Anche se non ci siamo mai visti di persona, sono certo nel dire che per me Alessandro Vizzino è un amico. Negli ultimi due anni, io e Alessandro, abbiamo comunicato unicamente attraverso la scrittura, usando quindi il mezzo espressivo che più amiamo, ossia quello che ci trasporta più lontano.

Chi è Alessandro Vizzino? Alessandro è un creativo che ha una grande determinazione, è un vulcano che non si stanca mai di eruttare.

A seguire ti riporto l’intervista che gli ho fatto all’inizio del 2012. In questi ultimi mesi, oltre ad aver già scritto un altro romanzo, Alessandro è anche diventato editore creando Edizioni Drawup. Nel frattempo lavora 8 ore al giorno come webmaster. Scusa se è poco.

Ho ritenuto opportuno oggi pubblicare la sua intervista, perché ieri, 22 settembre 2012, Alessandro ha scritto il seguente messaggio che mi ha commosso, dopo la vittoria con il suo romanzo “SIN” al concorso letterario internazionale di “Il saggio – Città di Eboli” (il messaggio è stato pubblicato all’interno del gruppo dei corsisti al mio Bestseller Course).

Premio-letterario-Vizzino

Alessandro, un paio di mesi fa (sono sicuro che lui non si arrabbierà se ora svelo questo segreto perché é uno che come me ama essere autentico), mi scrisse una email in cui era scoraggiato perché “SIN” non stava vendendo come aveva pianificato prima del lancio.

Io gli risposi che, secondo me, viste già le ottime recensioni che stava ricevendo “SIN”, bisognava focalizzare di più le energie sulla promozione. E’ difficile promuovere con efficacia un libro se nel frattempo si lavora tutto il giorno per lo stipendio che serve per vivere, si deve curare una famiglia, si scrive un altro romanzo e in più si diventa pure editore… Ero convinto che questo fosse il miglior consiglio che avrei potuto dare in quel frangente ad Alessandro: puntare dritto al suo obiettivo di vendita usando il massimo delle sue risorse ed eliminando tutte le altre distrazioni (un po’ come descritto nel mio ultimo post sulla storiella di Briatore).

Tuttavia, oggi, credo che Alessandro abbia fatto tutto bene, perché lui sapeva una cosa che nessun altro aveva ancora intuito, ossia che “SIN” è un romanzo dal valore intrinseco eccezionale, aldilà di ogni strategia di marketing. Quindi, nell’attesa che SIN avesse ottenuto i riconoscimenti che oggettivamente merita, Alessandro ha scritto un altro libro ed è diventato editore.

Ieri, 22 settembre 2012, SIN è stato eletto il miglior romanzo (tra circa 300 selezionati) a un concorso internazionale di letteratura, e questo è un mattone enorme che Alessandro ha messo per la costruzione del suo sogno, che sta prendendo una forma sempre più reale.

E Alessandro ci ha dato una grande lezione. A me, per primo.

alessandro-vizzino-premio-letterario

 

L’INTERVISTA

 

1) Spiegaci in poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita


Mi chiamo Alessandro Vizzino, ho 40 anni compiuti da poco e un bellissimo bambino di 7 anni da far crescere nel migliore dei modi. La mia professione attuale è progettare, costruire e gestire siti web. Amo tutto ciò che è espressione e arte, in particolare la letteratura. La scrittura per me, sin dai tempi del primo liceo, è stata un’esigenza, un vero bisogno fisiologico, che ho sempre avvertito per soddisfare quella brama di comunicazione che forse, a quel tempo, non riuscivo a concretizzare in altri modi. E’ sempre rimasta una passione unica, un amore sconfinato, fino al giorno in cui ho deciso (avendone finalmente tempo e possibilità) di tramutarla in un impegno dal carattere professionale. E così, dopo un paio d’anni di duro lavoro, è stato partorito “SIN”.

2) Qual è stato il percorso che ti ha permesso di pubblicare il tuo libro?


Avendo scritto molto e mai pubblicato, un paio di anni fa ho ripreso vecchie storie e vecchi stralci, assemblandoli in quattro e quattr’otto in una raccolta dal titolo “Spettri”, auto-pubblicata su ilmiolibro.it Doveva essere un esperimento e così è stato. Grazie a quest’esperienza ho indagato il settore editoriale, mi sono fatto amicizie e conoscenze specifiche e importanti. In definitiva, mi sono fatto le ossa. Poi, sempre per aver scritto e letto tanto, ho cercato di capire, dal punto di vista espressivo, cosa il mercato editoriale richiedesse. In questo modo, affinando conoscenze tecniche e settoriali e modellando il mio stile narrativo, usando gli errori del passato come elemento di miglioria e perfezionamento per il futuro, mi sono messo al Pc con “SIN” nella testa. E alla fine “SIN” è arrivato, dopo 640 pagine, mille revisioni, un secchio pieno zeppo di sudore e un miliardo di sigarette fumate e spente.

SIN

Recensioni di “SIN” il romanzo di Alessandro Vizzino

3) Hai esperienza di scrittura di un blog?

Come detto, ho esperienza nella gestione di website in generale. Come blogger ho iniziato da poco, solo successivamente alla pubblicazione di “SIN”. Considerando che le caratteristiche di un buon blogger devono essere competenza tecnica del mezzo informatico e buona capacità espressiva, devo confessare che il ruolo mi diverte e mi fornisce tanti elementi di soddisfazione. Per quanto la strada da percorrere sia ancora tantissima.

4) Stai pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre più importante per te oppure la scrittura sta solo occupando una parentesi temporanea della tua vita?

Se dipendesse soltanto da me, vivrei certamente di sola scrittura. Ma arrivare a questo non è per niente semplice, tutt’altro. Servono alcune cose che ritengo di avere e una che spero di ricevere: quelle che ho sono convinzione, caparbietà e un’opera di alto livello narrativo in mano, mentre ciò che spero di ricevere è una buona dosa di buona sorte, che è sempre indispensabile e non sempre è determinata da noi stessi.

5) Quali sono le difficoltà più grandi che hai incontrato (e che stai incontrando) nella promozione del tuo libro?

La poca propensione delle persone a leggere, a investire soldi (per quanto pochi) su un libro. A maggior ragione se non sei ancora nessuno. Spesso ti senti un muto che grida nel deserto, con in mano dell’oro che nessuno vuole, neppure se regalato.

6) Stai pensando in futuro di auto-pubblicarti sfruttando le nuove piattaforme per il self-publishing come ad es. Amazon?

In questo senso, come detto, io ho fatto il percorso al contrario. Mi sono svezzato con l’auto-pubblicazione, per poi passare a un Editore tradizionalmente inteso, una volta compiuta la mia opera migliore. Ciò mi ha dato dei benefici, primo tra tutti un prezzo di copertina di 14,00 € (a fronte di un’ottima qualità tipografica) che, visto il peso del mio romanzo (640 pagg.), con il self-pubblishing non avrei mai raggiunto.

7) Quanto è importante secondo te la promozione per il successo di un libro?

Quando, come me, non sei nessuno e la tua firma conta come una carta sporca, è semplicemente fondamentale. Senza promozione (una buona e mirata promozione) il tuo romanzo rimarrà per sempre nel cassetto, mero testamento per i tuoi nipoti o combustibile da camino.

8) Quali sono i tuoi progetti letterari futuri ed eventualmente stai pensando a nuove tecniche promozionali degli stessi?

Al momento voglio pensare solamente a “SIN”. Se “SIN” andrà bene, è già nella mia testa e nei miei cassetti il prossimo romanzo, anzi i miei prossimi due (il seguito di “SIN” e un romanzo storico ambientato in Germania durante il periodo nazional-socialista). Altrimenti continuerò a scrivere, il bisogno non cesserà mai di esistere, ma lo farò solo per me stesso. Al di là di chi sostiene tesi differenti, io ritengo che scrivere sapendo di esser letto (scrivere per i lettori) e scrivere per se stessi non costituiscano la stessa cosa. Il primo impegno richiede tante attenzioni maggiori e si deve modellare il proprio gusto intorno a quello del pubblico. Nel secondo caso puoi scrivere quello che vuoi e come lo vuoi. Non è quindi esattamente la stessa cosa: è l’esatta differenza che passa tra un’attività fatta a livello professionale e un semplice hobby.

Che ne pensi della grande tenacia di Alessandro? Scrivi pure ogni tua osservazione come commento sotto, che riceverai pronta risposta da me e/o da Alessandro.

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