perché ha scoperto qualcosa che non doveva.

Questo qualcosa è contenuto nei famosi rotoli del mar morto.

Nella finzione immagino che sia stata scoperta un’altra grotta a Qumran sulle rive del mar morto e che alcuni di questi rotoli nel frattempo siano stati trafugati e che contengano dei segreti allucinanti, pericolosissimi e che ci sia una banda di folli, pazzi, assassini, che sono disposti a fare qualsiasi cosa pur di entrare in possesso di questi rotoli.

Quindi ci sono diversi personaggi che man mano entrano nella vicenda.

I protagonisti sono questa Sandra, la papirologa italiana e un affascinante professore di storia dell’arte newyorkese.
Qui c’è anche la parentesi romantica, perché una papirologa è uno storico dell’arte non possono non innamorarsi.

Poi ci sono un gesuita che sa delle cose che non dovrebbe, un rabbino newyorkese ecc.

I gesuiti ci sono sempre.

I gesuiti ci sono sempre, perché essendo notoriamente di una cultura straordinaria, non dico che risolvono qualsiasi cosa, ma sono dei personaggi fondamentali nella storia, e poi ci sono tutti gli intrecci sugli studi biblici, i rotoli del mar morto, e alcuni studiosi tra i tra i più famosi a livello internazionale e sono dei gesuiti.
Ci vedrei bene un Harrison Ford anche attuale, ottantenne.
il gesuita in questione tra l’altro è un ottantenne particolarmente atletico e brillante, ma è un ottantenne e quindi Harrison Ford sarebbe perfetto.
Fantastico!
Quindi la tua esperienza nel Self Publishing la alterni con la pubblicazione, con l’editoria classica di altri tuoi libri, perché tu sei la scrittrice molto prolifica.

Qual è il tuo quadro riassuntivo che potresti fare mettendo a confronto il Self Publishing con l’editoria classica?

Sono esperienze diverse, ugualmente soddisfacenti anche se differenti.

Di SelfPublishingVincente posso dire che sono stata sempre seguita in maniera tempestiva, non posso che parlarne bene.

Si tratta di un grosso lavoro che deve fare l’autore in seguito ai consigli di marketing che mettete a disposizione per cercare di raggiungere un bacino d’utenza un po più ampio perché quella è la differenza fondamentale.

L’editore tradizionale invece ti segue perché è il suo mestiere, fare in modo che il numero dei lettori cresca e avere contatti con le librerie.

È chiaro che in questa fattispecie l’autore deve fare un grosso lavoro, per cui bisogna sapere che un po di tempo bisogna dedicarlo.

È chiaro che a fronte di un di un numero di copie inferiori vendute ci sono delle royalties che non sono neanche lontanamente paragonabili e questo è evidente.

Un esperienza che secondo me bisogna fare nella vita.

Esatto, quindi sono tanti gli aspetti.

Per quello che riguarda la tua attività promozionale, nel momento in cui hai lanciato il libro “Inferno a mezzanotte” mi hai confessato che se riuscita a fare nelle prime settimane, nei primi mesi, centinaia di vendite.

Poi tu mi ha detto ok, e a quel punto ho spento la promozione, perché nella vita non possiamo sempre promuovere il nostro libro allinfinito, soprattutto quando nella vita poi ne scriviamo altri o facciamo altre attività come tu stessa fai per quel che riguarda la tua professione.

Quindi nel momento in cui tu hai spendo la promozione che succede?

Succede che se non spingi non vendi.

Però in realtà con il Self Publishing hai la possibilità di andare a fare un’attività che con l’editoria classica non è possibile, cioè, controllare le vendite in tempo reale.

Però tu comunque, qualcosa vedevi che ogni tanto si muoveva.

Si, perché evidentemente si entra per la promozione che si fa, per passaparola, un po per Facebook e per il sito che mi avete fatto voi che è di supporto e anche quello dovrei seguirlo di più.

Dico a chi si vuole fare il sito, che lo curi perché è bello è utile, ed è un peccato non sfruttarlo adeguatamente.

Poi è chiaro che posso monitorare anche sul telefono lo stato delle vendite, ma è chiaro che si tratta di gocce nell’oceano, perché quando se si tenta di rimanere su in classifica nelle vendite, si presume che ci siano degli input, altrimenti tramite le parole chiave e tutti questi meccanismi si può innestare un circolo virtuoso che permette quando pubblichi un nuovo libro, se piace i lettori vanno a cercare gli altri libri che hai scritto.

Però sono meccanismi un po più complicati che vanno oliati un pochino, con qualche input in più e qualche spinta in più, e questo spetta all’autore chiaramente.

Si, è un approccio più imprenditoriale, più autonomo.

Nel momento in cui un autore vuol scegliere anche quali strade promozionali utilizzare, il Self Publishing è la via che gli permette la completa libertà anche da questo punto di vista.

Si completa libertà, totale indipendenza e naturalmente maggior impegno, ma questo non lo sai fino a quando cominci.
Benissimo, quali sono i siti dove trovarti, qual è l’indirizzo del tuo sito web?

Il mio sito è www.adagrossi.com, facile, facile.

Ci può dire del nome dell’editore che ti sta supportando nella promozione del tuo libro?

In base alla mia esperienza l’editore è importante ma purtroppo piuttosto raro, perché gran parte degli editori oggi non impiegano tante risorse nel marketing.

Però giustamente, ci stai dicendo che hai trovato un editore che si impegnato nella promozione del libro e che ti sta seguendo in maniera del tutto professionale.

La casa editrice è Ares che ha sede qui a milano, è il mio ultimo romanzo si intitola “Mia bianca Giulia”

Casa editrice Ares “Mia bianca Giulia” e da quest’altra parte il titolo “Inferno a mezzanotte” della papirologa Sandra, la protagonista di Ada grossi in Self Publishing.

Quindi due libri, uno pubblicato in Self Publishing e uno con l’editore classico.

Spetta a voi ora comprarli, leggerli e darci un vostro parere.

Sul mio sito ci sono anche altre pubblicazioni precedenti naturalmente.
Esatto! Ee volete scoprire qualcosa di più sulla sacra sindone e su tutto quello che riguarda il mondo dietro a personaggi come Harrison Ford, stile indiana Jones, Ada è la persona giusta.

Ada ti mando un’abbraccio!

Grazie ad Emanuele, ciao e grazie a tutti.
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